Da "Il Giornale di Vicenza" di Venerdì 22 Maggio 2009, Cronaca, pagina 12. Articolo di Gian Marco Mancassola
LOTTA ALLE POLVERI SOTTILI. L’assessore Dalla Pozza ha presentato i risultati dei tre mesi di limitazioni al traffico tra gennaio e aprile
Le 500 multe anti smog“fruttano” 37 mila euro
Maltempo e crisi economica fanno calare l’inquinamento atmosferico.
A settembre nuova domenica senza auto, poi blocchi dei vecchi veicoli
Trentasettemila euro e spiccioli. Niente male in tempi di recessione. I blocchi del traffico, tra gennaio e aprile, hanno dato una mano alle casse comunali, dove sono confluiti gli introiti di 506 multe da 74 euro l’una rifilate ai trasgressori delle limitazioni al traffico: stop ai motori Euro 0 ed Euro 1, e domenica ecologica. Il gruzzoletto racimolato basterebbe per organizzare un paio di giornate a piedi, tra autobus gratuiti e transenne.
I CONTROLLI. Nella rete dei vigili è stato ingabbiato il 10 per cento degli automobilisti controllati. La polizia locale ci ha dato dentro, fermando oltre 5 mila veicoli in tre mesi. Qualche curiosità sparsa: la deroga più gettonata è quella sfruttata dagli ultrasessantacinquenni (11,9%), seguiti dai mezzi vecchi sì, ma dotati di motore alimentato da gpl o metano (10,5%). Gli orari più infausti per circolare sono le 16, quando è stato pizzicato il 29% dei multati, e le 10 (26%). Il giorno più trasgressivo è in media il mercoledì (27%). Dei multati la metà vive fuori città e il 13% fuori provincia. Il 54% dei trasgressori sono italiani, il 14% europei, il 33% extracomunitari.
LE POLVERI. Il dato su cui si appunta la lente di ingrandimento dell’amministrazione comunale, tuttavia, è relativo all’andamento dell’inquinamento atmosferico. Nel riepilogo presentato ieri dall’assessore all’Ecologia Antonio Marco Dalla Pozza, dal comandante della polizia locale Cristiano Rosini e dal direttore del settore Ambiente Gianfranco Menarin, emergono numeri confortanti: la qualità dell’aria a Vicenza è migliorata. Detto che Vicenza ha già esaurito il bonus di 35 giorni con valori di pm10 fuori norma, va segnalato che il livello massimo di micropolveri rilevato nel 2009 è stato pari a 121 microgrammi per metro cubo d’aria, nettamente inferiore alla punta massima di 200 microgrammi rilevata nel 2008. Secondo l’analisi offerta dall’assessore Dalla Pozza, gran parte del merito va assegnato all’eccezionale maltempo che ha guastato la prima parte del 2009. Tuttavia «è probabile che la crisi economica influisca sulla diminuzione dell’inquinamento, a causa delle ridotte emissioni in atmosfera da parte dell’industria e per la riduzione del traffico pesante».
LE CENTRALINE. Nei propositi di Dalla Pozza c’è l’intenzione di riannodare i fili della Carta di Padova, quell’intesa tra i capoluoghi veneti che in passato produsse misure comuni contro lo smog. Polemico con la Regione Veneto per «la perdurante inerzia», l’assessore anticipa che sarà ripetuto lo stop ai vecchi mezzi, mentre sarà istituzionalizzata la domenica ecologica di settembre. Nel frattempo sarà perfezionata la riorganizzazione del sistema delle centraline, assegnando a quella del Quartiere Italia il compito di rilevare il pm10, posizionando una nuova centralina in zona Ferrovieri, trasferendo quella via Spalato a Vicenza est. Costo dell’operazione: 70 mila euro.
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