mercoledì 24 febbraio 2010

Giancarlo Corò è il nuovo Presidente dell'AATO "Bacchiglione"

Si è svolta oggi l'assemblea dell'AATO "Bacchiglione", che aveva all'ordine del giorno l'elezione del Presidente e dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Ente.
Quale Presidente è stato eletto il Professor Giancarlo Corò, già Presidente del CdA di "Acque Vicentine".
Consiglieri di amministrazione dell'AATO saranno invece Alberto Neri (Sindaco di Valdagno), Alessandro Zoppelletto (Sindaco di Monticello Conte Otto), Maria Rita Busetti (Sindaco di Thiene), Elena Muraro (Sindaco di Vescovana), Giancarlo Piva (Sindaco di Este), Umberto Zampieri (Assessore del Comune di Padova) ed Olindo Bertipaglia (Vicesindaco di Polverara). Direttore, quasi sicuramente, sarà il riconfermato Paolo Rocca.

Il programma di mandato è reperibile a questo link:

A Casa Cogollo la Fiber Art di Luciana Costa Gianello. Sabato 27 febbraio l’inaugurazione della mostra a Palazzo Chiericati

È Luciana Costa Gianello la protagonista di "Tanabata", la nuova mostra ospitata a Casa Cogollo detta del Palladio (Corso Palladio, 165) promossa dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza. L'artista vicentina, esponente della fiber art, - quel settore dell’arte contemporanea che unisce l’esplorazione delle possibilità delle fibre tessili all’installazione -, crea oggetti e opere ispirati al senso dell’identità individuale e collettiva, alle lettere degli alfabeti e alle storie dei popoli, impiegando feltri, tessuti, carte lavorate a mano e pelli intagliate, per creare modi di contaminazione tra le culture e riscoprire un modus operandi, quello del tagliare e del cucire, che appartiene all’uomo fin dalla sua preistoria, in un linguaggio universale vicino all’arte povera.
La vernice di "Tanabata" si terrà sabato 27 febbraio, alle 18, nel salone d'onore di Palazzo Chiericati, cui seguirà la visita alla mostra. L'esposizione, a cura di Stefania Portinari, dispone di un catalogo che fa parte della collana "Display. Quaderni di design".
Il titolo della mostra richiama un termine della cultura giapponese: Tanabata, la "festa delle sette notti", che celebra l’incontro tra il pastore Hikoboshi e la dea tessitrice Orihime (ovvero le stelle Vega e Altair), i quali, dopo essersi sposati segretamente, sono tenuti separati dai divieti divini e divisi dal fiume celeste della via lattea. Per la ricorrenza in Giappone si trascrive un desiderio o una poesia su un foglio che viene arrotolato attorno ad un ramoscello di bambù oppure appeso a un contenitore cilindrico. Allo stesso modo l'esposizione della Gianello trasmette artisticamente dei segnali di speranza, di nostalgia: silenzi e meditazione prendono forma per cucire ricordi, saperi, e incontri resi amorevolmente prigionieri nella stoffa e nella carta.In mostra vi sono impronte, libri segreti, kimoni che si augurano di unire oriente e occidente, cuori cuciti e ventagli, rotoli con prove di indentità e storie dell' "uccello di raso" che suggeriscono quanto siano vicine tessitura e architettura perché, come scrive Renzo Piano, «i gesti della mano sono quelli dell’istinto, i più liberi ed i più rapidi. Come in un gioco paziente ed ostinato. C’è un momento in cui tutto viene assieme: le cose che già esistono, il loro ricordo e la ricerca del nuovo».

Avvicinatasi all’arte tessile nel 1978 grazie all’influenza degli arazzi di Renata Bonfanti, Luciana Costa Gianello segue corsi di tessitura e stages a Milano, in Toscana, e in Friuli Venezia Giulia, fino a diventare lei stessa docente. Su sua proposta nel 1988 e nel 1991 il Comune di Vicenza ha realizzato le rassegne “Textilia”, per cui ha seguito e organizzato stages di tessitura, tintura Shibori, Ikat, textile design, patchwork e conferenze.Approfondendo gli studi sui tessuti antichi, in particolare quelli cinquecenteschi o le mitologie riprodotte nei simboli e negli enigmi ricorrenti legati all'origine della cultura universale, ha tratto spunto per alcune delle sue opere più significative che le sono valse il secondo premio al "Premio Koinè 1990", e nel 1992 la Menzione d'onore all'esibizione "Sensitive Threads" ad Hasselt, in Belgio.
Ha esposto alle principali rassegne del settore come Miniartextil di Como oltre che, tra le varie mostre, al Centro Culturale "San Fedele" di Milano, alla galleria "Il Punto" di Genova, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, al Museo Civico e alla Fondazione Banca del Monte di Foggia, alla Biblioteca Casanatense di Roma, a Namur (Belgio), New York, Bratislava, Stoccolma, Lisbona, Barcellona, Bayreuth (Germania), Gruissan (Francia). È stata inoltre selezionata alla 4th International Textile Competition '94 a Kyoto in Giappone, alla I Biennale d'Arte Tessile di Chieri, alla II edizione della Biennale di arte tessile contemporanea al Museo Archeologico di Amelia, alla VI Rassegna Internazionale di Libro d’Artista di Roma, alla Mostra Internazionale libro d’Artista "Cartacanta" di Civitanova Marche. Nel 2007, con l'opera Impronte, ha vinto il Premio Ratti alla XVII Mostra d’arte contemporanea “Filare il tempo” della rassegna Miniartextil di Como.

La mostra "Tanabata" resterà aperta fino al 4 aprile, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. L'ingresso è libero. Informazioni all'assessorato alla cultura: 0444222122 - 321354, uffmostre@comune.vicenza.it, http://www.comune.vicenza.it/.

martedì 23 febbraio 2010

Piano Lodi, nuovi incontri esplorativi

Piano Lodi: nel pomeriggio del 18 Febbraio gli assessori Francesca Lazzari e Antonio Dalla Pozza e i capigruppo di maggioranza Federico Formisano, Giovanni Rolando e Stefano Soprana hanno incontrato in due diversi momenti i rappresentanti del comitato dei residenti e della società Bertesinella srl. Nel corso degli incontri i rappresentanti dell’amministrazione hanno proseguito nella valutazione della disponibilità delle parti a trovare una soluzione condivisa. Nel dettaglio, sono stati compiuti passi avanti in riferimento al problema della viabilità e del rispetto del contesto edificatorio attualmente stabilito dalla variante Bertesinella, ritenendo che le aree limitrofe a via Fini e via Remondini necessitino di una particolare attenzione.Quanto prima, conclusa la fase esplorativa ed effettuato l’ultimo passaggio di maggioranza, la soluzione individuata sarà sottoposta al voto del consiglio comunale con l’obiettivo di chiudere l’intera vicenda.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

L’assessore Dalla Pozza conferma il blocco di domenica 28 febbraio

"Si fermerà gran parte del Nord Italia. Non solo un’azione educativa, ma un atto simbolico forte di richiesta d’aiuto allo Stato"



"Un incontro assolutamente positivo. Ora il governo ci ascolti". Così l’assessore all’ambiente e alla mobilità Antonio Dalla Pozza all’uscita dalla riunione che si è tenuta stamattina a Milano tra i rappresentanti di un centinaio di Comuni del Nord Italia. All’ordine del giorno, un blocco del traffico generale confermato per domenica 28 febbraio e una serie di richieste contenute in un documento che sarà presentato al Governo.
Promosso da Sergio Chiamparino, sindaco di Torino nonché presidente dell’Anci, assieme alla collega milanese Letizia Moratti, l’incontro ha visto la partecipazione di amministrazioni comunali di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna tutte afflitte dal problema dell’inquinamento dell’aria.
"Abbiamo condiviso un documento – dichiara Dalla Pozza – che alla luce della situazione in cui versa l’intera pianura Padana chiede al Governo interventi strutturali, soprattutto di natura economica. Chiediamo che Roma preveda incentivi al trasporto pubblico locale, in particolare per la sostituzione dei mezzi più vecchi e inquinanti, confermi le detrazioni legate all’efficienza energetica, svincoli gli investimenti su energia ed inquinamento dal patto di stabilità, destini al trasporto pubblico una parte del pedaggio delle autostrade e delle tangenziali".
Ancora, il documento dei sindaci chiede a tutti i Comuni non solo di adottare tempestivamente le misure emergenziali ma anche di avviare politiche di riduzione dell’inquinamento atmosferico investendo in trasporto pubblico e disincentivando il traffico anche attraverso l’allargamento delle ztl.
Infine, i sindaci riuniti a Milano chiedono alle Regioni di creare coordinamenti territoriali attraverso le agenzie regionali Arpa.
"A nome dell’amministrazione comunale di Vicenza – prosegue Dalla Pozza – ho sottolineato la necessità di introdurre incentivi tariffari per uniformare trasporto urbano ed extraurbano, almeno per la fascia dei Comuni contermini, nell’ottica della città metropolitana di recente lanciata dal sindaco Variati. Ho inoltre proposto la redazione di un provvedimento unico per le limitazioni del traffico da concertare tra tutte le Regioni del Nord fin dal prossimo settembre, la salvaguardia degli incentivi sulla rottamazione per chi acquista mezzi ecologici a gpl, a gas o ibridi. Infine ho chiesto il rifinanziamento della legge 211 sul trasporto pubblico collettivo che nel nostro caso riguarda la realizzazione del filobus elettrico in accordo con il progetto di Provincia e Ftv nell’ambito della revisione generale del trasporto pubblico urbano".
Molti i dati circolati e discussi questa mattina dagli amministratori antismog, tra i quali una curiosità: "Vicenza – racconta preoccupato Dalla Pozza - dopo Milano e Monza è indicata da fonti Istat 2008 come la terza città per il rapporto tra la lunghezza dei veicoli in circolazione e quella delle strade urbane, pari al 103 per 100. In pratica, tutte le strade della città potrebbero essere completamente occupate da una lunghissima fila formata dai veicoli dei vicentini!".
Per quanto riguarda il blocco confermato per domenica 28 febbraio in quasi tutti i capoluoghi del Nord Italia e in molti Comuni minori, l’indicazione che viene da Milano è di orientarsi su una fascia oraria unica che dovrebbe andare dalle 9 alle 18 e di escludere dal divieto i mezzi non inquinanti per premiare la scelta ecologica.
"C’è chi – conclude l’assessore Dalla Pozza – come il direttore generale dell’Arpav Andrea Drago, continua a sostenere che i blocchi del traffico non servono a niente. Oggi i sindaci hanno ribadito che anche un’aspirina può aiutare a tirare avanti chi è ammalato, ma non può operarsi perché i suoi medici, cioè la Regione e lo Stato, non fanno assolutamente nulla! Tra un centinaio di Comuni di Veneto, Lombardia Piemonte ed Emilia Romagna è finalmente nato un coordinamento nazionale permanente che sarà allargato anche alle amministrazioni di Liguria, Friuli Venezia Giulia e Trentino. Il responsabile nazionale e i coordinatori regionali dell’Anci delle regioni interessate, i Comuni di Torino e Milano e una rappresentanza dei Comuni medi e piccoli coinvolti chiederanno al più presto un incontro al Governo. Il blocco del traffico del 28 febbraio non avrà solo una valenza educativa, ma avrà un valore simbolico forte: sarà un messaggio lanciato allo Stato da un’area vasta del Paese che chiede aiuto prima di morire soffocata".


A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza


I Sindaci del Nord insieme contro l’inquinamento

Moratti e Chiamparino: “Accordo storico per la salute dei cittadini”. Hanno aderito all’iniziativa quasi tutti i comuni dell’area Padana. Niente macchine anche a Napoli

Milano, 19 febbraio 2010 - Per la prima volta i sindaci delle aree urbane del Nord si alleano contro le polveri sottili per trovare misure che diano risultati positivi. Siglato, oggi, a Palazzo Marino, un accordo che definisce una piattaforma di coordinamento stabile per combattere congiuntamente lo smog in tutta la Pianura Padana, il territorio più colpito dall’inquinamento atmosferico per ragioni meteorologiche e socio-economiche.
L’iniziativa nasce dall’idea di Letizia Moratti, Sindaco di Milano, e di Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino.Presenti al tavolo anti-smog i primi cittadini e i rappresentanti di oltre 80 Comuni della Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. L'accordo tra Milano e Torino potrebbe però far scattare l'adesione di altre città che non fanno parte delle regioni interessate. Napoli, ad esempio, ha confermato la sua partecipazione.
“La salute dei cittadini e la vivibilità delle nostre città sono per tutti noi una priorità. L’inquinamento – ha detto il Sindaco Moratti - è un problema che è possibile affrontare seriamente solo attraverso l’impegno e la collaborazione continuativa delle istituzioni, per promuovere la realizzazione di interventi strutturali ed emergenziali".
''Credo che il segnale più importante - ha osservato il Sindaco di Torino - è che oggi i comuni della zona più inquinata d'Italia danno vita a un coordinamento perché vogliono prendere l'iniziativa sul fronte della lotta allo smog e proporre a regioni e Governo misure su un’area vasta''.
Intanto quasi tutti i comuni del Nord, oltre a rispondere all’appello dei Sindaci di Milano e di Torino, aderiranno al primo intervento condiviso tra le amministrazioni locali: il blocco del traffico in programma domenica 28 febbraio, proposto due giorni fa da Sergio Chiamparino e da Letizia Moratti per combattere lo smog. “Parteciperanno anche molte delle città non presenti oggi come Brescia", ha precisato il Sindaco di Milano.
“La condivisione al blocco del traffico è molto ampia. Noi siamo convinti - ha detto il Sindaco Chiamparino – che il blocco del traffico non è una misura che strutturalmente può contrastare l' inquinamento, ma è importante farlo in modo coordinato su una vasta area''.
Nel corso dell’incontro i sindaci hanno discusso di lotta all’inquinamento, confrontandosi sulle strategie messe in campo finora: “La nostra è l’area dove si concentrano le attività economiche e produttive del Paese. Nella Pianura Padana – ha spiegato Letizia Moratti - è concentrato oltre il 50% degli insediamenti industriali e si concentrano attività agricole intensive responsabili di emissioni di sostanze inquinanti". A livello nazionale, oltre il 40% delle emissioni di PM10 e di azoto ha origine dall’area padana.
Il documento prevede un comitato di coordinamento, composto dai presidenti Anci delle Regioni e dagli assessori all’Ambiente di Milano e Torino, che razionalizzi e integri i vari interventi realizzati durante questo primo incontro, e valuti le iniziative da adottare in futuro.
Infine il Sindaco Moratti ha illustrato l’incontro avvenuto la settimana scorsa tra Governo e una delegazione Anci di Province e Regioni, per analizzare alcune misure destinate a salvaguardare la salute dei cittadini e l’ integrità dell’ambiente: “Il tavolo di oggi può essere l’avvio di un coordinamento che vede le diverse amministrazioni e i diversi livelli istituzionali operare insieme. Sono certa - ha concluso il Sindaco Moratti - che sapremo proporre al Governo soluzioni valide e potremo dare un contributo importante alla crescita delle nostre città".
Come già programmato a fine gennaio, il presidente della Provincia Guido Podestà ha convocato per martedì prossimo l'assemblea dei sindaci del territorio milanese, per valutare l'adozione di misure condivise e destinate a migliorare la qualità dell'aria.


A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Milano

Polizia locale, attività intensa nell’ultimo fine settimana

Fine settimana particolarmente intenso quello appena trascorso per il comando della polizia locale di contrà Soccorso Soccorsetto. Gli agenti hanno infatti provveduto alla denuncia di sette persone per guida in stato di ebbrezza alcolica con sei patenti ritirate e tre auto sequestrate; ad una denuncia per sostituzione di persona e due per guida senza patente; al sequestro di una patente falsa; a due denunce per permanenza irregolare nel territorio dello Stato ed un altro paio per mancata esibizione del permesso di soggiorno e del documento di identificazione.
Sul fronte rumori molesti dopo le 23.30 sono stati invece sanzionati tre pubblici esercizi a causa del volume chiaramente udibile a metri di distanza all’esterno dei locali, mentre nell’area di una nota discoteca in zona Villaggio del sole sono stati multati 25 veicoli in sosta, i quali vanno ad aggiungersi ai 161 verbali staccati nella stessa area nel corso di sei controlli effettuati dagli agenti nei fine settimana dal 16 gennaio al 14 febbraio, un quarto dei quali per sosta delle auto su verde pubblico. “Quest’ultimo tipo di controlli sono una prima risposta ferma a quanto lamentano i residenti delle zone in cui si trovano locali che tengono aperto anche in orario notturno – commenta l’assessore alla sicurezza, Antonio Marco Dalla Pozza -. È un segno di attenzione verso il problema, che stiamo cercando di affrontare per garantire la quiete pubblica”.
Altri otto verbali sono stati infine staccati per violazione dell’ordinanza anti-prostituzione, “a sottolineare – commenta l’assessore Dalla Pozza – come prosegua l’attività di prevenzione verso le situazioni più rischiose degli utenti della strada e di contrasto al degrado cittadino specie nei confronti del fenomeno della prostituzione”.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

lunedì 22 febbraio 2010

Rizzato vuole che Vicenza possa contare di più in Regione


CANDIDATURE. «Con la Lega il Veneto sarebbe ancora più isolato»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 21 Febbraio 2010 CRONACA, pagina 17, di Maria Elena Bonacini

«La Lega non è una forza autonomista, ma secessionista. In Veneto vuole tentare un esperimento di secessionismo, isolando la nostra regione e facendola regredire». Così Claudio Rizzato mette in guardia da quella che ritiene la tentazione di Luca Zaia, durante la presentazione della sua candidatura al consiglio regionale. Con lui il presidente del consiglio comunale Luigi Poletto e il sindaco Achille Variati.«Oggi - afferma Rizzato - siamo di fronte non ad un normale avvicendamento, ma ad una svolta. Se vincesse la Lega, stravolgerebbe i canoni e il modo in cui ragiona la Regione. Ho visto come hanno governato finora: il Veneto è la regione dove si è più parlato di federalismo e dove si è fatto meno; tanto che, unici, abbiamo ancora lo Statuto del ’70. Abbiamo un sistema sociosanitario invidiabile, con una forte integrazione tra sociale e sanitario, una forte cultura socialdemocratica e ugualitarista, tutti valori in pericolo». Sulle mancanze del centrodestra, Variati, sottolinea che «per 15 anni l’attività legislativa della Regione è stata inutile, visto che si non si sono fatte riforme, se non dannosa, come nel caso della riforma dei consorzi di bonifica». E se Poletto identifica come motivazioni per votare Rizzato la «competenza, attenzione ai valori e alle battaglie del centrosinistra e il supporto dato al Comune di Vicenza», il sindaco e l’assessore Antonio Marco Dalla Pozza sottolineano: «È grazie ai contibuti per i quali si è adoperato Claudio che abbiamo potuto mettere mano al palasport e che possiamo far viaggiare i camion sulla A31, come dovrà essere anche dopo aprile». La parola d’ordine è: «Basta rassegnazione, bisogna lottare; perché anche a Vicenza sembrava tutto deciso». E magari sperare, come sottendono le parole del candidato, che una “fronda” del Pdl replichi quanto accaduto in città.

Ecco lo sconto per “gasare” l’acqua

“ACQUE VICENTINE”. L’azienda dei Comuni ribadisce la doppia offerta

Da "Il Giornale di Vicenza" di Martedì 16 Febbraio 2010, Cronaca, pagina 19

Come noto, l’azienda pubblica “Acque Vicentine” in partnership con “Sodastream” offre ai suoi utenti la possibilità di avere uno scontro di 10 euro - sul prezzo di 79,90 euro - per l’acquisto di un gasatore Sodastream per “mettere le bollicine” all’acqua del rubinetto. Il coupon per lo sconto viene inviato agli utenti insieme alla bolletta. L’elenco dei negozi in cui è possibile far valere la promozione - fino a giugno - è rintracciabile su internet (www.acquevicentine.it) e sul volantino di presentazione. «È possibile già da oggi - segnala l’azienda - effettuare il download del tagliando per l’acquisto della macchinetta per rendere gasata l’acqua». Ma c’è di più: “Acque Vicentine” offre un ulteriore sconto di 10 euro a chi accetta di passare alla bollettazione on line.«Anche in questo caso è possibile scaricare direttamente dal sito di Acque Vicentine (www.acquevicentine.it) l’ulteriore coupon, che in questo caso sarà nominativo. Chi ha già aderito alla bolletta on line prima dell’inizio della promozione riceverà l’ulteriore sconto direttamente a casa».

giovedì 18 febbraio 2010

La corruzione e le sue radici

http://www.corriere.it/editoriali/10_febbraio_17/loggia-corruzioni-radici_2376677a-1b8d-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml

Credo sia più illuminante di qualsiasi altra analisi su quanto sta accadendo in questo periodo...

di Ernesto Galli della Loggia,
da "Il Corriere della Sera" di mercoledì 17 febbraio 2010

Si accontenti chi vuole di credere che «il problema è politico» e riguardi quindi la destra e la sinistra. Sì, questa volta a essere presi con le mani nel sacco sono stati esponenti del Pdl, ma in passato la stessa cosa è accaduta con esponenti del Pd: ma anche dando per scontato che le imputazioni a loro carico siano domani convalidate da una sentenza, davvero la corruzione italiana si riduce a quella dei politici? Davvero in questo Paese la sfera della politica è malata e il resto della società è sano? Non è così, con ogni evidenza. Ognuno di noi sa bene che non è così, e non bisogna smettere di dirlo, anche se i soliti moralisti di professione grideranno scandalizzati che in questo modo si finirebbe per occultare «le precise responsabilità politiche». Ma figuriamoci: cosa volete mai che si occulti, con tutta la stampa ormai scatenata dietro Monica e Francesca, dietro Bertolaso, Balducci, e compagnia bella?
Proprio perché non ha alcuna natura propriamente politica ma affonda radici profondissime nel corpo sociale - cosicché nella politica essa si riversa soltanto, essendo uno degli ambiti dove più facile è la sua opera - la corruzione italiana sfugge a ogni facile terapia. Come si è visto quando, convinti per l’appunto del suo carattere politico, abbiamo creduto che almeno per ridurne la portata bastasse mutare il sistema elettorale, o fare le privatizzazioni, o cambiare la legge sugli appalti, o finanziare i partiti in altro modo dal finanziamento diretto; o che l’esempio di «Mani pulite», di cui proprio oggi è paradossalmente il 18mo anniversario, potesse segnare una svolta. Invece è stato tutto inutile. La corruzione italiana appare invincibile. Rinasce di continuo perché in realtà non muore mai, dal momento che a mantenerla viva ci pensa l’enorme serbatoio del Paese. La verità, infatti, è che è l’Italia la causa della corruzione italiana: lo si può dire senza rischiare l’accusa di lesa maestà? Chi si ostina a credere che «il problema è politico», che tutto si riduca a destra e sinistra, lo sa che le tangenti continuano a girare vorticosamente anche nel privato: che dappertutto qui da noi, quando ci sono soldi in ballo, non si dà e non si fa niente per niente?
Lo sa che i concorsi più vari (non solo le gare d’appalto!) sono sempre, in misura maggiore o minore, manipolati? Riservati agli amici e ai protetti quando non direttamente truccati in un modo o nell’altro dai concorrenti con la complicità delle commissioni, e il tutto naturalmente in barba a ogni credo politico? E che colore politico pensa che abbia l’evasione fiscale dilagante? O i tentativi a cui si dedicano incessantemente milioni di italiani di violare i regolamenti urbanistici ed edilizi in tutti i modi possibili e immaginabili (spessissimo riuscendoci grazie all’esborso di mazzette)? E a quale schieramento politico addebitare, mi chiedo, il sistematico taglieggio che da noi viene praticato da quasi tutti coloro che offrono una merce o un servizio al pubblico, come le società autostradali, quelle di assicurazione, le compagnie telefoniche, le compagnie petrolifere, quelle aeree, le banche, le quali tutte possono a loro piacere fissare tariffe esagerate, imporre contratti truffaldini, balzelli supplementari, clausole capestro, sicure dell’impunità? Sì lo so, tecnicamente forse non è corruzione. Ma so pure che in molti altri Paesi comportamenti del genere sono severamente sanzionati anche sul piano penale. Da noi no, sono considerati normali. Perché?
La risposta è nella nostra storia profonda, nei suoi tratti negativi che i grandi ingegni italiani hanno sempre denunciato: poca legalità, assenza di Stato, molto individualismo anarchico, troppa famiglia, e via enumerando. Perciò l'Italia è apparsa tante volte un Paese bellissimo ma a suo modo terribile. E lo appare ancor di più oggi, dopo aver perso anche gli ultimi pezzi delle sue fedi e dei suoi usi antichi. Più terribile e incarognito che mai. Più corrotto. Spesso queste cose le capisce per prima l'arte, e in particolare il cinema, il nostro cinema, a cui tanto deve la conoscenza di ciò che è stata ed è l'Italia vera. Quell'Italia vera che riempie, ad esempio, le immagini dell'ultimo film di Pupi Avati, Il fratello più piccolo, in arrivo proprio in questi giorni nelle sale cinematografiche. Un ritratto spietato di che cosa è diventato questo Paese: una società dove gli unici «buoni» sembra non possano che essere dei disadattati senz’arte né parte; dove, nell'ultima scena, dal volto pur devastato e ormai annichilito di un grandissimo De Sica, ladro e canaglia ridotto all'ozio forzato su un terrazzino di periferia, non cessa tuttavia di balenare il guizzo di un’inestinguibile mascalzonaggine. È di una lucida resa dei conti del genere che abbiamo bisogno; di guardare a fondo dentro di noi e dentro la nostra storia. Non di credere, o di fingere di credere, che cambiare governo serva a cambiare tutto e a diventare onesti.

Scuola primaria Pertini, accesso in sicurezza per gli alunni. Da lunedì al via la chiusura per fasce orarie della strada

Strada chiusa per fasce orarie in via Einaudi a partire da lunedì prossimo 22 febbraio. La misura è stata introdotta dall’assessorato alla mobilità in accordo con l'assessorato all'istruzione per tutelare l’incolumità degli oltre 270 bambini che quotidianamente, in ingresso e in uscita dalla scuola primaria Pertini, si trovano imprigionati in un pericoloso ingorgo fatto di auto, ciclisti e pedoni in transito o in sosta di fronte all’istituto.
Con l’unica eccezione degli scuolabus, dunque, i veicoli non potranno transitare nei giorni di scuola nel tratto compreso tra il civico 31 e l’incrocio con via Gramsci in tre fasce orarie: dalle 7.45 alle 8.15, dalle 12.45 alle 13.15 e dalle 15.45 alle 16.15.
La temporanea modifica alla circolazione in via Einaudi – che comporta una minima deviazione su via Gramsci della linea 8 del servizio del trasporto urbano - è risultata fattibile per la presenza di una viabilità alternativa nel retro della scuola (via Gramsci), ma anche grazie all’assenza di passi carrabili nel tratto interessato dal divieto e grazie all’ampio parcheggio di fronte alla scuola dove i genitori possono eventualmente sostare con i propri mezzi. A completare l’intervento, inoltre, è stato realizzato un attraversamento pedonale subito dopo l’incrocio con via Capraia provenendo dalla strada del Tormeno.
“Siamo molto soddisfatti di esser riusciti ad andare incontro alle richieste di maggiore sicurezza avanzate dal dirigente scolastico e dal comitato genitori – dichiara l’assessore all’istruzione, Alessandra Moretti -. È il frutto infatti di vari incontri che hanno permesso di trovare una soluzione compatibile con la diverse esigenze: un esempio di collaborazione tra amministrazione, scuola e utenza scolastica che consente di migliorare la vita dei nostri figli”.
Anche quello di via Einaudi, dunque, è un intervento che rientra nel progetto più generale dell’amministrazione comunale di creare delle isole pedonali transennate in corrispondenza dei punti più critici della città, da tenere sotto controllo grazie alla preziosa collaborazione dei nonni-vigile. “L’iniziativa – sottolinea infatti l’assessore alla mobilità e alla sicurezza, Antonio Marco Dalla Pozza - fa parte di quelle misure a tutela della mobilita ‘debole’ già introdotte ad esempio con i controlli e i rialzi stradali in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Prossimamente interverremo anche davanti ad altre scuole, realizzando nuove infrastrutture, come piste ciclabili nei percorsi casa-scuola o come è previsto a S. Maria Nova con la creazione di un passaggio pedonale e ciclabile protetto, attraverso l'eliminazione di alcuni posti auto con disco orario”.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

venerdì 12 febbraio 2010

Vicenza aderisce a “M’illumino di meno”: luci spente a Monte Berico, alla Rotonda, alle Mura e al teatro comunale

Il Comune di Vicenza aderisce, per il secondo anno consecutivo, a “M’illumino di meno”, l’iniziativa per il risparmio energetico promossa dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2. Nelle scorse settimane il sindaco Achille Variati aveva accolto in corso Palladio la fiaccola ecologica che l’inviata di Caterpillar Marina Senesi ha portato in giro per l’Italia, alla scoperta di iniziative per lo sviluppo dell’energia alternativa.
Dalle 18 alle 19, per iniziativa dell’assessorato all’ambiente, si spegneranno le luci della Basilica di Monte Berico, di piazzale della Vittoria, delle Mura Scaligere lungo viale Mazzini e di Villa Capra detta La Rotonda. Aderisce all’iniziativa anche il teatro comunale, le cui luci esterne rimarranno spente fino alle 21.
L’impegno dell’amministrazione comunale, in tema di risparmio energetico, proprio in questi mesi si è tradotto nell’accensione di 18 impianti fotovoltaici sui tetti di altrettante scuole cittadine che in un anno produrranno complessivamente 330.372 Kilowattora. Verranno così rilasciate in atmosfera 240 tonnellate in meno di anidride carbonica. Il Comune, inoltre, risparmierà sulla bolletta del riscaldamento dai 5 mila ai 6 mila kilowatt di energia pari a circa 1000 euro per scuola.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

“Città metropolitana”: mobilità e global service all’ordine del giorno di una mattinata di incontri

L’attività della “rete metropolitana” lanciata dal sindaco Variati entra nel vivo. Questa mattina, in due sessioni separate, si sono riuniti i sindaci dei tredici Comuni coinvolti (cioè Vicenza e i contermini) e gli assessori alla mobilità, accompagnati rispettivamente dai segretari generali e dai tecnici che si occupano di viabilità. All’ordine del giorno dell’incontro tra i sindaci, la presentazione dell’esperienza del global service, ovvero la trasformazione di Amcps nella società di Aim Valore Città, che per conto del Comune di Vicenza ora si occupa di gestire completamente la manutenzione di strade e marciapiedi. “Vicenza - ha dichiarato Variati al termine dell’incontro al quale ha partecipato anche il presidente di Aim Roberto Fazioli - ha fatto un’esperienza molto interessante, finalizzata ad aumentare la qualità della manutenzione urbana di strade e marciapiedi. L’obiettivo, attraverso la nascita di Valore Città intesa come stazione appaltante, è fare più lavori per i cittadini e dare più lavori alle aziende”. “La nostra storia – ha proseguito Variati – è molto particolare e affonda le sue radici nello stretto rapporto che la città ha sempre avuto con Amcps. Ora che è stata costituita questa nuova società, con un nuovo statuto e nuove potenzialità, ci stiamo chiedendo se Valore Città possa diventare il riferimento progettuale e appaltante, in particolare riguardo a strade e piste ciclabili, di un progetto più vasto che coinvolga l’intera area metropolitana. Ogni Comune approfondirà e valuterà tale opportunità, che potrebbe generare sinergie e abbattimenti di costi molto interessanti per le rispettive comunità”. Il secondo incontro, questa mattina, ha avuto per oggetto la mobilità. Per Vicenza c’erano l’assessore Antonio Dalla Pozza e l’assessore Ennio Tosetto; vi ha preso parte anche l'assessore provinciale alla viabilità e difesa del suolo Costantino Toniolo. Tutti i rappresentanti dei Comuni che confinano con Vicenza hanno manifestato il loro apprezzamento nei confronti dell’iniziativa voluta da Variati per risolvere temi che ormai devono essere affrontati con una visione metropolitana. “La nostra città – ha commentato l’assessore all’ambiente e alla viabilità Antonio Marco Dalla Pozza – intende collaborare alla pari con gli altri Comuni proprio per sviluppare le esigenze e portare avanti gli interessi di tutti”. Questi gli argomenti messi sul tappeto in tema di mobilità: piste ciclabili, trasporto pubblico locale, ambiente, grandi infrastrutture (sp46, tangenziali venete, tangenziale nord, alta velocità, filobus), aste di penetrazione fluviale verso la città. Si è scelto di partire da due temi chiave: mobilità ciclabile e trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda il primo, la Provincia si è impegnata a illustrare la sua progettualità su Vicenza; i Comuni presenteranno quindi la propria progettazione con l’obiettivo di coordinare ideazione e tempi delle piste del singolo ente con il piano provinciale. Anche per il trasporto pubblico locale è stato definito un piano di intervento, con l’intento di migliorare la qualità dell’ambiente e dell’aria di tutta l’area metropolitana: il primo passo sarà quello di intervenire sulla convenzione tra Aim e i Comuni relativamente al trasporto extraurbano. Si proseguirà quindi con una riflessione sulla qualità del servizio e sulle politiche tariffarie. Per quanto riguarda la viabilità, invece, è stato deciso di procedere per gruppi ristretti formati solo dai Comuni interessati all’opera in questione. Vicenza ha inoltre chiesto di segnalare le singole criticità che potranno essere d’aiuto per il progetto di revisione globale della viabilità cittadina. Infine si è impegnata a fornire risposte agli altri Comuni in tempi brevi. “Condivise le scelte – ha concluso l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - faremo massa critica anche per parlare con Regione e Stato e cercare di accedere ai contributi per realizzare le opere di cui c’è necessità.”

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

mercoledì 10 febbraio 2010

La centrale è ipertecnologica, ma in 4 anni sono stati "persi" 30 vigili

SICUREZZA. Inaugurata la nuova cabina di regia al comando della polizia locale, però scatta l'allarme per l'organico. Telecamere, computer e maxi-schermi.
Il prefetto Fallica: «Sembra il Grande fratello» Variati: «Nel 2006 gli agenti erano 15, oggi sono 121 per il blocco delle assunzioni»


10/02/2010
Vicenza. Un calice dolce per brindare alla nuova centrale operativa ipertecnologica e un calice amaro per denunciare l'allarmante calo dei vigili a Vicenza: meno 30 in quattro anni. C'era da sorridere e c'era da preoccuparsi ieri mattina al comando di contrà Soccorso Soccorsetto, dove il prefetto Melchiorre Fallica e il questore Giovanni Sarlo sono stati i padrini del battesimo di una cabina di regia costata 110 mila euro e attrezzata di ogni diavoleria digitale: telecamere, database, computer, maxi-schermi. Sembra di stare seduti in uno studio televisivo, sembra Hollywood, sembra il Big Brother.

ORWELL. «Questa è una centrale avveniristica - commenta Fallica - che ci ricorda quanto abbiamo letto nel Grande Fratello orwelliano». E lo dice mentre su uno schermo compaiono le spie luminose che segnalano le pattuglie in movimento sul territorio, un altro schermo scandaglia il traffico di corso S. Felice dettagliando le targhe dei veicoli e un terzo mostra due agenti inquadrati (a loro insaputa?) dalle parti dell'ex Domenichelli. Con quel patrimonio di cavi, led, mouse, tastiere e occhi elettronici nessuno è immune dal monitoraggio continuo, costantemente collegato con il comando della polizia locale e con la questura. «L'attività di controllo avviene nel rigoroso rispetto della normativa sulla privacy», avverte il sindaco Achille Variati nel fare gli onori di casa con l'assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza e il comandante Cristiano Rosini.

CARESTIE. Il futuro è già qui, non foss'altro che per la necessità di chiudere le falle del presente. Già, perché l'altra faccia della medaglia hi-tech è il lamento dei vigili in carne e ossa, raccolto e amplificato dal sindaco Variati: «L'organico contava 151 agenti nel 2006, oggi sono 121. Questa situazione è determinata dal blocco del turn-over, dall'impossibilità per l'amministrazione comunale di assumere personale e di sostituire chi va in pensione o chi ottiene la mobilità verso altri comandi». Variati infila il suo messaggio nella bottiglia del governo, rappresentato ieri dal prefetto.

AUTONOMIE. Il sindaco danza sulle note del valzer federalista, intonando un suo collaudato refrain: «Si dia la possibilità ai Comuni di amministrare nel migliore dei modi. Basta con le incursioni dello Stato nelle autonomie locali». È un grido di allarme che si abbina ai salti mortali per far quadrare il bilancio di previsione 2010. Trenta vigili in meno in appena quattro anni: il comando è sotto organico, dal momento che il numero adeguato di agenti dovrebbe essere intorno ai 140. «Dobbiamo sopperire con la tecnologia, ma non si può andare avanti così - analizza Variati - uno dei temi che affronteremo con i sindaci dell'hinterland è il ripristino di una polizia metropolitana, un comando unico per molti Comuni. ma come possiamo riuscirci senza un organico all'altezza?».

Gian Marco Mancassola

venerdì 5 febbraio 2010

Polizia locale, alla presenza del Sindaco la consegna dei gradi di vice comandante e le nomine di vice commissari, vice ispettori e agenti scelti

Il Sindaco di Vicenza Achille Variati ha consegnato la mattina del 13 Gennaio i gradi di vice comandante della polizia locale al funzionario Maurizio Guerra, che succede così nel ruolo al fratello Renato, in pensione dallo scorso 31 dicembre.

La cerimonia si è svolta nella sala Rizzi del comando di via Soccorso Soccorsetto alla presenza dell’assessore alla sicurezza, Antonio Marco Dalla Pozza, del comandante Cristiano Rosini e di una buona parte degli agenti durante il cambio di turno.

Dopo la consegna dei gradi di vice comandante, la cerimonia è proseguita con le nomine a vice commissario di Sandro Carolo, Monica Battocchio, Moira Farinon e Vincenza Mosca, le nomine a vice ispettore - a seguito di concorso - di Mirco Bassetto, Luca Fioravanzo e Davide Pojanella, e le nomine ad agenti scelti - per il compimento di 5 anni di anzianità - di Veronica Dalla Pria, Stefania Dalla Valle, Elina Frenda, Mara Girolami e Mara Piazza.

Con questa celebrazione si conferma dunque sempre più marcata la presenza femminile anche nei ruoli “di peso” della polizia locale di Vicenza, al punto che attualmente vi è assoluta parità di genere fra i 10 ufficiali a fronte di una percentuale del 35 per cento di donne fra i 124 componenti dell’intero comando.

Nel suo discorso il sindaco ha ricordato l’intensa attività svolta dagli agenti nel corso del 2009 e ha aggiunto che il 2010 sarà un anno molto impegnativo, in particolare nel settore della mobilità, nel quale sono previsti forti cambiamenti e per la cui realizzazione l’attività della polizia locale sarà una condizione imprescindibile.

Piano Lodi, Lazzari e Dalla Pozza: "Non c’è nessuna delibera di giunta"

"Per il "Piano Lodi", siamo ancora in una fase esplorativa". Lo dichiarano l’assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari e l’assessore alla mobilità Antonio Dalla Pozza che in riferimento ad alcune notizie di stampa precisano: "Non c’è alcuna nuova delibera già predisposta o abbozzata dalla giunta. Ad oggi c’è una nuova proposta elaborata e presentata al Comune dalla società Bertesinella srl che la giunta e la maggioranza stanno valutando, verificandone nel dettaglio i termini e ascoltando le parti interessate. Siamo dunque ancora in una fase esplorativa. Soltanto al termine di questo percorso l’amministrazione potrà esprimere la sua posizione. Il nostro ruolo non è quello di essere semplici mediatori tra le parti, ma di fare sintesi tra le esigenze della comunità e quelle dei privati alla luce dell’idea di città che stiamo promuovendo".
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

Per contrastare l’inquinamento in arrivo 3 autobus a basso impatto ambientale

A pochi giorni dall’ultima giornata ecologica, l’assessore alla mobilità, ai trasporti, all’ambiente e alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza ha presentato una nuova iniziativa per contrastare l’inquinamento. In città arriveranno tre nuovi autobus a basso impatto ambientale.
Questo il risultato della partecipazione al bando pubblicato dal Ministero dell’ambiente lo scorso anno. A marzo 2009 il Comune aveva, infatti, partecipato al ”Bando di cofinanziamento per la promozione di interventi per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico locale” che ha consentito di ricevere un contributo di 585 mila euro che saranno utilizzati per l’acquisto di autobus a basso impatto ambientale. Aim mobilità interverrà investendo 615 mila euro per raggiungere la somma totale di 1.200 euro utile per l’acquisto di 3 nuovi veicoli.
Dei nuovi mezzi 2 saranno a metano, rispettivamente di 12 e 8 metri e uno ibrido (a gpl ed elettrico) di 8 metri, tutti veicoli che verranno utilizzati in ambito urbano come centro bus. L’attuale età media dei mezzi pubblici di Aim è di 14,5 anni, alcuni dei quali sono in servizio dal 1988, quindi estremamente inquinanti perché alimentati a gasolio. Su 130 mezzi totali 43 sono a basso impatto ambientale (gpl, metano, ibridi) e costituiscono il 33% dei mezzi in uso che percorrono il 44% del chilometraggio locale perché l’azienda tende ad utilizzare soprattutto quei veicoli meno inquinanti.
I mezzi che verranno acquistati e che sostituiranno quelli obsoleti, permetteranno una diminuzione delle emissioni in atmosfera del 95%.
Abbiamo preferito acquistare 3 veicoli di cui 2 a metano e 2 ibridi, sebbene ci fosse la possibilità di acquistare 2 ibridi sostenendo la stessa spesa – commenta l’assessore Dalla Pozza. Questo perché desideriamo in questo momento eliminare i veicoli inquinanti prima possibile. Quando avremo fatto questo potremo concentrarci sull’ibrido o sull’elettrico in modo che il parco veicoli diventi effettivamente ecologico. In questo momento la necessità prima è di svecchiare il parco mezzi. I tempi di realizzazione degli autobus sono particolarmente lunghi, circa 1 anno e mezzo, ma i veicoli a metano arriveranno un po’ prima dell’ibrido. Inoltre nei prossimi mesi dovrebbe essere presentata la revisione del piano del trasporto pubblico locale che dovrebbe iniziare a disegnare la mobilità futura a Vicenza con i mezzi di trasporto collettivi.

Continua l’attività della polizia locale per contrastare la mendicità abusiva

Questa mattina la polizia locale ha sanzionato 5 persone che praticavano l’accattonaggio, nel rispetto dell’ordinanza firmata dal sindaco Variati l’8 aprile 2009 per disciplinare la mendicità e la richiesta di denaro in centro storico. Il comando di via Soccorso e Soccorsetto, a seguito di segnalazioni pervenute da cittadini e associazioni economiche, attraverso agenti in borghese supportati da un’autopattuglia, ha sanzionato 2 extracomunitari che sostavano in piazzetta Palladio e 3 nomadi sorpresi in piazzale Bologna. La violazione dell’ordinanza è costata ai 5 anche il sequestro del denaro in loro possesso, frutto dell’attività illecita, che ammonta complessivamente a 138 euro. “L’intervento della polizia locale si configura come una risposta puntuale alle richieste della città - commenta l’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza -. L’ordinanza si è rivelata un buono strumento che ci permette di agire per contrastare il fenomeno della “questua molesta” che innesca tutt’altro che un meccanismo di solidarietà.”
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

Sullo smog vertice flop. Non c'è intesa fra i comuni

PM10. L’incontro tra la Provincia e i Comuni
Mondardo: «Inquinanti in calo» Dalla Pozza: «Non c’è accordo»

http://www.ilgiornaledivicenza.it/dossiers/Comunità/68/184/125327/
Tratto dal sito de "Il Giornale di Vicenza". Di Gian Marco Mancassola

Tutto secondo copione. Il vertice sullo smog convocato dalla Provincia con le Ulss e i Comuni più inquinati si conclude con un nulla di fatto. Ognuno farà per sé, come s'è sempre fatto. Una regia unica delle limitazioni al traffico o di altri provvedimenti anti-smog è utopia. Dalla riunione di ieri a palazzo Nievo è uscita soltanto la raccomandazione a raccogliere adesioni in vista della domenica ecologica già programmata dal capoluogo per il 21 marzo. Altre misure straordinarie non saranno intraprese. La Provincia si consola: i dati illustrati da Ugo Pretto, tecnico dell'Arpav, descrivono un trend positivo nelle concentrazioni di polveri sottili durante il 2009: la media annuale è rimasta al di sotto della soglia di legge fissata a 40 microgrammi di pm10 per metro cubo d'aria; in diminuzione anche il numero di sforamenti giornalieri del limite di 50 microgrammi, anche se i giorni neri restano molto superiori al bonus di 35 sforamenti all'anno. I dati Arpav hanno evidenziato come la situazione del Vicentino debba essere valutata in un contesto più ampio, che interessa tutta la Pianura Padana: «È quindi fondamentale - analizza l'assessore provinciale all'ambiente Antonio Mondardo - che il problema delle polveri sottili venga trattato a livello regionale e sovraregionale, in modo da concordare interventi comuni, gli unici che possono avere un effetto benefico sulla qualità dell'aria». «L'incontro è stato interlocutorio e non abbiamo fatto grandi passi in avanti - sbotta l'assessore vicentino all'ecologia Antonio Marco Dalla Pozza -. Noi non attuiamo solo interventi emergenziali: nel corso del 2010 inizieranno gradualmente i provvedimenti di natura strutturale con la revisione del trasporto pubblico locale. L'Arpav dice che il 53% delle emissioni nell'atmosfera sono prodotte dalle auto, il 17% dalle industrie, il 20% dagli impianti di riscaldamento. La nostra linea di incidere sul traffico andrebbe dunque nella direzione giusta: ma gli altri Comuni e la Provincia non ci seguono e, anzi, ci criticano». Proprio l'Arpav definisce "ridondante" la rete di rilevamento degli inquinanti in città: «Vorrà dire - fa sapere Dalla Pozza - che dimezzeremo il contributo annuo all'Arpav di 119 mila euro, dal momento che possiamo dimezzare le centraline».
L’incontro di oggi è stato interlocutorio e non abbiamo fatto grandi passi in avanti rispetto a prima. Avrei preferito da parte di tutti gli enti che si occupano di inquinamento - Regione, Provincia e Arpav - un approccio più scientifico, in modo da permettere ai Comuni di capire dove incidere maggiormente per ridurre le fonti di inquinamento”.
È il commento dell’assessore all’ambiente, alla mobilità e ai trasporti, Antonio Marco Dalla Pozza, al termine della riunione sull’inquinamento atmosferico che si è tenuta questa mattina in Provincia con i Comuni di fascia A, quelli più inquinati, che compongono il tavolo tecnico zonale.
Mi hanno molto preoccupato i dati sulle polveri sottili illustrati da Arpav – aggiunge Dalla Pozza -, ciononostante non ho riscontrato altrettanta preoccupazione da parte degli altri enti. Al massimo alla giornata senz’auto già in programma a Vicenza per domenica 21 marzo potrebbero aderire anche altri Comuni. D’altra parte è la legge a imporre ai Comuni di mettere in atto iniziative per combattere l’inquinamento atmosferico”.
A Vicenza, se non altro, possiamo dire, pur con una certa amarezza, di avere la coscienza tranquilla viste le iniziative straordinarie intraprese – continua l’assessore -. E nel corso del 2010 inizieranno i provvedimenti di natura strutturale con la revisione del trasporto pubblico locale. Ci piacerebbe fare anche di più, ma dobbiamo prendere atto che non c’è la volontà di affrontare seriamente il problema a un livello più ampio, l’unico che può essere davvero efficace”.
L’assessore si dice inoltre deluso dello scarso approfondimento scientifico da parte dell’agenzia regionale: “Sulle fonti di inquinamento ci sono stati forniti dati di Legambiente che riguardano Berlino, ma che a mio avviso non possono essere trasposti automaticamente a realtà come la nostra: per quello studio il 53% delle emissioni nell’atmosfera sarebbero prodotte dai veicoli privati, il 17% dalle industrie, il 20% dagli impianti di riscaldamento. La nostra linea di incidere sul traffico, così stando le cose, andrebbe dunque nella direzione giusta: ma gli altri Comuni e la Provincia non ci seguono e, anzi, ci criticano”. "Tuttavia pensiamo che le percentuali siano diverse, soprattutto per le emissioni industriali: e temiamo che il calo tendenziale, nell'ultimo biennio, dell'inquinamento da polveri sottili sia dovuto anche all'effetto della crisi. Servirebbe quindi pensare già da oggi anche a come incidere sulle altre fonti di emissione, oltre al traffico automobilistico".
Da qui alla giornata senz’auto del 21 marzo, l’assessore all’ambiente e alla mobilità precisa che l’amministrazione interverrà con blocchi totali del traffico solo se dovessero verificarsi situazioni di grave pericolo, con picchi di pm10 particolarmente elevati. Dalla Pozza infine ricorda anche il lavoro in corso, assieme ad Aim, di revisione del piano del trasporto pubblico locale. “Sarà comunque un avvio graduale, per tappe successive – precisa -, la prima delle quali sarà incentivare i cittadini a servirsi degli autobus grazie ad un servizio migliore che contempli innanzitutto una maggiore frequenza delle corse. Gli ultimi dati, che risalgono al 2001, parlano chiaro – evidenzia -: solo il 5% della mobilità a Vicenza avviene su mezzi di trasporto collettivi, mentre il 60-70% è mobilità privata. Se la regola aurea che vale in altri Paesi è 33% auto, 33% autobus e 33% mobilità pedonale e ciclabile, a Vicenza mi accontenterei che la mobilità privata scendesse dal 70 al 50%, senza imporre nulla, ma offrendo alternative. Dopodiché tutti i provvedimenti di blocco non servirebbero più”.