Vicenza è un “Comune riciclone”.
Un’indagine di Legambiente ha infatti verificato che il capoluogo berico ha differenziato nel 2008 il 47,3 per cento dei rifiuti raccolti, superando così di 2,3 punti percentuali l’obiettivo fissato dal decreto Matteoli. In questo modo Vicenza si colloca al quarto posto tra i Comuni italiani con più di 100 mila abitanti e al 12° posto nella classifica generale.
In Veneto fanno meglio solo Belluno (con 36 mila abitanti e il 58% di raccolta differenziata) e Rovigo (51 mila abitanti e 56%). Con riferimento poi all’indice di buona gestione - che prende in considerazione non solo la percentuale di raccolta differenziata, ma anche la riduzione della quantità totale di rifiuti prodotti, la sicurezza dello smaltimento e l’efficacia del servizio – Vicenza si colloca al 21° posto tra i 117 capoluoghi di provincia.
Grazie al superamento della soglia del 45% di raccolta differenziata, il presidente di Legambiente Vicenza, Gaetano Callegaro, ha consegnato oggi a Palazzo Trissino l’attestato di “Comune riciclone” nella mani dell’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza, che ha dichiarato: “Siamo molto contenti di questo riconoscimento, perché premia gli sforzi fatti e funge da stimolo a continuare su questa strada. Serve comunque accelerare – ha aggiunto - perché, anche se nel 2009 finora siamo saliti al 52,2%, l’obiettivo è di raggiungere il 65% nel 2012, come previsto dalla normativa. Sarà dunque fondamentale il coinvolgimento della popolazione, in particolare delle nuove generazioni, ma andremo comunque a vedere di persona come hanno avuto successo alcune città più virtuose, come Novara”.
La consegna dell’attestato di “Comune riciclone” ha assunto poi un significato tutto speciale quest’oggi, perché si è collocata all’interno della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (21-29 novembre) promossa dall’Unione Europea per sensibilizzare i cittadini nei confronti delle azioni che consentono di ridurre i rifiuti, per evidenziare gli esempi virtuosi e per sottolineare le connessioni esistenti tra riduzione dei rifiuti, sviluppo sostenibile e lotta contro i cambiamenti climatici.
A Vicenza l’amministrazione comunale assieme ad Aim e Legambiente ha pensato allora ad una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, mirata ad accrescere la consapevolezza sull’importanza della riduzione dell’uso degli imballaggi e per promuovere una maggiore efficacia della raccolta differenziata. Partita nei giorni scorsi, l’iniziativa prevede in tutto cinque incontri all’istituto comprensivo Mainardi di via dell’Acqua, scelto fra tutti perché si trova nella zona di Ospedaletto ed Anconetta, ovvero proprio quelle aree della città in cui si è dato avvio ad un nuovo sistema di raccolta sperimentale.
Grazie al superamento della soglia del 45% di raccolta differenziata, il presidente di Legambiente Vicenza, Gaetano Callegaro, ha consegnato oggi a Palazzo Trissino l’attestato di “Comune riciclone” nella mani dell’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza, che ha dichiarato: “Siamo molto contenti di questo riconoscimento, perché premia gli sforzi fatti e funge da stimolo a continuare su questa strada. Serve comunque accelerare – ha aggiunto - perché, anche se nel 2009 finora siamo saliti al 52,2%, l’obiettivo è di raggiungere il 65% nel 2012, come previsto dalla normativa. Sarà dunque fondamentale il coinvolgimento della popolazione, in particolare delle nuove generazioni, ma andremo comunque a vedere di persona come hanno avuto successo alcune città più virtuose, come Novara”.
La consegna dell’attestato di “Comune riciclone” ha assunto poi un significato tutto speciale quest’oggi, perché si è collocata all’interno della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (21-29 novembre) promossa dall’Unione Europea per sensibilizzare i cittadini nei confronti delle azioni che consentono di ridurre i rifiuti, per evidenziare gli esempi virtuosi e per sottolineare le connessioni esistenti tra riduzione dei rifiuti, sviluppo sostenibile e lotta contro i cambiamenti climatici.
A Vicenza l’amministrazione comunale assieme ad Aim e Legambiente ha pensato allora ad una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, mirata ad accrescere la consapevolezza sull’importanza della riduzione dell’uso degli imballaggi e per promuovere una maggiore efficacia della raccolta differenziata. Partita nei giorni scorsi, l’iniziativa prevede in tutto cinque incontri all’istituto comprensivo Mainardi di via dell’Acqua, scelto fra tutti perché si trova nella zona di Ospedaletto ed Anconetta, ovvero proprio quelle aree della città in cui si è dato avvio ad un nuovo sistema di raccolta sperimentale.
Il servizio - già operativo da più di un mese senza rilevazione di particolari difficoltà da parte delle 1500 utenze coinvolte - ha visto l’eliminazione di 46 cassonetti di residuo a favore invece di 1320 bidoni domiciliati dotati di trasponder di identificazione, un microchip che permette il monitoraggio del servizio, oltre a fornire una serie di dati statistici riferiti all’esposizione e al numero dei vuotamenti per ogni singola utenza. “Una prima analisi dei dati raccolti dai transponder verrà comunque effettuata a febbraio dell’anno prossimo – ha spiegato l’assessore Dalla Pozza –, così saremo in grado di valutare l’andamento della raccolta e migliorare ulteriormente il servizio. Nei primi mesi del 2010 è inoltre nostra volontà estendere la sperimentazione anche nella parte est della città”.
I dieci incontri con gli alunni della Mainardi sono tenuti da Legambiente ed Aim e si caratterizzano in particolare per le dimostrazioni pratiche, che – a parità di prodotto - evidenziano i vantaggi degli imballaggi meno ingombranti e meno inquinanti. Seguiranno quindi alcune assemblee con i genitori ai quali i ragazzi trasferiranno quanto appreso e durante le quali i cittadini potranno porre eventuali domande sull’introduzione del nuovo sistema di raccolta differenziata.
I dieci incontri con gli alunni della Mainardi sono tenuti da Legambiente ed Aim e si caratterizzano in particolare per le dimostrazioni pratiche, che – a parità di prodotto - evidenziano i vantaggi degli imballaggi meno ingombranti e meno inquinanti. Seguiranno quindi alcune assemblee con i genitori ai quali i ragazzi trasferiranno quanto appreso e durante le quali i cittadini potranno porre eventuali domande sull’introduzione del nuovo sistema di raccolta differenziata.
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