Niente ronde dei cittadini, ma un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, più illuminazione, aree verdi recintate e possibilmente anche telecamere per dissuadere i clienti. Queste le richieste presentate ieri sera all’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza dal comitato spontaneo dei residenti della zona stadio, riunito in assemblea pubblica per affrontare il problema della presenza di prostitute lungo le strade del quartiere. Un incontro costruttivo, a detta del comitato dei residenti, che si è dichiarato totalmente estraneo all’idea di organizzare ronde e che rifiuta ogni strumentalizzazione politica in tal senso.
Al confronto con l’assessore, al quale hanno preso parte un’ottantina di persone, seguirà in questi giorni la stesura di un elenco puntuale di richieste da sottoporre all’amministrazione. Tra le altre, nuovi punti luce nelle zone più buie del quartiere, più controlli serali e notturni, l’installazione di telecamere per dissuadere i clienti, lo studio di limitazioni alla circolazione notturna nelle vie secondarie, la recinzione dell’area verde di via del Grande, per la quale è già prevista la riqualificazione e la realizzazione di una zona per far sgambettare i cani.
Dalla Pozza si è impegnato a dare risposte rapide, a partire dagli interventi di immediata fattibilità, come il potenziamento dell’illuminazione.Quanto al controllo del territorio, l’assessore chiederà al Questore di Vicenza un’azione sinergica tra polizia di stato e polizia locale, per essere più incisivi nella lotta al fenomeno. Intanto i cittadini scriveranno anche al Prefetto, consapevoli che il problema della prostituzione non può essere una competenza soltanto comunale.
A maggio comitato spontaneo e assessore si incontreranno di nuovo, per fare il punto sui risultati raggiunti e concordare nuove azioni.
“Mentre apprezzo la scelta dei residenti di non organizzarsi in ronde – dichiara Dalla Pozza – rilevo che, come al solito, la Lega non perde l’abitudine di scaricare sui cittadini responsabilità che dovrebbero competere ad altri, in primis al governo. Il segretario cittadino Sandoli si preoccupi di far sapere al ministero dell’interno che il patto di stabilità impedisce ai Comuni di assumere nuovi agenti di polizia locale, di spendere soldi per la sicurezza, di dotarsi di nuovi strumenti di controllo del territorio, invece di chiedere ai cittadini di difendersi da soli. E la finisca di screditare la polizia locale di Vicenza che al contrario si impegna con grande abnegazione nella lotta contro questo fenomeno, come testimoniano le oltre 400 multe date in poco più di un anno per violazione dell'ordinanza anti-prostituzione, di cui ben 100 in zona stadio. Noi non abbandoniamo a se stessa nessuna zona della città. Sono i leghisti che lo fanno quando invitano la gente ad arrangiarsi da sé”.
Al confronto con l’assessore, al quale hanno preso parte un’ottantina di persone, seguirà in questi giorni la stesura di un elenco puntuale di richieste da sottoporre all’amministrazione. Tra le altre, nuovi punti luce nelle zone più buie del quartiere, più controlli serali e notturni, l’installazione di telecamere per dissuadere i clienti, lo studio di limitazioni alla circolazione notturna nelle vie secondarie, la recinzione dell’area verde di via del Grande, per la quale è già prevista la riqualificazione e la realizzazione di una zona per far sgambettare i cani.
Dalla Pozza si è impegnato a dare risposte rapide, a partire dagli interventi di immediata fattibilità, come il potenziamento dell’illuminazione.Quanto al controllo del territorio, l’assessore chiederà al Questore di Vicenza un’azione sinergica tra polizia di stato e polizia locale, per essere più incisivi nella lotta al fenomeno. Intanto i cittadini scriveranno anche al Prefetto, consapevoli che il problema della prostituzione non può essere una competenza soltanto comunale.
A maggio comitato spontaneo e assessore si incontreranno di nuovo, per fare il punto sui risultati raggiunti e concordare nuove azioni.
“Mentre apprezzo la scelta dei residenti di non organizzarsi in ronde – dichiara Dalla Pozza – rilevo che, come al solito, la Lega non perde l’abitudine di scaricare sui cittadini responsabilità che dovrebbero competere ad altri, in primis al governo. Il segretario cittadino Sandoli si preoccupi di far sapere al ministero dell’interno che il patto di stabilità impedisce ai Comuni di assumere nuovi agenti di polizia locale, di spendere soldi per la sicurezza, di dotarsi di nuovi strumenti di controllo del territorio, invece di chiedere ai cittadini di difendersi da soli. E la finisca di screditare la polizia locale di Vicenza che al contrario si impegna con grande abnegazione nella lotta contro questo fenomeno, come testimoniano le oltre 400 multe date in poco più di un anno per violazione dell'ordinanza anti-prostituzione, di cui ben 100 in zona stadio. Noi non abbandoniamo a se stessa nessuna zona della città. Sono i leghisti che lo fanno quando invitano la gente ad arrangiarsi da sé”.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza
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