Al fine di prevenire facili ironie dei miei amici buontemponi (già arrivate in numero copioso...), preciso che non sono entrato e mi sono fermato col Comandante Rosini all'inizio della scalinata che scende poi alla porta di accesso del locale...
Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 15 Ottobre 2009, Cronaca, pag.14, di Gian Marco Mancassola
IL CASO. Per tre sere di fila i vigili hanno appurato l’assenza di autorizzazioni in Galleria Crispi
«Il lap dance è abusivo»
Il Comune fa denuncia
Variati: «Non possiamo disciplinare questi locali. Non è giusto» Esaminati i criteri per dare il via libera all’apertura di nuovi bar
C’era anche l’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza alla guida di uno dei blitz messi a segno dai vigili nel lap dance abusivo della Galleria Crispi. «Ho controllato di persona con il comandante Cristiano Rosini e gli agenti della polizia locale l’assenza di autorizzazioni». L’assessore ha riferito ieri in giunta sul caso di “First Night”, il locale aperto in viale Crispi senza i dovuti nulla osta. La giunta ha quindi deciso di inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica per avvio di attività senza autorizzazione. Dalla Pozza sottolinea che i controlli sono avvenuti per tre sere di seguito, il 9, il 10 e l’11 ottobre. La polizia locale ha verificato che il locale ha lavorato senza autorizzazione: soltanto oggi, infatti, la commissione sui pubblici spettacoli verificherà se l’esercizio rispetta o meno le prescrizioni imposte durante un primo sopralluogo. Di qui la decisione dell’amministrazione comunale di informare formalmente la magistratura. Il referato per lo sviluppo economico è detenuta dal sindaco Achille Variati, che durante il dibattito in giunta non ha mancato di rilevare i limiti di una normativa che lascia al Comune scarsi margini di manovra: «Nei giorni scorsi - commenta Variati - diversi cittadini hanno protestato per l'apertura di questo locale in una zona residenziale e di uffici. Comprendo bene la posizione di chi pensa che sarebbe meglio se una certa tipologia di attività fosse realizzata in aree lontane dalle case».«È comprensibile - prosegue il sindaco - che i cittadini si sentano minacciati nel loro diritto di dormire tranquillamente. Ma a chi mi chiede come è possibile che vengano date certe autorizzazioni, devo rispondere in modo chiaro: il sindaco non ha il potere, né ce l'hanno gli uffici comunali, di scegliere a quali attività dare il via libera. Per la legge, è sufficiente rilevare una licenza, avere le pratiche a posto e soddisfare alcuni requisiti, ad esempio quelli di sicurezza e di igiene. L'amministrazione non può neppure costringere chi voglia aprire un'attività a farlo in una zona diversa da quella desiderata. Credo che questo non sia giusto, perché sarebbe opportuno che il Comune potesse disciplinare in modo più efficace la distribuzione dei pubblici esercizi in modo da armonizzare la legittima voglia di impresa con le altrettanto legittime richieste di tranquillità dei cittadini». La giunta ieri ha esaminato anche i criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni per l’apertura di nuovi bar e ristoranti. Il documento, le cui linee guida sono già state presentate alle associazioni di categoria, si accompagna al regolamento per il rilascio delle autorizzazioni e sarà licenziato dalla giunta la settimana prossima per l’invio al voto consiliare. Si prevede il via libera a nuove aperture di bar e locali.
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