Entro limiti accettabili il rumore prodotto dal traffico,
situazioni critiche solo a ridosso del centro storico
Vicenza è una città complessivamente poco rumorosa. L'inquinamento acustico prodotto dal traffico raggiunge livelli critici superiori ai 75 decibel solo per l'1% della popolazione di giorno e per il 2% di notte. Il dato emerge dalla Mappatura acustica strategica, obbligatoria per i Comuni sopra i 100 mila abitanti, di cui Vicenza, prima nel Veneto, si è dotato.
Lo studio è stato realizzato nell'ambito delle azioni del Progetto europeo LIFE+ NADIA “Noise Abatement Demonstrative and Innovative Actions” – (LIFE09 ENV/IT/000102), dedicato proprio al tema del rumore
e all’avvio di politiche di intervento e monitoraggio che garantiscano un efficace risultato nel risanamento acustico.
Grazie a un finanziamento europeo di 140 mila euro, a cui il Comune ha aggiunto 342.528 euro, oltre agli innovativi interventi contro il rumore realizzati nella scuola materna Lattes dietro via Quadri (70 mila euro) e alla primaria Cabianca che si affaccia su viale Pasubio (50 mila euro), è stata infatti realizzata anche l'analisi dell'esposizione globale al rumore generato in città dal traffico veicolare.
Sono stati identificati 15 scenari urbani ed effettuate 30 campagne di rilevamento fonometrico. Gli scenari urbani comprendono scuole, l’ospedale civile, le case di cura e tutte le principali arterie stradali che interessano la città (strade di penetrazione, circonvallazione interna ed esterna, centro storico). In tutti gli scenari sono stati rilevati contestualmente anche i flussi di traffico, la tipologia dei veicoli, la tipologia e le caratteristiche della sede stradale, gli edifici, le quote del terreno. Il modello di calcolo è stato poi incrementato dei dati già calcolati con la mappatura preliminare con ulteriori 19 scenari urbani e 38 campagne di rilevamento.
I risultati evidenziano, appunto, che la situazione relativa all’inquinamento acustico da traffico stradale nella città di Vicenza è da ritenersi più che buona. Livelli critici superiori ai 75 decibel interessano 1% della popolazione nel periodo diurno (dalle 6 alle 22) e una percentuale del 2% nel periodo notturno (dalle 22 alle 6). In generale per i punti definiti sensibili (edifici scolastici e sanitari) vengono rispettati i limiti normativi.
“Come ci aspettavamo – ha commentato l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza - le mappe che evidenziano i superamenti diurni e notturni indicano che le zone più critiche si trovano in centro storico e a ridosso delle mura storiche. Particolarmente rumorose a causa del traffico risultano le direttrici di accesso al centro, in particolare Borgo Scroffa, via IV Novembre e piazza XX Settembre a nord est e viale Milano a ovest. Ciò conferma la tesi espressa nel Piano urbano della mobilità, e cioè che è necessario alleggerire le strade d'ingresso in città dal traffico improprio, perché di solo attraversamento. Quel traffico produce non solo disagio e inquinamento, ma anche rumore. Indurlo a circolare all'esterno del centro migliorerà sicuramente la qualità della vita di tutti”.
La mappatura acustica è stata inoltre estesa al rumore prodotto dal trasporto pubblico locale: sono stati considerati tutte le linee di trasporto pubblico, la tipologia dei mezzi, i dati di transito per linea, il numero di vetture, le fermate, gli orari delle corse. A tali dati si sono aggiunti quelli territoriali delle sedi stradali, degli edifici, della popolazione.
I risultati dimostrano che il rumore prodotto dagli autobus è trascurabile rispetto a quello del traffico veicolare privato. “Ciò non toglie – ha precisato Dalla Pozza – che rimane doveroso anche sul fronte dell'abbattimento dei rumori il rinnovamento del parco mezzi di Aim, con l'introduzione di autobus sempre più ecologici e silenziosi”
In occasione della mappatura acustica è stata inoltre verificata l’efficacia degli interventi eseguiti alle scuole Lattes e Cabianca. Nel primo caso si era provveduto alla sostituzione degli infissi e alla posa in opera di una nuova barriera acustica con caratteristiche innovative in quanto realizzata anche con materiale riciclato, per un importo di circa 70 mila euro. Nel secondo caso, data l’impossibilità di installare una barriera acustica, oltre alla sostituzione degli infissi è stato sperimentato un nuovo asfalto fonoassorbente con gomma riciclata posato in strada Pasubio per un importo pari circa 50 mila euro.
Gli interventi eseguiti alla Lattes hanno portato ad un beneficio acustico di ben 7 decibel nell’area esterna di pertinenza e nel complesso la pressione sonora all’interno dell’edificio è risultata pari a 40 decibel, ben 10 decibel in meno del limite previsto dalla normativa. Quelli eseguiti alla scuola Cabianca hanno portato un beneficio acustico di 6 decibel e nel complesso la pressione sonora all’interno dell’edificio ora risultata di 42 decibel. ”In entrambi i casi quindi – ha commentato l'assessore Dalla Pozza – l'inquinamento acustico è stato quindi decisamente abbattuto, a vantaggio dei piccoli ospiti delle due scuole”.
Dopo la trasmissione della Mappatura acustica strategica al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Veneto, verrà elaborato il Piano d’azione che definirà le strategie per contenere i superamenti dei livelli di rumorosità causati da traffico, dall'attuazione del Pum alla promozione dei mezzi elettrici, dall'utilizzo di pavimentazioni fonoassorbenti a nuovi interventi edilizi per gli edifici sensibili.
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