Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 03 Maggio 2009, CRONACA, pagina 20 - Articolo di Maria Elena Bonacini
AMBIENTE. L’assessore Antonio Dalla Pozza con i tecnici della Municipalizzata ne parla in un incontro a Campedello, organizzato dal coordinamento di quartiere
Aim, carburanti “nuovi”
Sui bus l’olio di frittura
Contenitori per la raccolta anche nei supermercati L’assessore: «Poi diventa biodiesel per il trasporto»
L’olio della frittura? In futuro potrebbe far correre i mezzi delle Aim. È questa una delle novità annunciate dall’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza, durante la serata sul tema della raccolta differenziata organizzata a Campedello dal coordinamento delle associazioni del quartiere.L’incontro, al quale per Aim hanno partecipato Ruggero Casolin, dirigente del settore ambiente e il tecnico Giovanni Bozzo, ha però portato anche altre novità, in primis sulla nuova ricicleria in via Venier «che - spiega Dalla Pozza - dovrebbe essere aperta a fine maggio» e l’eternit «per il quale stiamo studiando una raccolta gratuita a domicilio per piccole quantità in possesso privati». L’olio di cucina era forse uno degli argomenti più sconosciuti ai cittadini, molti dei quali anziani, che forse hanno scoperto al momento dell’esistenza della tanichetta da ritirare e svuotare in ricicleria. «Un’idea - ha annunciato l’assessore - è quella di mettere contenitori fuori dai supermercati, come a Rovigo, dove l’olio (trasformato in biodiesel), serve poi per i mezzi dell’Asm». I due rappresentanti di Aim hanno puntato molto sulla riduzione dei rifiuti «ad esempio acquistando prodotti con meno imballaggi e riutilizzando le borsine», ma anche sul livello di differenziata raggiunto da Vicenza «che ora si attesta oltre il 50 per cento - spiega Casolin -, con 16 linee, di cui 8 a domicilio e 8 in strada, per un totale di 4.500 cassonetti. Ogni rifiuto, poi, viene ritirato da chi lo smaltirà, evitando così di mischiarli». Tante le domande esplicite a cui è stata data risposta: Perché il metallo va con la plastica e non col vetro? Perché per il consorzio è più facile dividerli. Nei cassonetti si possono quindi mettere - tra gli altri - bottiglie di plastica, vaschette e pellicole in plastica, polistirolo o alluminio, sacchetti, lattine, contenitori in banda stagnata, blister delle medicine vuoti. Ma non piatti e bicchieri di plastica. Perché? I tecnici non lo dicono esplicitamente, ma la questione non è economica: solo gli imballaggi ricevono il contributo. E nella plastica non si mettono nemmeno i giocattoli che se sono in buono stato possono essere consegnati alle cooperative che gestiscono le riciclerie e riusati. Gli indumenti rotti? Nei cassonetti gialli come quelli in buono stato, poi saranno smistati. La tassa sugli elettrodomestici? Non si paga più. Tanti quesiti anche sul verde, per il quale si possono usare i cassonetti, acquistare i bidoni che poi vengono vuotati a domicilio (il più comune costa 34 euro), o tenere un composter (4 mila in città), ricevendo uno sconto sulla quota variabile. È invece proibito bruciarlo.
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