sabato 22 maggio 2010

Medicina legale viene intitolata al col. Gildoni

COMMEMORAZIONE. Cerimonia alla presenza delle forze dell’ordine
Fu ucciso a Nanto lo scorso luglio
Il dg Alessandri: «Vogliamo mantenere sempre vivo il ricordo di un valido servitore dello Stato»
Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 20 Maggio 2010, Cronaca, pagina 24, di Franco Pepe

Una commozione discreta che scivolava anche sulle pareti. Una tristezza colma di sensazioni, di quelle che fanno sentire meno soli. Una straordinaria mozione degli affetti. La ferita per la morte di Valerio Gildoni, il colonnello dei carabinieri ucciso in una tragica notte di luglio dello scorso anno a Bosco di Nanto appena cinque giorni dopo essere arrivato a Vicenza, è profonda, è fresca, come fosse appena inferta, non si può rimarginare. Il dolore è dei carabinieri, che quando cade uno di loro dovunque, è come fosse uno di casa, un fratello di sangue. Ma il lutto è anche dei vicentini, che hanno pianto con lacrime vere questo coraggioso ufficiale che ha sacrificato la sua vita per essere fedele ai principi con cui era intessuta la sua divisa, come lo è quella di qualsiasi carabiniere. Così la cerimonia di ieri mattina al S. Bortolo per intitolare l'unità semplice di medicina legale diretta dal dott. Andrea Galassi alla memoria del colonnello Gildoni ha richiamato questi sentimenti controllati ma ricchi di pathos, di pensiero, di tensione morale. Attorno alla moglie Barbara, ai genitori di Valerio si sono stretti proprio come quei giorni di luglio non solo tanti esponenti di ogni grado della Benemerita, ma anche le altre forze dell'ordine, le istituzioni. C'erano il prefetto Melchiorre Fallica, il comandante della legione carabinieri del Veneto Sabatino Cavaliere, il comandante del Coespu Umberto Rocca, il comandante provinciale Vito Sarno, il questore Giovanni Sarlo, il comandante della guardia di finanza Antonio Morelli, gli assessori provinciali Nereo Galvanin e Marcello Spigolon, l'assessore comunale Antonio Dalla Pozza. Nell'aula magna della scuola convitto i discorsi come fosse sempre e ancora quella notte di luglio spezzata da un sparo improvviso e crudele. Il dg Antonio Alessandri ha parlato di Gildoni, della decisione di dare il suo nome al reparto di medicina legale, per mantenere vivo il ricordo di un «valido servitore dello Stato», ma anche «per il forte legame che unisce l'Ulss all'Arma dei Carabinieri per le molte e fruttuose collaborazioni». Emozione poi per le parole del colonnello: «Il nome di un eroe custodirà per sempre un luogo di scienza e di ricerca per tutte le forze di polizia». Dalla Pozza ha rovesciato per Gildoni una frase di Brecht, quella secondo cui è “fortunato il popolo che non ha bisogno di eroi”: «Vicenza è stata fortunata ad avere un eroe caduto non solo nell'adempimento di un dovere ma per generosità. È come se la città avesse perso un figlio». Uguali echi di rimpianto da Galvanin: «Era un amico della nostra terra. Ricordarlo significa averne assimilato la lezione umana». Infine il prefetto, che si è rivolto ai familiari del colonnello: «Sono orgoglioso di avervi conosciuto. I carabinieri sono dediti al dovere e conoscono il rischio. Ho rapporti con loro da 30 anni. Sono sempre pronti. La presenza di tutte le forze dell'ordine è il segno che c'è una forte unione contro la delinquenza». Poi all'aperto la seconda parte della cerimonia. Lo scoprimento della targa, dopo la benedizione di don Aldo De Toni, sopra l'ingresso del reparto di medicina legale al centro del vecchio ospedale. Entro il 2011 però - Alessandri lo ha promesso - la struttura avrà una nuova sede, dove opererà in sinergia un polo funzionale formato da anatomia patologica, medicina necroscopica e medicina legale.

Addio strisce bianche in centro: è polemica

SOSTA. Rucco attacca e Dalla Pozza risponde

Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 20 Maggio 2010, Cronaca, pagina 15

Polemica sulle strisce blu in centro storico. Francesco Rucco, consigliere del Pdl, ha presentato un’interrogazione per chiedere conto alla giunta dell’eliminazione degli ultimi stalli bianchi nella zona di San Rocco: «Oramai lo sanno anche i muri che esiste una norma che prevede che “il Comune deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”. Invece l’Amministrazione ha chiuso ogni possibilità di parcheggiare gratis in centro storico disattendendo la legge».
Sarcastico l’assessore alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza, che dice: «Se Rucco mi vuole trascinare in una discussione da bar, mi accomodo volentieri. Ma i consigli comunali non si fanno nei bar. Si legga meglio il codice della strada: apprenderà che le righe blu non sono sottoposte a limiti nelle cosiddette “zone A”, ovvero nei centri storici. La norma prevede che sia previsto un adeguato numero di posti nelle vicinanze. Ed è quello che avviene a Vicenza».

“Vie d’acqua – Vicenza lungo i fiumi”: parte la seconda edizione.

Dal 29 maggio al 6 giugno concerti, mostre, convegni, percorsi nel territorio, iniziative per le scuole sull’acqua e la rete idrica vicentina

Acqua underground ”: è una mappa che ricorda quella delle metropolitane delle grandi città l’immagine scelta per presentare l’edizione 2010 di “Vie d’acqua – Vicenza lungo i fiumi”. Saranno infatti la scoperta e la riflessione su ciò che avviene, sopra e sottoterra, prima che l’acqua esca dai rubinetti a guidare la manifestazione che dal 29 maggio al 6 giugno proporrà percorsi pedonali e ciclabili, navigazione sui fiumi, spettacoli e laboratori per bambini, letture, concerti, mostre e installazioni, incontri e tavole rotonde di livello nazionale: tutti appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico.
“Vie d’acqua” è un progetto nato nel 2009 dall'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in collaborazione con Acque Vicentine SpA e curato per la parte organizzativa dall'associazione "Meccano 14", che intende valorizzare l'acqua come risorsa preziosa per i cittadini e orientare a una riscoperta del valore urbanistico e sociale delle aree fluviali: da questi presupposti ha preso vita la prima edizione della manifestazione, contraddistinta da una più che positiva risposta del pubblico a tutti gli appuntamenti proposti.Questa mattina l’edizione 2010 è stata presentata dall’assessore alla cultura del Comune di Vicenza Francesca Lazzari insieme ad Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine e Bruno Biasiolo, di Meccano 14. Sul tavolo dei relatori anche Federico Bedin e Stefania Frizzo, assessori dei Comuni di Arcugnano e di Torri di Quartesolo, che quest’anno affiancano Vicenza nella proposta di iniziative sull’acqua.“Il legame fra Vicenza e i suoi fiumi – ha detto l’assessore Lazzari - si intensifica con Vie d’Acqua 2010, sintesi tra continuità e innovazione. Continuità nel proporre un tema importante come quello dell’acqua in maniera lieve; innovazione perché affronteremo la complessità del sistema di fornitura idrica con la garanzia di un comitato scientifico presieduto da Luca Mercalli”.“Sarà l’occasione - ha aggiunto il presidente di Acque Vicentine Angelo Guzzo – di avvicinarsi al processo laborioso e complesso dell’acqua attraverso vari punti di vista, come quello proposto dalla mostra fotografica “iDRICA”, che ritrae il prezioso lavoro quotidiano di chi permette a tutti di aprire il rubinetto e bere”. L'edizione 2010 - realizzata anche grazie al sostegno di aziende quali Nicoll, MicroScavi, Cfp Costruzioni, Svet, New Viedil, Vps, Aim Vicenza Spa e della Fondazione Zoé - pur mantenendo la fortunata formula del 2009, presenta alcune interessanti novità: innanzitutto l'istituzione di un comitato scientifico composto dal noto metereologo e climatologo Luca Mercalli, dall’economista Antonio Massarutto, dall’esperto di metodologie di valutazione ambientale Gianni Moriani, dal direttore del Centro idrico di Novoledo, Lorenzo Altissimo, dal presidente dell’Ato Bacchiglione, Giancarlo Corò, dal presidente di Acque Vicentine, Angelo Guzzo, dall’assessore provinciale all’ambiente, Paolo Pellizzari, e dall’assessore alla cultura del Comune di Vicenza, Francesca Lazzari. In secondo luogo, le iniziative di "Vie d'acqua 2010" porranno maggiormente l'accento su un aspetto determinante sia del passato che, e soprattutto, del futuro dell’acqua: la rete di fornitura idrica, dalla risorgiva all’acquedotto fino al rubinetto di casa. Per questo motivo l'edizione prende il nome di Acqua underground , ossia il lato nascosto (o "lato B") dell'acqua, che verrà in qualche modo "scoperto" coniugando informazione ed espressione artistica, cultura, intrattenimento ed approfondimento scientifico. Sono quindi stati istituiti due convegni e una mostra fotografica per dare ai cittadini maggiore consapevolezza di come funziona il servizio idrico e di quale livello di manutenzione e di tecnologia sia necessario per garantire a tavola un’acqua di qualità. Il lato nascosto dell’acqua sarà rappresentato anche con una mappa del tutto singolare, che riprodurrà la rete idrica e fognaria di Vicenza nella forma di una (finora sconosciuta) “metropolitana”, riportando per la prima volta la posizione e gli indirizzi delle quasi settanta fontanelle pubbliche presenti in città. La terza grande novità consiste nel coinvolgimento di due Comuni contermini - Arcugnano e Torri di Quartesolo -, i quali proporranno alcune iniziative tra cui un percorso cicloturistico sul lago di Fimon, un'installazione sull'argine del Tesina ad opera degli allievi delle scuole medie di Torri di Quartesolo, una passeggiata guidata nelle risaie.
Sono numerosi gli appuntamenti in cartellone.
Il primo convegno è in programma venerdì 4 giugno e raggrupperà esperti di livello nazionale (l’economista Antonio Massarutto e Luciano Baggiani , presidente Anea) con rappresentanti del mondo politico locale nazionale (gli assessori Antonio Marco Dalla Pozza del Comune di Vicenza, Paolo Pellizzari della Provincia di Vicenza e Maurizio Conte della Regione Veneto, i deputati Manuela Dal Lago e Federico Testa), coordinati da Giancarlo Corò, neo-presidente dell’Aato Bacchiglione.
La seconda tavola rotonda avrà luogo il giorno successivo, sabato 5 giugno e vedrà il ritorno in città di Luca Mercalli : dopo la conferenza di Copenhagen e sulla strada indicata dal “Manifesto sul clima per Vicenza” presentato lo scorso novembre, il metereologo piemontese discuterà dell’effetto dei cambiamenti climatici su fiumi e falde con tecnici del settore quali Lorenzo Altissimo, Andrea Rinaldo, ordinario di costruzioni idrauliche nell’Università di Padova, Luigi Franco Bottio, presidente della classe di Scienza e Tecnica dell’Accademia Olimpica e vicepresidente di Acque Vicentine, e Francesco Baruffi dell’Autorità di bacino dell’Alto Adriatico.
Un altro appuntamento è con la mostra fotografica "Idrica" , aperta dal 29 maggio al 13 giugno allo spazio Lamec (piano terreno della Basilica Palladiana). L'esposizione è un reportage realizzato da Caalma, network bipolare formato da Marco Dal Maso e Marco Zorzanello: i due fotografi hanno seguito per settimane le squadre d’intervento di Acque Vicentine, realizzando un servizio di grande intensità, con l’intenzione di raccontare per immagini il lavoro quotidiano e spesso invisibile di donne e uomini che garantiscono l’efficienza del servizio idrico sul territorio.
Ma il luogo centrale della manifestazione sarà l’approdo di ponte Pusterla che, appositamente ripulito ed allestito, accoglierà molte iniziative in programma, destinate a pubblici di natura diversa. Da venerdì 4 a domenica 6 giugno, l’ "appuntamento spritz" sarà accompagnato dal dj-set e concerti; in prima serata, letture con accompagnamento musicale e concerti: mercoledì 2 si alterneranno pagine di Celati (lette da Piergiorgio Piccoli) alla musica del cristallofono di Robert Tiso; giovedì 3 il duo Valente-Conforto racconterà la “Vita di una goccia d’acqua” in chiave jazz; venerdì 4 Dalies Donato leggerà Erri De Luca e Dino Buzzati, accompagnata dalla voce e dalla musica tradizionale di Rachele Colombo; sabato 5 un quartetto di violoncelli proporrà un programma tra il classico e il pop. Domenica 6 , infine, il grande protagonista sarà il compositore elvetico Jacques Dudon, il quale nel pomeriggio terrà un laboratorio per bambini sugli strumenti ad acqua di sua invenzione (aquaphones), e in serata una lezione-concerto che indagherà in musica il rapporto tra acqua, scienza e suono.
Inoltre, nei pomeriggi di sabato 5 e domenica 6 giugno, l’approdo sarà il punto di partenza della navigazione sul Bacchiglione : “verso su” a bordo di kayak, con il gruppo Tatanka; “verso giù” salendo su grandi gommoni con l’Ivan Team di Valstagna.
Saranno presenti stand informativi delle associazioni che operano sui fiumi del territorio e un punto di distribuzione dell’”acqua del sindaco”.
Sempre da venerdì 4 a domenica 6 giugno, ma in seconda serata (a partire dalle 22.30), l’approdo di Ponte Pusterla si trasformerà in un cinema all’aperto per la “Notte di cinema sull’acqua” , una mini rassegna a tema – realizzata in collaborazione con il Festival internazionale “Un film per la pace” di Medea (Gorizia) - che proporrà la visione dei quattro documentari vincitori del Premio speciale “L’acqua bene di tutti”, tra cui “Strade d’acqua” di Augusto Contento, che vanta il sostegno della Fondation Danielle Mitterrand e il patrocinio dell’Unesco. A completare la proposta cinematografica saranno le due produzioni realizzate per la prima edizione di Vie d’acqua (“Acqua a 35mm” di Observa e “La spiaggia urbana” di dolp_dove osano le parole) e due film “culto” a sorpresa.
Ma la programmazione propone anche altri interessanti appuntamenti. Sabato 5 giugno , nel giardino del Teatro Astra, ci sarà il concerto della cantante italo-etiope Saba Anglana , rivelazione della musica world-pop-soul italiana con all’attivo prestigiose collaborazioni (Cesaria Evora, per citarne una), per un incontro musicale che richiama esplicitamente l’acqua (“Biyo, water is love” è il titolo del suo ultimo album).
Saranno inoltre riproposte anche quest'anno le passeggiate e pedalate guidate lungo le vie d’acqua cittadine, con la presenza di vari ospiti che dialogheranno con il pubblico di storia fluviale, gestione delle acque e tutela ambientale, gastronomia ed architettura.
Da segnalare anche il concerto “Water Music. L'acqua che canta” alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, una tavola rotonda sull’Astichello alla Biblioteca La Vigna e le letture di Pino Costalunga ai Giardini Salvi. Altri luoghi interessanti della manifestazione sono le sorgenti della Seriola, l’Astichello, Palazzo Valmarana Braga e la Loggia del Capitaniato.
Le risaie saranno protagoniste anche nei canti di lavoro del coro delle mondine di Bentivoglio , che si intrecciano alle storie narrate da Carlo Presotto , domenica 6 nel pomeriggio ai Giardini Salvi.
Infine, sempre in continuità con l'edizione scorsa, anche quest'anno numerosi classi della scuola primaria e secondaria di primo grado hanno aderito ai due progetti inseriti nel piano dell’offerta formativa territoriale: per molti studenti, il percorso didattico iniziato si concluderà venerdì 4 giugno con la Festa dell’acqua al Centro idrico di Novoledo.

Informazioni
assessorato alla cultura del Comune di Vicenza:tel. 0444 222101, infocultura@comune.vicenza.it
associazione Meccano 14:info@meccano14.org , www.meccano14.org .

Ex corte Pellizzari, iniziata la demolizione dei vecchi capannoni

Il Sindaco Variati: “Se ne va un luogo di degrado a ridosso della città”

Ruspe in azione nell’ex corte Pellizzari lungo corso S. Felice e Fortunato. Quello che resta della vecchia azienda, attiva nel settore elettromeccanico su una superficie di 40 mila metri quadrati fino a 20-25 anni fa, sparirà in pochi giorni per decisione della proprietà, l’Ivem Srl dell’amministratore unico Alberto Beltrame. Questa mattina sono andati in sopralluogo il sindaco, Achille Variati, e l’assessore alla sicurezza e all’ambiente, Antonio Marco Dalla Pozza, accompagnati dall’architetto Sergio Carta in rappresentanza della famiglia Beltrame.L’area era da tempo fattore di preoccupazione per vari motivi: per l’insediamento abusivo di persone senzatetto che da anni dormono fra i ruderi dei fabbricati, per la prossimità delle scuole Fusinieri e Piovene ai muri pericolanti dei vecchi capannoni e per il deposito di rifiuti – tra cui anche lastre di amianto - che si è andato via via creando a causa, in particolare, di furgoncini che di notte entrano forzando il cancello per scaricare materiale residuo, soprattutto edile, che altrimenti andrebbe smaltito, come previsto dalla legge, in appositi centri specializzati con evidente aumento dei costi.“La proprietà ha capito che l’intervento non era più procrastinabile – ha commentato il sindaco -. Non posso quindi che essere contento che un luogo di degrado venga abbattuto, specie così a ridosso del centro città”.
“Dovendo provvedere allo smaltimento dei rifiuti e a ripulire l’area su indicazione del Comune e dell’Arpav – ha spiegato l’architetto Carta -, la proprietà ha deciso di procedere direttamente con la demolizione. Nell’ambito del Pat infatti, nel frattempo è stato definito con l’amministrazione comunale un accordo, che, in cambio della realizzazione di una pista ciclopedonale di collegamento con l’area ex-Domenichelli ed Ftv, attraverso il piano degli interventi consentirà alla famiglia Beltrame di avere a disposizione un’area a destinazione residenziale e non più produttiva come lo è attualmente”. Il sindaco ha quindi posto l’accento sulla qualità estetica di quello che sorgerà al posto dei vecchi capannoni abbandonati: “Basta sberle di volumetrie anonime in zone come queste – ha ammonito -: demolendo se ne va un pezzo della città di ieri, ma quello che verrà dovrà essere un angolo di bellezza. Per cui dico ai privati che tra la pre-intesa e l’intesa uno degli elementi di valutazione sarà anche quello estetico”.
Soddisfatto della demolizione anche l’assessore Dalla Pozza: “La polizia locale, che qui veniva spesso richiamata, potrà ora occuparsi d’altro: residenti, titolari delle attività commerciali e clienti potranno ora sentirsi più sereni. Un po’ alla volta – ha aggiunto - stiamo ricucendo pezzi dimenticati di città e questo è senz’altro un pezzo importante, riparato dalla strada, con vista sui colli berici e a confine con una bella area verde”.
Dello stesso avviso anche il consigliere comunale Raffaele Colombara, presente al sopralluogo anche in qualità di residente nella zona: “Nonostante l’area fosse recintata da tempo, qui vivevano da tempo punkkabestia che preoccupavano gli abitanti del quartiere – ha sottolineato -. Ora, con la demolizione, non solo verrà posto fine a tutto questo, ma verrà anche recuperato il percorso di accesso all’istituto Fusinieri che corre lungo l’ex corte Pellizzari, ma che attualmente non viene utilizzato per paura di cedimenti di quel che resta dei capannoni”.


A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza - 20/05/2010

Scaricava rifiuti abusivamente, gli costa 550 euro

IL CASO. E da mercoledì il via al porta a porta in strada di Bertesina
La polizia locale ha sanzionato un vicentino perché stava abbandonando dei serramenti in legno accanto ai cassonetti

Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 15 Maggio 2010, Cronaca, pagina 23

Multa di 550 euro ad un cittadino che ieri pomeriggio scaricava da un furgone mobili e serramenti in legno vicino ai cassonetti. A sanzionarlo è stata una pattuglia della polizia locale che, su richiesta di un operatore dell’igiene ambientale, è intervenuta in strada di Bertesina, nell’area vicino al capitello dove spesso è stato segnalato l’abbandono abusivo di rifiuti. L’uomo, un marocchino residente a San Pio X, è stato sanzionato per inosservanza delle norme sul conferimento dei rifiuti (50 euro) e anche in virtù del nuovo articolo del codice della strada che punisce l’insozzamento della strada (500 euro), per una multa di 550 euro. Il trasgressore è stato invitato a ricaricare sul furgone tutto ciò che aveva tentato di abbandonare, cosa che ha fatto sotto gli occhi degli agenti riconoscendo l’errore. La pattuglia gli ha consigliato di utilizzare la vicina Ricicleria nord, in via De Faveri 7. «La maxisanzione - commenta l’assessore alla sicurezza e all’ambiente Antonio Dalla Pozza - dimostra che le segnalazioni giunte in questo periodo anche da parte dei cittadini della zona trovano risposta nell’azione di controllo dell’amministrazione. Proprio in strada di Bertesina, tra l’altro, parte in questi giorni l’eliminazione progressiva dei cassonetti stradali in favore del sistema di raccolta a domicilio che abbiamo già sperimentato altrove. Togliere i cassonetti dalle strade si sta infatti dimostrando l’arma più efficace contro l’abbandono abusivo dei rifiuti e contro il degrado che questo comportamento provoca». Operatori di Aim Valore ambiente stanno dunque provvedendo alla consegna dei contenitori per i rifiuti non riciclabili alle famiglie che abitano in strada di Bertesina, nel tratto compreso tra l'incrocio con via Quadri e via Aldo Moro, e in via Cul de Ola fino alla ferrovia. L'iniziativa coinvolge 96 utenze; il primo svuotamento porta a porta sarà effettuato mercoledì 19 maggio; nei giorni successivi saranno rimossi tutti i cassonetti della raccolta indifferenziata posizionati in quelle vie. Per qualche settimana, per contrastare ulteriormente il conferimento abusivo e irregolare, dallo slargo di strada di Bertesina spariranno anche i contenitori di carta, vetro, verde e plastica che i residenti potranno trovare in via dalla Scola e in via Quadri. Resterà solo il bidone dell’organico, che si apre con la chiave. Nella seconda metà del 2010 il porta a porta sarà esteso lungo tutta strada di Bertesina, in strada di Quintarello, a Cà Balbi nel tratto tra via Rossa e il confine con il Comune di Marola e in strada Marosticana, per un totale di 1857 nuovi bidoni domestici che si aggiungeranno ai 2295 già utilizzati nelle zone di Ospedaletto, Nicolosi, Anconetta, Riviera Berica, SS.Padana verso Verona, Carpaneda, Biron di Sopra, Lobbia. A quel punto le utenze raggiunte dal nuovo servizio saranno 4152, pari a circa 11.200 abitanti.

Tormeno,10 mila auto al giorno

VIABILITÀ E PROTESTE. Residenti imbufaliti , da mesi vivono in una camera a gas con migliaia di vetture che transitano
Lunghe file al semaforo, vetture parcheggiate, camion, bus «Circolazione impossibile e pericolo in agguato per i ragazzi»
L'Assessore Dalla Pozza: «I problemi nascono solo dal cantiere di Longara»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 09 Maggio 2010, Cronaca, pagina 11, di Chiara Roverotto

Ti sposti appena di qualche chilometro dal centro, ammiri villa Capra della “la Rotonda” di Andrea Palladio, superi la rotatoria che porta verso la circonvallazione di Vicenza Est e prosegui. Al primo semaforo giri a destra imbocchi strada del Tormeno, dopo aver lasciato alle spalle la chiesa di S.Bigolina lungo la Riviera Berica: tanti negozi, supermercati, macellerie, pasticcerie, edicole. Non manca nulla, nemmeno lo studio del dentista. I problemi cominciano dopo il semaforo per imboccare la strada che porta al lago di Fimon, il primo pezzo è ancora scorrevole, almeno per duecento metri fino ad una piccola chiesetta attigua ad un campo da calcio. C’è la pista ciclabile sulla destra e il quartiere a prima vista sembra tranquillo con le villette nascoste nel verde spostate leggermente all’interno, rispetto all’asse stradale. Certo, il traffico è sostenuto e intenso per essere una giornata prefestiva. Ma dopo il campo sportivo arriva il caos, l’imbuto. Auto parcheggiate su entrambi i lati impediscono il passaggio dell’autobus, i veicoli sfrecciano, gli abitanti lungo la strada si trovano i veicoli parcheggiati davanti ai cancelli. A volte, raccontano, non riusciamo nemmeno a passare. Chiamano i vigili, ma nessuno si fa vedere. «Nemmeno appartenessimo ad un altro Comune - attaccano Gianni Di Natale, Lorenza Verdi e Roberto Beggio - . Figli di un Dio minore. Ecco che cosa siamo». La filmografia aiuta a rendere i concetti più chiari, sta di fatto che 800 metri di strada del Tormeno sono diventati un pericolo per chi esce di casa, per chi vuole raggiungere i bar, le trattorie. Per i ragazzi che devono attraversare una volta scesi dall’autobus. La strada fa una piccola curva dove la visuale è pessima e gli automobilisti, chissà perchè, tendono ad accelerare invece di rallentare, probabilmente l’attesa del semaforo per chi arriva dall’altra parte è estenuante. Sta di fatto che al giorno i residenti hanno stimato che su quei “maledetti 800 metri” transitano una media di 10 mila e 500 auto più le linee 8 e 13 delle Aim e i camion. Un concetto? «Situazione invivibile». Il motivo c’è, ed è tutto da ricercare a Longara dove il cantiere aperto da tempo, ha deviato il traffico lungo il Tormeno. Un cantiere “sfortunato” che in corso d’opera ha avuto parecchi problemi e non è ancora ultimato. «Lo sapevamo fin dall’inizio - proseguono i residenti- i lavori a Longara dovevano finire lo scorso dicembre, ora non sappiamo nulla. Così non si va avanti. Abbiamo sopportato abbastanza». E arrivano le richieste. Dossi per rallentare il traffico, barriere e una riqualificazione di tutta la strada. «Abbiamo paura per i nostri figli: se devono attraversare devono aspettare ed essere sicuri che qualcuno rallenti anche perchè non ci sono strisce pedonali. Se poi vogliono raggiungere il campo da calcio diventa ancora più faticoso: prima devono oltrepassare la fila di auto parcheggiate e così arrivano sul bordo della carreggiata, se poi qualcuno transita a velocità sostenuta corrono il rischio di essere arrotati. Ecco perchè non possiamo più aspettare. Forse dovremo ricorrere alle lenzuola con le scritte, forse ci dovremmo mettere in mezzo alla strada per bloccare il traffico. A Pasqua volevamo farlo - confida Di Natale- poi abbiamo deciso di scrivere al Comune, di chiedere un confronto con l’assessore competente, ma dopo una stringata risposta via e-mail, tutto è finito nel dimenticatoio. Vorremmo che anche i vigili si facessero vedere più spesso. Gradiremmo garanzie, sicurezza per noi e in particolare per i nostri figli. La pazienza è una dote notevole, ma dopo molti mesi si perde. Soprattutto se dal Comune non arrivano informazioni. In particolare se su 800 metri di strada passano migliaia di auto al giorno e in casa si vive con le finestre chiuse non solo per il rumore, ma anche per l’inquinamento. Inutile descrivere la situazione nei giorni feriali con la fila del semaforo che si allunga sempre di più...». Un’anziana esce di casa guarda il gruppo e chiede: «Anche voi in processione? Siamo come gli indiani condannati a camminare solo in fila, altrimenti chissà che cosa rischiamo...».
L’assessore alla Mobilità e alla sicurezza, Antonio Dalla Pozza riprende una nota del Comune nella quale si dice che i lavori in strada di Longara sono ripresi ad aprile e termineranno, con la completa riasfaltatura, a luglio. Il cantiere è stato aperto alla fine dello scorso anno e poi interrotto durante l’inverno per le pessime condizioni meteorologiche. L’intervento, infatti, pare sia piuttosto complesso e interessa non solo la chiusura dei fossati, ma anche il rifacimento dei sottoservizi, la riqualificazione dell’area antistante il cimitero, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione, del percorso pedonale a lato strada e della pista ciclopedonale. «Certo, ci rendiamo perfettamente conto che tutto questo provoca disagi - spiega l’assessore Dalla Pozza - se potessimo far volare le auto... Ma non è possibile, non ci sono alternative, le vetture devono pur transitare da qualche parte. I residenti chiedono interventi? Posso solo pensare ad una maggiore sicurezza, magari con con qualche pattuglia di vigili che arrivi al Tormeno più spesso. Per il resto si tratta di attendere qualche mese. Nessuno di noi ha la bacchetta magica anche se capisco l’esasperazione dei residenti. Accade ogni volta che si mette mano ad una strada, ad un quartiere. Ma gli interventi servono per migliorare, non certo per peggiorare le strade. Certo qualche sacrificio si deve fare...». «La complessità dei lavori da realizzare in strada di Longara - commenta in una nota l’assessore ai Lavori pubblici Ennio Tosetto -, la necessità di copertura finanziaria, hanno determinato l’allungamento dei tempi di apertura del cantiere, che confido possano essere contenuti. Infatti, sebbene sia prevista la chiusura della strada fino a fine luglio, spero che l’apertura possa essere anticipata. In questo senso mi sono preoccupato di sollecitare i tecnici e seguirò il cantiere con maggiore attenzione».

Conte promette il “tavolo” contro inquinamento e polveri

AMBIENTE. L’assessore regionale ha inaugurato da Vicenza il tour delle province venete
E sugli Ato dell’acqua: «Vanno razionalizzati per contenere le spese»


Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 09 Maggio 2010, Cronaca, pagina 18, di Roberta Bassan

Il neo assessore regionale all'Ambiente Maurizio Conte ha inaugurato da Vicenza il suo tour delle province venete per fare il punto con gli amministratori locali sui temi ambientali. «Norme certe e veloci per poter permettere di operare in maniera certa e veloce», ha premesso a Palazzo Nievo, davanti al Presidente della Provincia Attilio Schneck, al Sindaco di Vicenza Achille Variati, agli assessori provinciali all’ambiente Antonio Mondardo e alle risorse idriche Paolo Pellizzari, all'assessore comunale all'ambiente Antonio Dalla Pozza, al direttore del Genio Civile di Vicenza Luigi Fietta, al direttore generale dell'Arpav Andrea Drago e al dirigente di Vicenza Vincenzo Restaino, ognuno accompagnato dai tecnici. Un incontro conoscitivo e fornale, ancora poco concreto. Di concreto però c’è stato un passaggio, una sorta d’impegno pronunciato da Conte rispetto all’esigenza venuta da Vicenza di concertare con la Regione le misure da adottare rispetto rispetto all’inquinamento atmosferico. Un coordinamento regionale che possa fornire una serie di indicazioni precise a tutti i Comuni, sui quali peraltro Conte ha concordato. «È stato un positivo incontro conoscitivo - commenta Schneck -. Abbiamo illustrato all’assessore regionale le esigenze del territorio vicentino in campo ambientale, partendo dalla fragilità idraulica, evidenziata proprio in questi giorni dalle abbondanti piogge, per poi parlare di difesa del suolo, di bonifiche e relativi finanziamenti, di investimenti sui depuratori civili e industriali, di impianti di trattamento rifiuti». Tematiche sulle quali Conte ha le mani in pasta, avendo ricoperto la presidenza della VII Commissione consigliare regionale che si occupa di ambiente e lavori pubblici. «È mio obiettivo - chiarisce - instaurare un rapporto diretto con enti e istituzioni che si occupano di ambiente a livello territoriale, per creare con loro una sinergia che permetta a noi di intervenire a livello normativo e legislativo e a loro di agire in maniera celere ed efficace in risposta ad esigenze concrete». All’uscita dall’incontro ha fatto un passaggio anche sugli Ato per l’acqua e i rifiuti, la cui soppressione è prevista a partire dal 1° gennaio 2011: entro quella data le Regioni devono riattribuire le funzioni. Conte vede bene la riattribuzione alle Province per quanto riguarda gli Ato rifiuti. «Diverso il discorso sugli Ato dell’acqua - ha detto - Ato che comunque vanno razionalizzate per razionalizzare la spesa». E sempre a proposito di temi ambientali, la giunta regionale ha approvato il programma di interventi di sistemazione idraulico-forestale per il 2010 per un totale di 16 milioni 800 mila euro. Al servizio forestale regionale di Vicenza arriveranno 2 milioni 795 mila euro.

«A San Lorenzo è linea dura»

IN PIENO CENTRO. Dopo le multe, Dalla Pozza spiega che la zona è sorvegliata anche in vista della fine anno scolastico
L’assessore: nè calcio nè skaters «Hanno insultato i vigili e sputato sulla loro auto. Due ragazzi di buona famiglia denunciati»


Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 15 Maggio 2010, Cronaca, pagina 14, di Gian Marco Mancassola


Linea dura in piazza San Lorenzo. Blitz a sorpresa, pattuglie anti-schiamazzi, coprifuoco nell’ultimo giorno di scuola per evitare la guerra dei gavettoni e dei vandalismi, giro di vite sull’ordinanza che vieta il consumo di alcol per le strade, riflettori puntati su alcuni bar. Antonio Marco Dalla Pozza, assessore alla sicurezza, non intende concedere un solo centimetro a chi pensa di trasformare la centralissima piazza in un campo da calcio o in una pista da skateboard di giorno, e in un bivacco di notte. I minuti ad alta tensione misurati giovedì nel tardo pomeriggio tra una pattuglia della polizia locale e un gruppo di ragazzi multati per gli skateboard e per i calci al pallone davanti al tempio francescano riportano al centro della scena cittadina il rettangolo urbano sorvegliato dalla statua dello Zanella, tra corso Fogazzaro, l’ex Banca d’Italia e i licei Lioy e Pigafetta. «Due ragazzi sono stati addirittura denunciati per reati come resistenza a pubblico ufficiale e disturbo della quiete pubblica - riferisce l’assessore - Tutti i coinvolti sono ragazzi di buona famiglia. I genitori di uno dei denunciati si sono presentati al comando per scusarsi del comportamento del figlio». «I rapporti degli agenti sono inequivocabili - continua Dalla Pozza - I ragazzi li hanno insultati, si sono opposti ai verbali, hanno cercato di ostacolare le auto che trasferivano i due al comando, hanno sputato sui veicoli. Una volta si insegnava l’educazione civica a scuola: se non la vogliono imparare da soli, gliela spiegheremo o gli regaleremo un manuale. Episodi come quello dell’altro giorno non devono più ripetersi». «Questo è un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 18 anni, tutti italiani, tutti di buona famiglia, che si credono al di sopra di ogni regola - è l’analisi di Dalla Pozza - Faremo loro capire che non esiste alcuna zona franca, alcun senso di impunità. Da tempo monitoriamo l’area di piazza San Lorenzo e purtroppo stiamo notando alcuni fenomeni a rischio, come l’elevato consumo di alcolici, il consumo di droghe leggere e altri stupefacenti. Temo che questa situazione sia ulteriormente alimentata da qualche operatore della zona, tra cui alcuni esercizi pubblici che non si fanno scrupolo nel servire alcol ai minorenni: questi negozianti sono sotto la nostra attenzione». Il controllo di giovedì potrebbe essere seguito da blitz in grande stile, come quello messo in atto da vigili e forze dell’ordine in contrà Garofolino, debellando pericolose derive verso il degrado nel cuore del centro storico: «Piazza San Lorenzo non è un campo da calcio né una pista da skateboard. Ben venga l’utilizzo degli spazi pubblici e l’animazione nell’area monumentale, ma con equilibrio. Se serviranno saranno organizzati altri blitz». Contro i bivacchi dei fine settimana Dalla Pozza ha già proposto alla giunta la ricetta concertata con il comandante Cristiano Rosini: elevare le sanzioni dell’ordinanza anti-alcol, portando le multe da 50 a 200 euro. «Il rispetto delle regole - conclude l’assessore - è una priorità. Senza eccezioni».


Padre Guido dialoga e al mattino raccoglie vetri

Padre Guido Bisognin, rettore del tempio, cerca il dialogo con i ragazzi che stazionano attorno alla chiesa di San Lorenzo. Anche ieri, dopo le tensioni del giorno prima fra giovani e vigili in piazza, è tornato a parlare con i ragazzi seduti sui gradini della chiesa: «Alcuni li conosco e ci parlo, anche se con i ragazzi più grandi la comunicazione è difficile - spiega padre Guido Bisognin - La domenica mattina ci sono sempre bottiglie in giro da raccogliere. Non hanno mai creato grossi problemi, anche se a volte forse ci vorrebbe un po' più di educazione, perché gli skateboard fanno molto rumore e se giocano a calcio rischiano di colpire qualche persona anziana. Chi abita nella zona spesso viene a segnalarmi questi problemi. D'altra parte sono giovani, e i giovani sono fatti così».

Arrivano ad ondate, i grandi bevono
«Ma noi dove andiamo col pallone?»



Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 15 Maggio 2010, Cronaca, pagina 14, di Nicola Rezzara



Scritte con le bombolette spray sulle facciate delle case e sulle vetrine dei negozi, cocci di bottiglia e lattine per terra, urina e vomito sui muri. È lo “spettacolo” che si può osservare in piazza San Lorenzo e nelle vie limitrofe al termine di ogni week-end e che ha scatenato le proteste di residenti e commercianti della zona.Durante la settimana la situazione è più tranquilla: nel pomeriggio stazionano in piazza gruppetti di ragazzi, quasi tutti minorenni residenti in centro storico, alcuni con rumorosi skateboard. Più tardi arrivano i ragazzi più grandi, che a volte giocano a calcio e a frisbee. Ma è il venerdì e sabato notte, dice chi nella zona abita e lavora, che ci sono i veri problemi: tanto da far scattare una raccolta di circa una cinquantina di firme in calce ad una protesta scritta inviata la scorsa settimana al prefetto e al sindaco. Giovedì scorso c'è stato l'ennesimo intervento dei vigili che hanno multato i ragazzi che stavano giocando a calcio in piazza. Un paio di loro si sono beccati anche una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Ieri sera, forse per timori di nuove multe, c'erano molti meno ragazzi in piazza, alcuni di fronte alla chiesa e altri davanti al liceo Lioy: «I vigili senza dirci nulla hanno iniziato a scrivere le multe, senza avvisarci. Se ci avessero detto di smettere di giocare, lo avremmo fatto - protesta uno di loro - Noi non sappiamo più cosa fare. Ci dicono di andare in Campo Marzo, ma lì gira molta brutta gente. E a parco Querini non si può giocare a calcio. Se non stiamo qua, dove andiamo? Non facciamo nulla di male e veniamo perseguitati». Ma commercianti e residenti della zona si dicono esasperati. «Qui non è questione di giovani o non giovani - spiega Maurizio Trillini, titolare del locale "Perbacco" che si affaccia sulla piazza - È una questione di rispetto ed educazione. Appena fai notare ai ragazzi che questa non è una piazza adatta a skateboard, frisbee e calcio, ti rispondono male. Ma il problema non sono tanto i giovani che stazionano di fronte alla chiesa di giorno, ma quelli che arrivano di notte, soprattutto nei week-end. Si portano i superalcolici da casa e dal supermercato e poi bivaccano in piazza fino a tarda notte in gruppi di decine di ragazzi, sporcando, disturbando e rovinando la piazza». A pochi metri di distanza, in galleria San Lorenzo, le cose non vanno meglio: «Certo, sono ragazzi e bisogna avere pazienza, ma ogni tanto ho paura che i clienti che escono dal negozio siano investiti dagli skateboard - spiega Monica Paccagnella del Centro musica - E di notte i muri e le vetrine si riempiono di scritte».

Piazza San Lorenzo “blindata” per l’ultimo giorno di scuola

IL CASO. L’anno scorso i festeggiamenti degli studenti erano degenerati anche con danneggiamenti a cestini e fontana

Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 09 Maggio 2010, Cronaca, pagina 10, di Roberta Bassan

Quest’anno piazza San Lorenzo, in occasione dell’ultimo giorno di scuola, sarà transennata. È questo l’orientamento dell’amministrazione comunale dopo il fattaccio dello scorso anno. Il 9 giugno scorso in Piazza San Lorenzo, come da tradizione, 200 studenti delle scuole superiori avevano dato vita alla consueta sarabanda di fine anno scolastico. Ma questa volta la festa era degenerata: lancio di uova e gavettoni, schiuma da barba e farina e poi lanci di bottiglie contro gli autobus, cestini ribaltati e fontana danneggiata. L’immagine per chi si affacciava in Piazza San Lorenzo dopo la “festa” era a dir poco desolante: un vero e proprio campo di battaglia. Era seguita l’identificazione di nove ragazzi e una ragazza e una “punizione” esemplare: una sorta di sanzione di responsabilizzazione per richiamare l’attenzione su quanto i ragazzi avevano commesso ai danni della città. Per questo era stato pensato l’affiancamento degli studenti ai lavoratori di Aim nelle pulizie mattutine della città. Lavori socialmente utili per portare un contributo concreto di fronte ai danni commessi. Quest’anno il prossimo 9 giugno la Piazza sarà blindata. L’amministrazione mette le mani avanti. Ma il ragionamento di fatto parte da un’altra considerazione. Una risposta questa - spiega l’assessopre alla Sicurezza Antonio Dalla Pozza - anche al silenzio totale da parte delle scuole. «In realtà - spiega l’assessore - avevamo avviato un dialogo con le scuole, chiedendo ai presidi di interessare i consigli d’Istituto, in modo da affrontare per tempo la situazione, offrendo loro la possibilità di instaurare un dialogo anche per trovare eventualmente un altro luogo dove festeggiare la chiusura della scuola. Nessuna risposta. Così la piazza sarà off limits». Blindata a gavettoni, lanci di uova, imbrattamenti. E a possibili danni.

Cinquanta multe e bar sorvegliati in zona S. Lorenzo

LAMENTELE. Raccolta firme sul degrado

Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 09 Maggio 2010, Cronaca, pagina 10, di Roberta Bassan

Tornano le lamentele contro «degrado e rumorosità» della zona di Piazza San Lorenzo. Torna l’accusa all'amministrazione che «non ha fatto nulla di efficace per frenare questo degrado». Arrivano però le risposte del Comune che conta le sanzioni date dai vigili tra il 2009 e il 2010 e illustra il piano nei confronti degli esercizi che verranno beccati a servire alcolici ai minorenni.
LETTERA. Mauro Tonon, residente in Corso Fogazzaro, è il primo firmatario di una lettera indirizzata a sindaco, prefetto e comandante dei vigili urbani: «Di giorno ragazzini usano la piazza, le strade e la galleria per fare skateboard, dopo le 7 di sera la zona diventa terra di nessuno. Nessuno controlla più quello che succede. La zona viene colonizzata da una moltitudine di ragazzini, spesso minorenni, che si ubriacano, urlano, sporcano, urinano, vomitano nei vicoli adiacenti, danneggiando gli arredi pubblici e dei negozi». «Fino ad ora - scrive - l’amministrazione non ha fatto nulla di efficace: si consentono invece musica ad alta amplificazione ed assembramenti che trasformano il nostro salotto cittadino in un luogo di feste molto più simili ai rave party».
MULTE. Non ci sta l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza che fa recuperare i dati relativi ai verbali: 50 multe in zona di San Lorenzo tra il 2009 e i primi cinque mesi del 2010. Le ultime tre, giusto un paio di giorni fa, per uso di skateboard in galleria e consumo di alcol sul suolo pubblico. In Corso Fogazzaro (adiacenze di piazza San Lorenzo) sono in tutto 13: 10 verbali anti-accattoni, uno per musica oltre le 23.30, due per chiusura oltre le 2 di notte. Sono 5 i verbali anti-alcol in contrà Cordenons. In piazza San Lorenzo sono state 32 in totale le multe: 12 per giochi molesti (partitelle di calcio e gavettoni), 7 per consumo di alcol in strada, 4 per uso di skateboard, 9 per insozzamento della strada.
ALCOL. Sul problema dell’alcol ai minorenni l’assessore spiega: "Stiamo monitorando la situazione, ci sono esercizi sui quali ci sono segnalazioni e sono sorvegliati con attenzione. Ci sono vigili in borghesi: se becchiamo qualcuno, applicheremo il codice penale. Tutti devono stare attenti, non solo i baristi".
SKATEBOARD. Non manca un accenno al tema skateboard. Prima Dalla Pozza chiede un po’ di tolleranza. Poi non esita a chiamare in causa la pista da 300 mila euro di Parco Fornaci, confezionata dalla passata amministrazione: «Di fatto non utilizzata. Si potevano farne tre da 100 mila euro in posti diversi».

domenica 16 maggio 2010

Corso san Felice, prove tecniche di chiusura

SUCCESSO. Per la prima volta via il traffico da viale Giusti alla rotatoria
I commercianti: «Chiediamo una via vivibile e sgravata dal traffico.
Dalla Pozza: «In autunno saranno tolte 4 linee di autobus»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 09 Maggio 2010, Cronaca, pagina 10, di Roberta Bassan

Nell’ultimo incontro con i rappresentanti del secondo tratto di Corso SS. Felice l’aveva detto sorridendo: «Se l'esperimento della chiusura al traffico vi piace, sono disponibile a parlarne». Ieri l’assessore alla mobilità Antonio Dalla Pozza è tornato a ribadirlo ai commercianti della zona. Foto ricordo. Una strada così libera dalle auto e strapiena di gente non si era mai vista. Prove tecniche di pedonalizzazione per quei 300 metri di strada da viale Giusti alla rotatoria di Viale Milano che ieri hanno respirato un’aria diversa. Quaranta tra negozi e studi professionali. Traffico bandito per tutto il pomeriggio e fino a notte inoltrata in quella strada che il consigliere comunale Raffaele Colombara, di casa poco lontano, definisce una delle arterie cittadine più inquinate, rumorose e congestionate con picchi di 800/900 passaggi al giorno di autobus. Ma ieri un piccolo miracolo. Per la prima volta i commercianti in collaborazione con l’amministrazione hanno dato vita ad un esperimento. L’occasione era il prologo al Festival Vicenza Jazz, con l’organizzazione di alcuni concerti. E con un piccolo assaggio anche in quella via da sempre sacrificata. Così niente auto, gli autobus deviati, i negozi che si sono allungati in strada con i loro prodotti sistemati sotto ai gazebo dell’associazione di categoria, la fortuna di sprazzi di sole ad illuminare una giornata carica di nuvole cattive. E un via-vai di gente continuo ad allungare la consueta “vasca” del sabato in un pezzo di strada in cui da sempre è negata la passeggiata. Qualcuno ha chiesto: «Anche domani?». «Oggi il nostro obiettivo non è quello di parlare della chiusura della strada - risponde Massimo Colombara, consigliere della sezione 1 del centro storico e commerciante di riferimento del posto - ma è quello di dare un segnale per una via che profumi davvero di centro storico, che venga scaricata dal traffico, almeno quello che non serve. Vorremmo solo che fosse una via più vivibile. Non vogliamo la chiusura totale, ma meno traffico quello sì. Questo alla fine è un mini-centro commerciale a servizio della gente». Ci sono la frutta e verdura, il pesce, la carne, la gastronomia, il pane, il giornale, il bar, i gioielli, la pasticceria, le scarpe, i detersivi, la banca. C’è tutto. «In un’altra città europea una via così sarebbe chiusa - sussurra Raffaele Colombara - la cosa importante intanto è che un esperimento così può essere ripetuto e può aiutare a valorizzare anche vie limitrofe, come Viale Milano». L’assessore torna con la proposta: «Pedonalizzarla? Se ne può parlare». Ma per il momento la cosa più concreta è la deviazione di 4 linee di autobus da quel tratto, attraverso un’inversione di senso di marcia davanti ai giardini Salvi, che potrebbe partire in autunno. E poi alcuni lavori. Parola di Dalla Pozza. Per il resto si vedrà.

giovedì 13 maggio 2010

Nonni vigile in servizio, innalzato il limite massimo d’età da 70 a 75 anni

I nonni vigile già in servizio in città potranno avere sino a 75 anni d’età. La Giunta Comunale ha deciso di innalzare il limite d’età di questi preziosi collaboratori a seguito delle richieste di alcuni nonni vigili desiderosi di proseguire l’attività anche oltre il 70° anno d’età. La decisione è stata presa in considerazione dell’aumentato benessere sociale e del conseguente miglioramento delle condizioni di salute e di vita generali riferite in particolar modo alla terza età, a seguito inoltre della conferma da parte dei nonni vigile di essere in condizioni psico-fisiche ancora adeguate per svolgere il servizio. “Il Comune di Vicenza potrà avere nonni vigili con al massimo 75 anni, come consentito dai limiti assicurativi – spiega l’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza -. La deroga viene rilasciata per nonni già in servizio per un biennio e poi di anno in anno su parere della polizia locale e fino alla conclusione dell’anno scolastico. La preziosa presenza dei nonni vigile è indispensabile per presidiare gli attraversamenti pedonali in prossimità dell’entrata e dell’uscita dai plessi scolastici. A volte la loro attività prevede anche interventi differenti indice di come il loro ruolo si stia evolvendo: alla scuola Pertini, infatti, il nonno vigile si assicura anche che le auto non arrivino proprio davanti all’edificio scolastico. Le forze a disposizione del Comune sono 34 di cui 29 in servizio e 5 supplenti in caso di necessità che intervengono in 27 scuole elementari: in particolare le scuole Fraccon e Zanella hanno una presenza doppia e nessuna scuola al momento è in lista d’attesa. La loro presenza si può considerare quasi una forma di volontariato visto che percepiscono 7 euro per ogni intervento che viene ripetuto per un minimo di due ed un massimo di quattro volte al giorno in corrispondenza dell’entrata e dell’uscita dagli edifici scolastici.”
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

Mezzi pesanti vietati a San Lazzaro: firmata l’ordinanza

Mezzi pesanti banditi dalla zona residenziale di viale San Lazzaro. L’aveva annunciato l’assessore alla mobilità Antonio Dalla Pozza qualche settimana fa ed oggi, 12 Maggio 2010, compiuti tutti i passaggi tecnici necessari, è stata firmata l’ordinanza che dispone il divieto di accesso e circolazione ai veicoli di massa a pieno carico dalle 7,5 tonnellate in su, non adibiti al trasporto di persone. La zona off limits per i camion è quella delimitata da viale San Lazzaro, via Fermi, via Soldà, via Pieropan, via delle Cattane e viale Crispi, tutte strade queste dove la circolazione dei mezzi pesanti resta ovviamente possibile. Le vie precluse saranno infatti quelle all’interno del perimetro, tra le quali via Corelli, via Rossini, via Boito, via Bellini, via Piccoli, via Da Palestrina. “Il provvedimento - ricorda l’assessore Dalla Pozza - risponde alle numerose segnalazioni dei cittadini che abitano nella zona, che è tipicamente residenziale. La sosta lungo queste strade di quartiere da parte dei mezzi pesanti, particolarmente appetibile per la vicinanza con la dogana e con alcuni centri commerciali, determinava effettivamente scarsa visibilità per il traffico veicolare, oltre che pericolo ed intralcio per la mobilità pedonale e ciclabile. Di qui la decisione di vietare l’accesso e la sosta ai camion in tutto il quartiere residenziale”. Nella zona vietata potranno continuare ad entrare solo i veicoli pesanti impegnati nello svolgimento di operazioni di carico e scarico merci per esigenze di lavoro, da attestare con un’adeguata documentazione. Per tutti gli altri il settore mobilità e trasporti ricorda che appositi stalli di sosta sono previsti nelle zone industriali di Vicenza ovest e Vicenza est. A San Lazzaro i cartelli con le indicazioni del divieto saranno posizionati nelle prossime settimane da Aim nell’ambito delle attività del Global Service così come nuovi divieti saranno installati in viale Fiume dove, sempre su sollecitazione dei residenti, l’assessorato alla mobilità ha stabilito il divieto di sosta per i mezzi pesanti.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

mercoledì 12 maggio 2010

«Mai ordinato multe a raffica»

SANZIONI A MONTE BERICO. Dopo le contravvenzioni di domenica ai tanti che hanno parcheggiato vicino al santuario
L’assessore Dalla Pozza chiude ogni polemica: «Un incidente frutto di coincidenze». Ora si studia un bus navetta ad hoc
Da "Il Giornale di Vicenza" di Mercoledì 05 Maggio 2010, Cronaca, pagina 21, di Gian Marco Mancassola
«Nessun accanimento, nessun ordine, nessun tentativo di fare cassa con i divieti di sosta a Monte Berico». Si è rassegnato a indossare i panni del San Sebastiano, l’assessore alla mobilità e alla sicurezza, Antonio Marco Dalla Pozza. La mitragliata di verbali che domenica ha inaugurato il mese mariano intorno al santuario ha provocato la ferma protesta di padre Giuseppe Zaupa, priore del santuario, che si è sentito rivolgere da un agente l’invito a occuparsi delle anime dei pellegrini, che al traffico ci pensano i vigili.«Ne ho parlato con il comandante Cristiano Rosini - tira subito il freno Dalla Pozza - entrambi siamo stati arbitri di calcio e sappiamo bene che prendere una multa è un po’ come prendere un’ammonizione. Ci può stare una reazione verbale, l’importante è applicare il buon senso e non alzare ulteriormente i toni». Una delle soluzioni a cui sta lavorando l’assessorato alla mobilità e ai trasporti è la creazione di una linea di bus navetta che faccia la spola con frequenze ravvicinate nei giorni festivi tra il santuario e il parcheggio di via Bassano, vicino allo stadio, dove fedeli e pellegrini verrebbero invitati a lasciare l’auto o il pullman. E non è detto che i tempi debbano per forza di cose essere così lunghi: tutto dipende dalla quadratura del cerchio economico. «Non abbiamo mai dato l’ordine di fare multe, anzi, abbiamo sempre predicato di applicare il buon senso in occasione di manifestazioni o eventi che producono grandi assembramenti in contesti con pochi parcheggi. Rispetto a domenica mi verrebbe da parlare di “incidente”, nel senso che si sono sovrapposte alcune coincidenze: la prima domenica di maggio, il mese mariano, con un grande afflusso di fedeli, e il cantiere dei portici, che ha comportato un restringimento di viale X Giugno, con una riduzione dei posti dedicati ai bus». Le multe sono state una cinquantina, tante quante quelle staccate nei primi quattro mesi del 2010 intorno al santuario «a dimostrazione che non c’è alcuna volontà vessatoria. Anzi, è proprio il contrario: usiamo la massima attenzione e considerazione per agevolare l’afflusso dei turisti e la mobilità delle persone invalide e sofferenti. Le multe vengono date solo ai mezzi che intralciano, come accade in prossimità di altri siti sensibili, come l’ospedale. Le pattuglie della polizia locale sono schierate a Monte Berico di domenica per fluidificare il traffico, non per stangare gli automobilisti. Derubrichiamo quanto accaduto come una sorta di incidente: sono sicuro che nelle prossime settimane di maggio non si creeranno questi inconvenienti».

sabato 8 maggio 2010

Incognito e Cafiso sabato 8 maggio per Vicenza Jazz

Nel pomeriggio concerti nelle vie cittadine


Sabato 8 marzo, la seconda giornata dell’edizione 2010 del festival New Conversations – Vicenza Jazz sarà caratterizzata dal tradizionale concerto ad ingresso gratuito all’aperto, nella vasta cornice di Piazza dei Signori (inizio ore 21).
Quest’anno ne sarà protagonista una band di culto, gli inglesi Incognito, idoli della scena acid-jazz: Jean-Paul ‘Bluey’ Maunick (leader, chitarra), Matthew Cooper (tastiere), Francis Hylton (basso), Peter Biggin (batteria), Daniel Carpenter (tromba), Simon Willescroft (sax), David Williamson (trombone), Vanessa Haynes, Joy Rose, Tony Momrelle (voci).
Sempre in serata, con inizio alle ore 21:30, al Teatro Astra - Panic Jazz Cafè Trivellato si esibirà invece uno dei nomi di maggior richiamo del jazz nazionale, il giovane fenomeno del sax Francesco Cafiso, che si presenterà con il suo nuovo Island Blue Quartet:Dino Rubino (tromba), Giovanni Mazzarino (pianoforte) e Rosario Bonaccorso (contrabbasso). Per l’occasione al gruppo di Cafiso si aggiungerà il batterista Stefano Bagnoli.
Ma la giornata festivaliera propone molti altri appuntamenti, in vari orari e diversi luoghi della città. Novità di questa edizione del festival è l’apporto dato dalla Confcommercio, che offre tre eventi musicali nel centro storico a partire dalle ore 16: in Corso SS. Felice e Fortunato ci sarà il New Project 4et + Diego Ferrarin; in Piazza Castello lo Swing Out 5et; in Piazza Matteotti il Gabriele Bolcato 4et + Andrea Pimazzoni. Alle ore 17 al palazzo Leoni Montanari si terrà una lezione-concerto con il pianista Andrea Bacchetti e il giornalista Michele Mannucci. Alle ore 18 nella Chiesa di San Giuliano si svolgerà una Messa Jazz con il Coro e Orchestra di Vicenza diretti da Giuliano Fracasso.
Vicenza Jazz è organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Regione Veneto, il Ministero per i beni e le attività culturali, con l'importante contributo del main sponsor Trivellato – Mercedes Benz e grazie al sostegno di A.I.M., Confcommercio Vicenza, Fondazione Cariverona e Panic Jazz Club.
Gli Incognito non suonano acid jazz. Sono l’acid jazz. Formati nel 1979 da Jean-Paul Maunick (detto Bluey) e Paul "Tubbs" Williams sulle ceneri del loro precedente gruppo, la band funky-discotecara Light of the World, gli Incognito catalizzano i fermenti musicali più ribollenti di quel periodo: jazz, funky, fusion e i primi segnali di world music. Nel 1981, con il loro album d’esordio, Jazz Funk, gli Incognito hanno già perfettamente messo a fuoco quello che nei decenni seguenti, sino a oggi, sarà noto come acid jazz: groove funky, iniezioni di elettronica e una spolverata di prezioso jazz nella timbrica e gli incisi solistici. Per tutti i restanti anni Ottanta gli Incognito rimangono pressoché inattivi, per riemergere prepotentemente, ora col solo Maunick alla guida, nel 1991, quando scalano la top ten inglese con un singolo tratto dal loro secondo album. Il vero successo internazionale arriva nel 1993 con Positivity, che vendette quasi un milione di copie in tutto il mondo. Da allora la band inglese ha raccolto sempre maggiore consenso sia per i lavori in studio, curatissimi, che per le esibizioni dal vivo, energiche e capaci di instaurare una forte empatia con il pubblico.
Appena ventunenne, il contraltista Francesco Cafiso è già una stella internazionale del jazz, tanto da essere stato nominato nel luglio scorso "ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo".Nato a Vittoria, in Sicilia, nel 1989, registra il suo primo disco all’età di dodici anni, affiancato nientemeno che da Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Franco D'Andrea. Non a caso il titolo della registrazione era Very Early!. Da lì in poi le tournée internazionali, le sedute di registrazione, le partecipazioni a festival e show televisivi si sono susseguite incessantemente. La lunga lista delle sue collaborazioni, da Wynton Marsalis a Dave Brubeck passando per Enrico Rava, dimostra la capacità di adattamento del suo linguaggio, di chiara impronta parkeriana, a situazioni anche moderne.

Informazioni: Comune di Vicenza - Assessorato alle Attività Culturali
Ufficio Cultura: tel. 0444 222101
Ufficio Festival: tel.0444 221541
Prezzi concerti delle ore 21:Incognito: concerto gratuito
Prezzi concerti al Teatro Astra, Panic Jazz Cafè Trivellato:8 maggio: euro 5
Non è prevista la prevendita. I biglietti si potranno acquistare la sera stessa del concerto.

Ritorna “Bimbimbici” in Campo Marzo

L’Amministrazione Comunale aderisce alla prima “Giornata nazionale della bicicletta”




Domenica 9 maggio ritorna “Bimbimbici”, giunta alla 11^ edizione, che con il suo allegro corteo di piccoli ciclisti attraverserà la città. La manifestazione andrà in scena contemporaneamente in oltre 240 città italiane, grandi e piccole, grazie all’impegno della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), che in questo modo affronta la questione dell’educazione alla mobilità sostenibile e all’autonomia negli spostamenti e della sicurezza dei più piccoli.
Bimbimbici”, sostenuta dagli assessorati alla mobilità, all’istruzione e alle politiche giovanili e allo sport del Comune di Vicenza, è organizzata dall’associazione cicloambientalista Tuttinbici Fiab Vicenza impegnata nel promuovere la messa in sicurezza di percorsi ciclabili esistenti e la creazione nuovi. Quest’anno “Bimbimbici” si svolge nella “Prima giornata nazionale della bicicletta” promossa dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per sottolineare come una mobilità alternativa ed ecocompatibile possa essere effettivamente realizzabile. Per questo il 9 maggio sarà una giornata di festa, durante la quale i cittadini potranno riappropriarsi della propria città, e un momento di rilancio degli spazi della socialità urbana. L’assessorato alla mobilità ha aderito non solo alla “Prima giornata nazionale della bicicletta”, ma anche al “Protocollo d’intenti per la promozione di politiche di sviluppo e mobilità sostenibile nelle città italiane” con l’obiettivo di favorire il miglioramento della qualità dell’ambiente nei centri urbani promuovendo iniziative finalizzate allo sviluppo di buone pratiche in tema di mobilità sostenibile ed ecocompatibile.
Questa mattina l’iniziativa è stata presentata dall’assessore alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza, dall’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili Alessandra Moretti, dall’assessore allo sport Umberto Nicolai, dal presidente di Tuttinbici Fiab Vicenza Stefano Maboni e dal vicedirettore della Banca Centro Veneto Danilo Saccardo, che sponsorizza l’evento.
Dopo che per anni a Vicenza si è dato spazio all’auto – interviene l’assessore Dalla Pozza -, questa amministrazione sta cercando di invertire la rotta puntando sullo sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale e del trasporto pubblico locale. Con Tuttinbici si è instaurato un dialogo con lo scopo di avere una città a misura di ciclista e di pedone. A volte però questa esigenza va a scontrarsi con la mancanza di risorse e economiche ma, in ogni caso, ci stiamo impegnando per migliorare la situazione. L’incontro a Milano promosso dai sindaci Chiamparino e Moratti, a cui ho partecipato, sta dando i suoi primi frutti con la stesura del “Protocollo d’intenti per la promozione di politiche di sviluppo e mobilità sostenibile nelle città italiane” a cui abbiamo aderito insieme alla “Prima giornata nazionale della bicicletta”. "Tra le inziative per una migliore vivibilità dell’ambiente urbano previste dal protocollo ricordo che ci stiamo informando per partecipare ad un bando ministeriale per il servizio di bike sharing, già attivo nei parcheggi di interscambio ma che vorremmo potenziare. Apriremo anche la passerella ciclopedonale che metterà in collegamento la zona delle piscine con viale Trento, poi interverremo con un percorso ciclabile in viale Fusinato e nella zona del mercato nuovo. Inoltre i sindaci dei Comuni contermini hanno manifestato l’esigenza di collegare le piste ciclabili della città con quelle che sorgono nei loro territori.
“Sono contenta che il sindaco e tutta la giunta credano nel progetto “Bimbimbici” che coinvolge i cittadini più piccoli – dichiara l’assessore Moretti -. E’ importante sostenere queste iniziative per sviluppare una mobilità sostenibile e responsabile incentivando l’uso della bici affinché anche i bambini possano acquisire più autonomia. Inoltre noi amministratori dobbiamo fare in modo che le nostre città siano a misura di bambino dando il buon esempio.”
“Troppo spesso lo sport si identifica con prestazioni e risultati – commenta l’assessore Nicolai -, ma ben l’80% degli sportivi in Italia si cimenta in campo amatoriale. Pertanto è importante che lo sport sia per tutti. Ricordo inoltre che in Veneto ci sono molte aziende che producono biciclette e complementi. E’ importante inoltre dare messaggi ai più piccoli, come fa “Bimbimbici” per la quale ringrazio la presenza indispensabile dei volontari.”
Il ritrovo di Bimbimbici è fissato per domenica mattina 9 maggio alle 9 nell’esedra di Campo Marzo, dove si procederà con le iscrizioni di bimbi e genitori (2 euro a bicicletta) e la consegna ai più piccoli del kit “Bimbimbici” con la mascotte Leo. Bikeservice.it offrirà, inoltre, la possibilità di controllare la bicicletta prima della partenza.
La partenza del percorso, di circa 8 chilometri, è prevista per le 10. La biciclettata si snoderà lungo viale Dalmazia, viale Roma, piazzale De Gasperi, corso S.S. Felice e Fortunato, piazzale Giusti, contrà Porta Nova, via Bonollo, via dei Cairoli, via del Mercato Nuovo, viale Crispi, via Battaglione Val Leogra, via Divisione Julia, via Mameli, via Battaglione Framarin, via dei Mille, via Cairoli, via Bonollo, contrà del Quartiere, via Montagna, contrà Cordenons, contrà San Marcello, contrà Mure Porta Castello, piazza Castello, contrà Mure Pallamano, viale Eretenio e arrivo in viale Dalmazia.
Una volta tornati in Campo Marzo i partecipanti troveranno occasioni di ristoro, con le merende offerte da Coop Adriatica e Tuttinbici, e di svago, come test di abilità ciclistica e di conoscenza delle regole di comportamento su strada a cura di Autoscuole Seat Vicenza, la “ciclolotteria” che metterà in palio premi offerti dal negozio di biciclette Ciscato, dalla libreria Galla, PianetaBike.it e Tuttinbici.
Il programma potrebbe subire variazioni per esigenze organizzative e in caso di maltempo la manifestazione verrà riproposta in altra data.

Informazioni: Tuttinbici 3408785833, http://www.tuttinbici.it/
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

04/05/2010: Ztl, scaduta la proroga per l’accesso ai mezzi dei corrieri aerei

La proroga per l’accesso in ztl ai mezzi dei corrieri aerei è scaduta. Dallo scorso 1° maggio infatti il Comune non rilascia più i permessi per il transito nella zona a traffico limitato, dando così esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato che nel febbraio 2009 aveva accolto l’appello del Comune e della società Vicenza Logistic Center (“Veloce”) relativo al ricorso dei corrieri aerei contro l’ordinanza sulla circolazione stradale del 29 dicembre 2006.
Con quell’ordinanza, infatti, il Comune, d’accordo con le categorie economiche che siedono nel cda di "Veloce" (Ascom, Assindustria, Confartigianato), per ridurre l'inquinamento e il traffico veicolare nel centro storico, istituì il divieto di accesso in ztl anche ai veicoli dei corrieri aerei, permettendo invece l'accesso solo ai veicoli elettrici della società “Veloce” partecipata dal Comune stesso, mediante la creazione di una piattaforma logistica esterna alla ztl.
L’Associazione italiana corrieri aerei internazionali (Aicai) si è sempre opposta alle limitazioni dell’ordinanza, nonostante la disponibilità dell’amministrazione comunale di trovare un accordo.
Scaduta quindi la proroga per l’accesso alla ztl - che il Comune aveva concesso fino al 30 aprile 2010 per dare il tempo ai corrieri di affidare i propri servizi alla società “Veloce” -, le consegne di pacchi e documenti in ztl non potranno più essere fatte con i mezzi delle ditte di distribuzione express.
Abbiamo tentato in tutti i modi di trovare un accordo con l’Aicai – dichiara l’assessore alla mobilità, Antonio Marco Dalla Pozza -. Ora ci vediamo costretti a dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato, che ha riconosciuto le nostre limitazioni giustificate, tra le altre cose, anche dall’esigenza di ‘tutela rafforzata’ di patrimoni culturali ed ambientali di assoluto rilievo mondiale e nazionale”.


A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza