Il prefetto Fallica: «Sembra il Grande fratello» Variati: «Nel 2006 gli agenti erano 15, oggi sono 121 per il blocco delle assunzioni»
10/02/2010
Vicenza. Un calice dolce per brindare alla nuova centrale operativa ipertecnologica e un calice amaro per denunciare l'allarmante calo dei vigili a Vicenza: meno 30 in quattro anni. C'era da sorridere e c'era da preoccuparsi ieri mattina al comando di contrà Soccorso Soccorsetto, dove il prefetto Melchiorre Fallica e il questore Giovanni Sarlo sono stati i padrini del battesimo di una cabina di regia costata 110 mila euro e attrezzata di ogni diavoleria digitale: telecamere, database, computer, maxi-schermi. Sembra di stare seduti in uno studio televisivo, sembra Hollywood, sembra il Big Brother.
ORWELL. «Questa è una centrale avveniristica - commenta Fallica - che ci ricorda quanto abbiamo letto nel Grande Fratello orwelliano». E lo dice mentre su uno schermo compaiono le spie luminose che segnalano le pattuglie in movimento sul territorio, un altro schermo scandaglia il traffico di corso S. Felice dettagliando le targhe dei veicoli e un terzo mostra due agenti inquadrati (a loro insaputa?) dalle parti dell'ex Domenichelli. Con quel patrimonio di cavi, led, mouse, tastiere e occhi elettronici nessuno è immune dal monitoraggio continuo, costantemente collegato con il comando della polizia locale e con la questura. «L'attività di controllo avviene nel rigoroso rispetto della normativa sulla privacy», avverte il sindaco Achille Variati nel fare gli onori di casa con l'assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza e il comandante Cristiano Rosini.
CARESTIE. Il futuro è già qui, non foss'altro che per la necessità di chiudere le falle del presente. Già, perché l'altra faccia della medaglia hi-tech è il lamento dei vigili in carne e ossa, raccolto e amplificato dal sindaco Variati: «L'organico contava 151 agenti nel 2006, oggi sono 121. Questa situazione è determinata dal blocco del turn-over, dall'impossibilità per l'amministrazione comunale di assumere personale e di sostituire chi va in pensione o chi ottiene la mobilità verso altri comandi». Variati infila il suo messaggio nella bottiglia del governo, rappresentato ieri dal prefetto.
AUTONOMIE. Il sindaco danza sulle note del valzer federalista, intonando un suo collaudato refrain: «Si dia la possibilità ai Comuni di amministrare nel migliore dei modi. Basta con le incursioni dello Stato nelle autonomie locali». È un grido di allarme che si abbina ai salti mortali per far quadrare il bilancio di previsione 2010. Trenta vigili in meno in appena quattro anni: il comando è sotto organico, dal momento che il numero adeguato di agenti dovrebbe essere intorno ai 140. «Dobbiamo sopperire con la tecnologia, ma non si può andare avanti così - analizza Variati - uno dei temi che affronteremo con i sindaci dell'hinterland è il ripristino di una polizia metropolitana, un comando unico per molti Comuni. ma come possiamo riuscirci senza un organico all'altezza?».
Gian Marco Mancassola
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