L’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza interviene sul caso del video sulle prostitute di Vicenza, realizzato e messo on line dalla sezione vicentina della Lega Nord: “Pur essendo al governo del Paese – dichiara Dalla Pozza – al di là dell’azione di denuncia e a limitarsi a far vedere qualcosa che ancora non va, la Lega non propone nulla di nuovo. Noi per primi siamo perfettamente consci e abbiamo sempre detto che lo strumento dell’ordinanza funziona fino a un certo punto. Con 290 multe elevate dalla sua introduzione, il nostro provvedimento ha prodotto un notevolissimo calo delle prostitute sulle strade cittadine: secondo i dati della polizia locale da circa 120 a sera sono diventate una quarantina. Invece di girare filmini voyeuristici, la sezione cittadina della Lega Nord farebbe meglio a sollecitare il proprio ministro dell’Interno a risolvere con un provvedimento legislativo il problema della prostituzione sulla strada, che oggi grava esclusivamente sulle spalle dei Comuni e delle forze dell’ordine”.
Lega di lotta e di governo... Ma mi faccia il piacere!
Allora qui a Vicenza, dove governa il PD, la Lega di Sandoli (ossessionato dalle prostitute, pare...) gira con la telecamerina per fare filmini notturni, mentre nel milanese va alla ricerca di una "soluzione nazionale"...
E’ stata confermata per il 18 settembre la grande manifestazione inter-provinciale organizzata dalla Segreteria Martesana su iniziativa del Segretario Cittadino di Pieve Emanuele del Carroccio Pier Paolo Antonelli . Si tratterà di una fiaccolata alla quale saranno presenti numerosi esponenti politici di primo piano come l’On. Mario Borghezio, l’On. Marco Rondini, il Sen. Roberto Mura e l’Assessore all’Urbanistica e Territorio della Regione Lombardia Davide Boni. E’ prevista inoltre la presenza di numerosi Sindaci dei Comuni interessati alla problematica, tra i quali hanno già confermato la loro presenza Rocco Pinto per Pieve Emanuele, Ettore Fusco per Opera, Giuseppe Brusadelli per Casarile, Vito Bellomo per Melegnano. Devono confermare la loro presenza i Sindaci di Carpiano, Landriano, Locate Triulzi, Lacchiarella e Binasco. L’evento, che sicuramente avrà un grosso eco mediatico, vista la conferma della partecipazione di alcune emittenti televisive che lo documenteranno in diretta, ha lo scopo di portare alla ribalta una problematica ormai diventata insostenibile per i Cittadini che si affacciano sulle grosse arterie del sud-milano (la Sp.Nuova Vigentina, la Sp. Binasca e la Sp. Valtidone). E in questi giorni in tutti i Comuni del sud-Milano e alto-Pavese il Carroccio stà dando grosso risalto a questa iniziativa. “Il problema è grave ed è trasversale, afferma Antonelli. Per una volta su una problematica così seria mi piacerebbe riunire tutte le forze politiche che sono naturalmente invitate a portare il loro contributo a questa manifestazione. Non si tratta di polemizzare sul perché e su come si è giunti a questa situazione ma è necessario che le istituzioni sentano la nostra voce e si organizzino di conseguenza. Il Parco Agricolo Sud Milano và tutelato da ogni interesse lottizzatorio ma anche da un fenomeno, la prostituzione, che, indipendentemente dalle cause, offre ai nostri Cittadini uno spettacolo squallido al quale và posto immediato rimedio. Io credo che tutte le forze politiche, prosegue Antonelli, siano concordi su questi punti ed è per questo motivo che auspico ci sia una completa unità politica, anche da parte di alcuni Sindaci che fin ora hanno purtroppo snobbato questa iniziativa”. L’On. Marco Rondini è perentorio sul problema: “la sicurezza dei nostri Cittadini è un cardine fondamentale del movimento che rappresento, ed è nostra intenzione non fermarci. Dopo il 18 settembre, se il problema non sarà risolto, torneremo sulle strade, organizzeremo altre forme di protesta. Siamo determinati. Quello che stà avvenendo nel sud-milano sarà il primo passo per cercare finalmente una soluzione definitiva a livello nazionale per porre fine a questo scempio”. Appuntamento quindi il 18 settembre alle ore 21 a Pieve Emanuele in Via dei Pini, angolo Sp. Nuova Vigentina.
...oppure vogliamo dare un'occhiata alle dichiarazioni di Bossi del 2002?
Lega: Bossi presenta la proposta di legge contro prostituzione, pornografia e pedofilia
Il leader lumbard si fa paladino della famiglia, dei bambini e dei "meccanismi sessuali normali". Togliere dagli sguardi la prostituzione con eros center e cooperative
Milano, 22 maggio 2002 - "La pedofilia è solo una conseguenza della pornografia: se uno con la pornografia sfonda i meccanismi sessuali normali e li estremizza, alla fine dilagano meccanismi come la pedofilia e come l'omossessualità diffusa".
Questa una delle motivazioni che Umberto Bossi porta a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare contro prostituzione, pornografia e pedofilia.
Questa una delle motivazioni che Umberto Bossi porta a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare contro prostituzione, pornografia e pedofilia.
La legge - assicura il leader lumbard nel corso della conferenza stampa - toglierà la prostituzione nelle strade, la pornografia dalle televisioni e dalle edicole e difenderà i bambini, "contro la dose minima di pedofilia che la sinistra ha proposto in Europa" e che - garantisce Bossi - "non arriverà mai in Italia" poichè il ministro Castelli fermerà questi progetti.
L'obiettivo di Bossi è quello di raccogliere almeno un milione di firme sulla proposta di legge, anche per accelerare i tempi di approvazione.
In nome della famiglia
La nuova iniziativa legislativa della Lega è ricondotta dallo stesso Bossi nella linea di difesa della famiglia in continuità con la battaglia che il Carroccio condusse in parlamento contro la fecondazione eterologa assistita.
In nome della famiglia
La nuova iniziativa legislativa della Lega è ricondotta dallo stesso Bossi nella linea di difesa della famiglia in continuità con la battaglia che il Carroccio condusse in parlamento contro la fecondazione eterologa assistita.
Il leader della lega sottolinea più volte che la prostituzione non può essere cancellata, ma - precisa - "se certe cose non si possono estirpare bisogna tirarle via dagli occhi", affermando ispirarsi, con questo concetto, alla "saggezza cristiana".
In tal senso la proposta della lega propone anche una serie di controlli sanitari su chi esercita la prostituzione, anche attraverso la previusione di eros-center e cooperative.
Per Bossi quella della lega è una proposta di legge che si batte "contro l'alternativa sessuale alla moglie sull'uscio di casa", così come "contro l'introduzione nella casa della prostituzione smaterializzata", dunque quella televisiva, dal momento che non esiste la "libertà di trasmissione di certe porcherie".
In tal senso la proposta della lega propone anche una serie di controlli sanitari su chi esercita la prostituzione, anche attraverso la previusione di eros-center e cooperative.
Per Bossi quella della lega è una proposta di legge che si batte "contro l'alternativa sessuale alla moglie sull'uscio di casa", così come "contro l'introduzione nella casa della prostituzione smaterializzata", dunque quella televisiva, dal momento che non esiste la "libertà di trasmissione di certe porcherie".
Roma, 8 agosto 2008 - "Non le maxi-multe, ma le case chiuse potranno dare una risposta reale, concreta e definitiva al problema della prostituzione". Lo afferma il vicesindaco leghista di Treviso Giancarlo Gentilini, in un'intervista al 'Corriere della sera'. "Le multe ai clienti - continua Gentilini leggendo il testo della lettera che ha inviato a Napolitano e ai suoi compagni di partito al Governo - sono come dare un'aspirina a un malato terminale, non servono a niente, sono soldi buttati via".
"Occorre riaprire le case chiuse - continua - dove le donne che volontariamente esercitano la professione più antica del mondo possono avere un luogo adatto, controllo sanitario e fiscale. Anche loro devono pagare le tasse. Le donne - spiega il prosindaco - devono essere libere di fare ciò che vogliono con il proprio corpo. Solo trovando luoghi adatti si potrà pensare di risolvere il problema lungo le strade. Allora si' che sarà veramente possibile punire chi esercita li' e i relativi clienti. E' l'unico modo per eliminare papponi e sfruttatori vari".
Secondo il prosindaco, le maxi-multe come quelle adottate a Verona da Flavio Tosi sono "mezzucci, i cui effetti possono durare lo spazio di un mattino. In questo mondo di bacchettoni ci vuole coraggio per risolvere il problema. Tosi - continua Gentilini - e' uno sceriffino. Far pagare 500 euro a un cliente rientra nello spirito giovanile dei sindaci da linea dura. Ci vuole altro. Quanto al resto - conclude il prosindaco - nulla splende sotto il sole che io non abbia già fatto. L'ho detto pure a La Russa".
"Occorre riaprire le case chiuse - continua - dove le donne che volontariamente esercitano la professione più antica del mondo possono avere un luogo adatto, controllo sanitario e fiscale. Anche loro devono pagare le tasse. Le donne - spiega il prosindaco - devono essere libere di fare ciò che vogliono con il proprio corpo. Solo trovando luoghi adatti si potrà pensare di risolvere il problema lungo le strade. Allora si' che sarà veramente possibile punire chi esercita li' e i relativi clienti. E' l'unico modo per eliminare papponi e sfruttatori vari".
Secondo il prosindaco, le maxi-multe come quelle adottate a Verona da Flavio Tosi sono "mezzucci, i cui effetti possono durare lo spazio di un mattino. In questo mondo di bacchettoni ci vuole coraggio per risolvere il problema. Tosi - continua Gentilini - e' uno sceriffino. Far pagare 500 euro a un cliente rientra nello spirito giovanile dei sindaci da linea dura. Ci vuole altro. Quanto al resto - conclude il prosindaco - nulla splende sotto il sole che io non abbia già fatto. L'ho detto pure a La Russa".
In conclusione, mentre qui dobbiamo fare i conti col patto di stabilità, che penalizza i Comuni virtuosi come Vicenza, senza che la Lega di lotta dica una sola parola alla Lega di governo, impedendoci di spendere i soldi - ad esempio - per assumere vigili in più (perchè già il contrasto alla prostituzione si fa ricorrendo al lavoro straordinario, e mica possiamo far stare in strada gli agenti 15 ore al giorno, considerato poi che di notte c'è anche il resto della città che reclama una presenza...), la Lega nazionale (forse più assennata di quella locale, impegnata in esercizi di demagogia applicata, salvo non avere poi uno straccio di idea da proporre) parla di soluzioni legislative, consapevole probabilmente che qualche suo sindaco (magari a Verona, o forse più vicino, magari a Montecchio?) è in difficoltà su questo tema, perchè da solo a risolvere un problema così grosso non ce la fa...
Ma alla disonestà intellettuale di qualcuno oramai ci ho quasi fatto il callo, dopo averci passato assieme qualche anno in Consiglio Comunale (quando "loro" stavano in maggioranza, e allora forse andava bene che le puttane fossero in strada...).
Pazienza. Li lascio divertire con la telecamerina.
Alla loro demagogia da strapazzo, quella punita dagli elettori vicentini un anno e mezzo fa, rispondo con il lavoro, con l'aver ridotto, e notevolmente un fenomeno che aveva numeri ben maggiori un anno fa, con i ringraziamenti di più di qualche famiglia perchè la sera, adesso, può rincasare senza problemi.
E un ringraziamento lo devo anche io, agli agenti della Polizia Locale, e alle altre Forze dell'Ordine che non ci fanno mai mancare il loro supporto, per l'impegno che ci mettono, giorno e notte, per tentare di garantire a tutti i cittadini la possibilità di vivere in sicurezza la propria città.
Nonostante chi grida continuamente "al lupo" per infondere insicurezza a fini elettorali.
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