Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 17 Aprile 2011, Cronaca, pagina 29, di Nicola Negrin
Un tetto per due. L'Aism, associazione italiana sclerosi multipla, di Vicenza e l'Autismo triveneto onlus trovano casa. Nella giornata di ieri è stata inaugurata la sede delle due associazioni che d'ora in poi condivideranno i muri e i locali dello stabile comunale in via Trissino 161. Il nastro è stato tagliato dall'assessore Antonio Dalla Pozza assieme ad Antonio Zanarotti, presidente dell'Aism di Vicenza, Antonella Tofano dell'Autismo triveneto e Eugenio Fantuz, direttore sanitario dell'Ulss 6.
«Il percorso che ha portato al recupero di questa sede – ha detto Dalla Pozza – è iniziato quando avevo la delega al patrimonio. Sono molto contento quindi che si sia completato il tutto». L'assessore ha quindi sottolineato i valori di condivisione che porteranno Aism e Autismo triveneto a lavorare fianco a fianco. «E' importante che queste due associazioni abbiano deciso di condividere la stessa sede – ha proseguito – e credo che questo comportamento sia in continuità con i valori di comunità che sono stati rinsaldati dall'alluvione». E ha aggiunto: «Voi siete la rappresentazione visibile di ciò che serve per andare avanti quando si è in difficoltà».
La sede è provvista di due sale, una delle quali sarà destinata a conferenze ed incontri. La struttura servirà come punto di riferimento per i malati della città e non solo. «Avere una casa è molto importante – ha spiegato Antonella Tofano - e rappresenta un punto di aggregazione e di identità. Qui potremo accogliere i genitori e proporre incontri». Autismo triveneto e Aism si spartiranno quindi i giorni, in modo tale da poter convivere sotto lo stesso tetto. «Siamo molto contenti di essere riusciti ad aprire una sede qui in città – ha affermato Antonio Zanarotti – poiché prima eravamo solamente a Rosà e quindi non potevamo coprire tutta la provincia. Ora, con questa nuova casa, possiamo diventare un punto di riferimento per i malati di sclerosi multipla. Si tratta di un deciso passo avanti per coinvolgere l'intera comunità».
«Senza associazioni – ha concluso Eugenio Fantuz – la sanità sarebbe tutta un'altra cosa. Mi complimento con voi per il lavoro che svolgete e per questa nuova casa che riuscirà a rendere più semplice la vita dei tanti malati».
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