Scuola Giusti ed ex Ufficio leva: largo a 30 gruppi
Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 29 Ottobre 2009, Cronaca, pagina 17, di Marco Scorzato
Basta con la questua delle sedi. Basta con le file di presidenti di associazioni che bussano alla porta dell’assessore al Patrimonio per chiedere una “dimora” per il loro gruppo organizzato. D’ora in poi le sedi delle associazioni vicentine saranno assegnate sulla base di un bando. Lo ha deciso la Giunta Variati, individuando tre immobili comunali che saranno messi a disposizione per questo scopo: l’ex scuola elementare Giusti, l’ex Ufficio leva in via Arzignano e dei locali in via Spalato. Il bando sarà pubblicato il 5 novembre e resterà all’albo pretorio e sul sito web del Comune per un mese. Il meccanismo prevede di premiare con punteggi più alti le associazioni che si aggregheranno per condividere spazi e progetti. L’assessore al Patrimonio Antonio Dalla Pozza, illustrando la delibera, l’ha definita una «piccola rivoluzione copernicana». Così, aggiunge, «togliamo discrezionalità all’assessore di turno e stimoliamo l’associazionismo a collaborare di più: premiando il merito e non “chi è amico di”...».La ricerca delle sedi è un problema sentito dalle associazioni. Sono circa 200 quelle ospitate nelle circoscrizioni; un’altra sessantina trova spazio in altri immobili comunali. «E in lista d’attesa ci sono circa 50 associazioni - ricorda Dalla Pozza -. Almeno a una trentina di loro, con questo bando, pensiamo di dare risposte». L’ex Ufficio, con nove stanze ed una sala riunioni, leva sarà destinato alle associazioni combattentistiche e d’arma: c’è spazio per una dozzina di gruppi. La scuola Giusti sarà invece dedicata a 15-20 associazioni che operano nel sociale. «L’assegnazione delle sedi è prevista per una durata di tre anni, con l’obiettivo però di stabilizzare le associazioni», fa sapere l’assessore. La scadenza è fissata invece a «due anni» per la scuola Giusti, in quanto «l’indirizzo della Giunta è di mettere in vendita quell’immobile», dirottando le associazioni a San Rocco, nel complesso da ristrutturare.L’altro edificio che il Comune intende rispolverare a favore del mondo associativo è l’ex bocciodromo comunale di via Rossi: «È da tempo chiuso e rischia il degrado - rileva Dalla Pozza -. Una ristrutturazione per noi sarebbe troppo onerosa, ci costerebbe tra i 250 e i 300 mila euro». Di qui la decisione di Giunta di ricorrere ad «una gara ufficiosa per la concessione novennale dell’immobile».
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