“Alla fine del 2007 Vicenza differenziava il 46,1% dei rifiuti prodotti, la spazzatura migrava dalla discarica di Grumolo delle Abbadesse, ormai, satura, a quelle di Sant'Urbano e di San Martino di Venezze, con conseguenti aumenti dei costi di smaltimento, il capoluogo scarsamente virtuoso era un peso, più che un traino, per gli altri Comuni del Ciat. Oggi la città ha raggiunto l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata, la produzione di rifiuti è costantemente in calo, l'ampliamento della discarica di Grumolo è stato fatto e, grazie alla triangolazione con il termovalorizzatore di Schio e l'impianto di Etra a Bassano del Grappa, il capoluogo e gli altri 44 Comuni della nuova società SIA non avranno problemi di smaltimento rifiuti per il prossimi 15, 20 anni”. A sintetizzare i lusinghieri risultati raggiunti sul fronte sempre caldo dei rifiuti urbani, questa mattina, sono stati il sindaco Achille Variati, l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza e l'amministratore unico di Aim Ambiente Maria Menin.
“Il merito – ha detto il sindaco – è dell'azienda che con i suoi operatori ha lavorato in modo oculato, seguendo gli input dell'amministrazione comunale, ma anche dei cittadini che, dimostrando amore civico e cultura verso l'ambiente, hanno saputo smaltire nel modo più corretto i propri rifiuti. Di questo, come comunità, possiamo andare fieri”.
“Ciò – ha aggiunto l'assessore Dalla Pozza – avrà anche un effetto concreto sulle tasche di tutti perché, grazie al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata e al calo del 14% del rifiuto indifferenziato, potremo evitare di far crescere le tariffe, “sterilizzando” l'aumento Istat”.
Nel dettaglio, come ha ricordato l'amministratrice di Aim Ambiente Menin, la riorganizzazione spinta del servizio di raccolta dei rifiuti che ha contribuito a raggiungere il ragguardevole risultato si è tradotta nella diffusione del sistema “porta a porta” in tutti i quartieri esterni e nell'introduzione dei cassonetti a controllo degli accessi (cassonetti a calotta) in alcuni quartieri.
Oggi 15.300 utenze godono del servizio “porta a porta” per il rifiuto residuo; 6000 hanno il “porta a porta” anche per la carta e gli imballaggi leggeri; 6600 utilizzano il sistema di prossimità a controllo dell'accesso (cassonetti a calotta) nei quartieri del Villaggio del Sole e di San Pio X; 1900 in centro storico hanno il “porta a porta” dell'imballaggio leggero, per un totale di 50.370 abitanti.
Nel 2012 il rifiuto residuo avviato allo smaltimento è stato di 27.970 tonnellate, con un calo del 14% rispetto alle 32.400 tonnellate dell'anno precedente.
Il calo dei rifiuti deriva, secondo i tecnici, non solo dall'importante effetto delle raccolte differenziate, ma anche dalla riduzione dei conferimenti scorretti da parte di cittadini di altri Comuni, dissuasi dal “porta a porta” e dai cassonetti a calotta, oltre che dagli effetti della crisi economica.
Il rifiuto avviato a recupero ha raggiunto, nel 2012, 38.200 tonnellate, con un aumento del 4% rispetto alle 36.800 tonnellate del 2011. Rispetto al 2009 crescono la raccolta dell'organico (8.400 tonnellate pari a un +25%), della plastica (2.200 tonnellate, pari a un + 57%), del vetro (4.200 tonnellate pari a un + 11%) e del verde (6.700 tonnellate, pari a un + 8%), mentre resta stabile la raccolta della carta (8.600 tonnellate, pari a un + 2%).
“Oggi festeggiamo – è stata la conclusione dell'assessore Dalla Pozza che ha ricordato l'utilità dei 31 incontri di informazione sulla raccolta differenziata organizzati sul territorio – posizionandoci meritatamente tra i 10 Comuni più virtuosi nella nostra stessa fascia di popolazione e tra i primi 15 in Italia con più di 100 mila abitanti. E intanto guardiamo al futuro, con l'ampliamento del “porta a porta” e l'obiettivo del 70% di differenziata per il prossimo quinquennio. Spero però che il Parlamento cancelli immediatamente l'introduzione della TARES, una vera e propria tassa patrimoniale che non solo non ha nulla a che fare con la tariffa rifiuti, ma che non lascia nulla del suo introito al territorio, compensando il gettito con nuovi tagli ai Comuni”.
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