Articolo da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 10 Maggio 2009, pagina 11, di Diego Neri
LA FESTA DELLA POLIZIA. Forte appello del questore Giovanni Sarlo alla collaborazione fra forze dell’ordine e cittadini per il 157esimo. «C’è più sicurezza insieme»
«I reati sono calati ma la città si sente ancora insicura»
Nei primi tre mesi nel capoluogo i delitti sono diminuiti rispetto al 2008: da 7.300 a 6.200. E crescono gli arresti
I reati sono in calo ma è necessario lavorare per rispondere alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini, preoccupati da furti e rapine.È l’appello che il questore Giovanni Sarlo ha ribadito ieri mattina nel palazzo delle Opere sociali di piazza Duomo, durante la festa per il 157esimo anniversario dalla fondazione della polizia di Stato.Davanti alle autorità cittadine e ai suoi poliziotti schierati, Sarlo ha ringraziato le altre forze dell’ordine, gli uffici della questura e le specialità della polizia invitando a riflettere sulla necessità che le forze dell’ordine e le istituzioni «facciano squadra per gestire al meglio risorse e uomini nelle attività di prevenzione e contrasto a fenomeni di degrado».Sarlo ha ricordato è costante da un paio d’anni il trend positivo dei reati, complessivamente in calo. Diminuiscono nettamente furti e ricettazioni (passando dal 2007 al 2008 da 17767 a 14720, meno 17 per cento), truffe (da 1282 a 905) e violenze sessuali (da 64 a 46), mentre sono in leggera crescita solo usura, estorsione e rapine (da 209 a 227). Cinque, nel 2008, gli omicidi volontari, e 9 i tentati omicidi che hanno portato in cella 13 persone. «Solo la polizia ha arrestato 240 persone, denunciandone 1241 nel 2008», ha detto il questore. In 93 sono finiti nei guai per spaccio di droga. Considerando solo il primo trimestre, il calo dei reati è marcato: nel capoluogo sono passati dai 7357 dello scorso anno ai 6197 del 2009 (meno 15 per cento).Ciononostante, dalla società «emerge una crescente domanda di sicurezza che deriva dalla preoccupazione nei confronti della criminalità predatoria». Una domanda a cui è necessario dare risposta.Sarlo ha poi fatto riferimento a dati nazionali, che trovano riscontro a Vicenza, secondo i quali un terzo dei reati è commesso da clandestini, un terzo da immigrati regolari e un terzo da italiani. «Per questo, il contrasto all’immigrazione clandestina deve diventare il cardine della nostra azione», con l’auspicio però che «si cominci a lavorare per sottrarre alle nostre competenze gli aspetti burocratici per privilegiare quelli di contrasto». Nel Vicentino, l’ufficio stranieri ha espulso nel 2008 231 persone, ha rifiutato 281 permessi di soggiorno e ne ha revocati 11, mentre sono aumentate le misure di sicurezza (avvisi orali, fogli di via, sorveglianze speciali), grazie anche alle oltre 28 mila persone controllate.Il questore ha ricordato l’attentato terroristico del primo novembre scorso ai danni del Centro formazione della banca Popolare di Vicenza, «che solo per un accidente non ha provocato danni a persone», per sottolineare come le problematiche sociali possano innescare problemi più gravi. Infine, ha spiegato che il caso Dal Molin ha comportato un notevole lavoro sul fronte dell’ordine pubblico, chiarendo il suo pensiero: «Si è cercato di conciliare al massimo la giusta esigenza di tutela della libera espressione del pensiero con gli altri interessi, tutti costituzionalmente garantiti. Molte giornate sono state spese per coniugare queste esigenze al principio di legalità».
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