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venerdì 3 luglio 2009
Dieci sanzioni nella sola serata di ieri a clienti di prostitute
Ordinanza antiprostituzione: ben dieci nella sola giornata di ieri i verbali contestati dalla polizia locale di Vicenza. Lo comunica l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza segnalando che 4 trasgressori sono stati sanzionati in viale Verona e in viale San Lazzaro nell’ambito del servizio straordinario “Notti tranquille”. Altri 6 verbali sono stati elevati ad altrettanti clienti di prostitute fra via dello Stadio e via Zanecchin, durante il servizio ordinario.“Notti tranquille - commenta l’assessore Dalla Pozza - continua a dare i suoi frutti così come l’azione ordinaria svolta nella zona dello Stadio, dove ci sono state anche recenti segnalazioni dei cittadini per il dilagare del fenomeno. Gli agenti della polizia locale e il comandante Rosini stanno facendo il possibile con gli strumenti di cui sono dotati. Resta il fatto che per debellare davvero il problema della prostituzione servirebbe una legislazione nazionale, che ancora non si vede all’orizzonte”. Sempre nell’ambito di “Notti tranquille” sempre ieri sera è stata ritirata una patente di guida per stato d'ebbrezza a un’automobilista che in zona stazione zigzagava con il proprio veicolo: alla verifica dell'etilometro dava un valore pari ad 1, 46 milligrammi per litro, superando la soglia legale stabilita nello 0,5.
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Buongiorno Assessore Dalla Pozza. Sono un cittadino di Vicenza e ho accolto con molto piacere l'iniziativa "Notti tranquille", anzi colgo l'occasione per complimentarvi con Voi.
RispondiEliminaNel leggere gli articoli postati nel Suo blog apprezzo ogni notizia che favorisca la tanto attesa tranquillità notturna a Vicenza, disturbata sopratutto da un via vai continuo di auto nelle zone "a luci rosse".
Però nel leggere le news mi è sorto spontaneo un dubbio: come si può punire il cliente delle prostitute? Tralasciando il caso in cui un cliente venga "beccato" nel mentre dell'atto sessuale, non è certo facile cogliere in flagranza di reato un cliente che decida di contrattare una prestazione sessuale con una prostituta, soprattutto se si pensa che possono essere paventate svariate giustificazioni, che possono assolvere il cliente o presunto tale. Le pongo un esempio pratico: Tizio si ferma in una piazzola di sosta (per motivi che esulano dal voler richiedere prestazioni sessuali a una prostituta, tipo telefonata al cellulare, crampo improvviso alla gamba, semplice stanchezza, ...) e viene avvicinato da una prostituta che si offre; Tizio respinge ma in quel momento sopraggiunge una pattuglia che, equivocando il fatto, vede in Tizio un comportamento atto a contrattare una prestazione sessuale. Si potrebbe prefigurare, in questo caso come in altri analoghi, un comportamento di non facile interpretazione da parte delle stesse Forze dell'Ordine. Come possono fare le Forze dell'Ordine per evitare spiacevoli casistiche, che potrebbero trasformare "il povero ignaro (Tizio) in potenziale cliente" e "il potenziale cliente in povero ignaro"? Anche perché l'invio della multa a seguito di riconoscimento della targa senza contestazione immediata potrebbe portare difficoltà evidenti a Tizio che, non essendo in grado di giustificare nello stesso frangente il proprio comportamento, potrebbe vedersi recapitare a casa una multa sostanziosa, con allegati problemi familiari (Tizia, moglie di Tizio, potrebbe anch'ella equivocare).
E' questo il dilemma più grande: trovo corretto colpire la contrattazione, ma allo stesso tempo trovo questa azione estremamente complicata.
Spero di non avervi annoiato e colgo l'occasione per porgerVi i miei più
Cordiali Saluti
Rispondo ad "Anonimo".
RispondiEliminaNessun problema per il "povero ignaro". La sanzione viene elevata solo dopo che il cliente ha fatto salire in auto la "signorina", senza quindi possibilità di equivoco, e dopo che gli agenti hanno assistito alla contrattazione. Nessun rischio quindi di trovarsi casualmente multati solo per essersi fermati od essere stati avvicinati da una prostituta. E nessun rischio di vedersi recapitare a casa la multa, visto che la sanzione viene immediatamente contestata.
Tutto il meccanismo sembra un po' complicato, ma è fatto così proprio per evitare passi falsi. Comunque siamo arrivati quasi a quota 200 sanzioni, in parte già pagate, da quando l'ordinanza esiste.
Certo, è un'arma debole per un'Amministrazione Comunale: servirebbe infatti un intervento legislativo che, al di là delle ricorrenti strombazzature su giornali da parte del Ministro di turno, permettesse misure più efficaci contro la prostituzione, intesa soprattutto come sfruttamento della stessa, a partire dal rafforzamento di organici e dotazioni per le Forze dell'Ordine, evitando di lasciare i Comuni soli a cercare di arginare un fenomeno che, chiaramente, da soli non possono riuscire a debellare.
La ringrazio per i complimenti e La saluto cordialmente.
Ringrazio per il chiarimento offertomi, e per tutto ciò che state facendo per Vicenza...Effettivamente se arrivasse un aiuto anche a livello nazionale il tutto potrebbe risultare più facile ma ordinanze come quelle vigenti a Vicenza sono già di per sè un segno e un mezzo importante per la nostra città. Voi state facendo un ottimo lavoro, e i cittadini come me possono solo essere fieri del Vostro operato.
RispondiEliminaRibadisco il mio grazie e Vi porgo i miei più
Cordiali saluti