domenica 15 agosto 2010

Buon Ferragosto a tutti!

Dal silenzio delle vette della Val Pusteria, un augurio a tutti di buon Ferragosto.
Rimarrò qui ancora per una settimana, anche se in realtà non ho tagliato tutti i ponti con Vicenza. Tra una passeggiata e l'altra, guardando i primi passetti di chi mi allieta le giornate da qualche mese a questa parte, si pensa anche a quello che verrà.

Settembre, ormai vicino, sarà un mese importante.

Politicamente, perchè ne capiremo forse di più sulla crisi della maggioranza di centrodestra, e perchè a Vicenza forse vedremo l'inizio di un processo di allargamento della maggioranza consiliare, fatto con occhio lungo verso la scadenza del 2013.

Amministrativamente, perchè sarà il mese in cui si programmerà il bilancio del 2011, e in cui vedranno la luce alcune opere che dovrebbero dare il senso della mobilità che cambia: la nuova pista ciclabile di Levà degli Angeli, il completamento di quella di Via Monte Zebio con il semaforo pedonale di Viale Trento, le nuove piste di Via Goldoni, di Via del Mercato Nuovo, di Via dei Laghi (sino alla pista ciclabile che porta a Polegge) la nuova rotatoria in Riviera Berica, la riapertura di Strada di Longara...

E per l'anno prossimo dovremmo riuscire a mettere in cantiere le "ricuciture" ciclabili con Monticello Conte Otto (via Ponte dei Carri), con Caldogno (via Strada di S.Antonino), con Longare (con il passaggio dei Ponti di Debba e la ricongiunzione con la pista che entra a Longare), con Torri di Arcugnano (da Strada di Longara, per proseguire poi verso il Lago di Fimon), e finalmente anche un servizio di "bike sharing" intelligente ed utile per chi arriva in città e vuole muoversi in modo intelligente, ecologico ed alternativo.

Vicenza dunque sarà al centro di un reticolo di piste ciclabili a servizio anche di chi abita fuori città, ma in città viene per studio, lavoro, piacere.

E sarà anche il mese della sicurezza sulle strade, con la realizzazione dei nuovi semafori pedonali (al "Gallo" sulla Riviera Berica, in Viale D'Alviano, oltre a quello di Viale Trento), dei rialzi pedonali (una ventina quelli previsti) fatti con la tecnica dello "street print", delle riqualificazioni stradali (come quella che aspetta Viale Rodolfi, per evitare nuovi incidenti), delle "zone 30" (come quella che verrà fatta tra Via Palemone, Via Giuriato e Via Giorgione a S.Pio X).

La nuova Vicenza è anche questa.

E dalla Val Pusteria, dove i centri storici vengono protetti dall'assalto delle auto, dove per i ciclisti è un paradiso, in cui circolare anche con condizioni meteo sfavorevoli in tranquillità, assieme a tutta la famiglia, il passo può essere breve sino a Vicenza.

E sarà quello che proverò, che proveremo a fare, da Settembre.

Ancora buon Ferragosto e buone ferie a chi deve ancora partire

Antonio

lunedì 9 agosto 2010

Mobilità: Comune e Aim tracciano le linee guida per il piano urbano della mobilità

L’assessore Dalla Pozza: “L’obiettivo è liberare la città dalla morsa del traffico"

Uno strumento per disegnare il quadro generale della mobilità e della viabilità per i prossimi dieci anni a Vicenza. È il Pum, il piano urbano della mobilità, di cui i Comuni con più di 100 mila abitanti devono obbligatoriamente dotarsi in base ad una legge nazionale del 2000. L’assessore alla mobilità e ai trasporti, Antonio Dalla Pozza, assieme agli assessori alla progettazione e innovazione del territorio, Francesca Lazzari, e alle infrastrutture stradali, Ennio Tosetto, oltre che a Roberto Bottin, consigliere delegato di Aim Mobilità, ha presentato oggi a palazzo Trissino le linee guida che serviranno al gruppo di lavoro per redigere il piano che nasce dal Pat: le finalità e gli obiettivi strategici, quindi, per definire un insieme coerente di interventi infrastrutturali, tecnologici, gestionali ed organizzativi in grado di orientare lo sviluppo della mobilità nel medio-lungo periodo. Con un obiettivo su tutti: ridurre il traffico per una migliore qualità della vita in città.
Con il Pum vogliamo invertire la tendenza certificata dall’Istat secondo cui a Vicenza il numero dei veicoli privati circolanti è eccessivo rispetto alla rete viaria esistente – ha dichiarato Dalla Pozza -. È un fatto che incide sulla sicurezza stradale, perché è causa dell’elevatissimo numero di decessi che si registrano sulle nostre strade. Ma incide anche sui livelli di inquinanti nell’atmosfera, senza contare che ad ogni assemblea pubblica cui partecipiamo il primo problema che emerge non è la sicurezza, ma il traffico. Il nostro obiettivo allora – ha evidenziato - è ricuciture i quartieri, migliorarne la vivibilità e far perdere meno tempo ai cittadini quando si spostano. Le scelte non saranno un’imposizione nei loro confronti, anzi, i contenuti del piano verranno concertati e condivisi con la città, come lo è stato con il Pat”.
Il protocollo d’intesa siglato dal Comune e da Aim Mobilità indica chiaramente che le principali leve d’azione per il nuovo sistema della mobilità urbana si baseranno sulla ciclabilità, sulla pedonalità, su un sistema articolato della sosta e soprattutto sul trasporto pubblico locale, al quale va quindi assegnata priorità d’azione e d’investimento, tanto che la spesa di 100 mila per la redazione del piano sarà a carico di Aim Mobilità.
La sostenibilità ambientale cui punterà il Pum di Vicenza, quindi, si declinerà in azioni concrete come la creazione di un sistema di trasporto pubblico basato su mezzi ecologici e di un sistema di sosta che differenzi l’offerta per la lunga durata (parcheggi scambiatori) e quella breve (parcheggi centrali) con tariffe che progressivamente si riducono allontanandosi dal centro. Altri azioni concrete potranno riguardare la regolamentazione della velocità, le tecnologie informatiche applicate al controllo e alla regolazione della circolazione stradale, il definitivo allontanamento del traffico pesante di attraversamento dei quartieri e il ricorso a soluzioni innovative e flessibili, come, ad esempio, il car sharing e il taxi collettivo.
“L’obiettivo è far scegliere liberamente il trasporto pubblico al cittadino senza alcuna imposizione – ha aggiunto Bottin -: dovrà essere una scelta di convenienza. Come al centrobus Dogana: in soli due mesi di apertura, in pieno periodo estivo, il parcheggio è utilizzato già al 40-50%, mentre il park Farini veniva utilizzato appena al 30%. I cittadini cominciano quindi ad apprezzarne la collocazione, il servizio di informazioni, il comfort, ma anche a capire la differenza tra linea e centrobus e coglierne le convenienze e le opportunità”.
Nel piano dovrà essere tenuto presente che attualmente abbiamo zone della città non servite da mezzi pubblici, altre non servite da mobilità alternativa – ha sottolineato Dalla Pozza -, ma abbiamo anche previsioni infrastrutturali che non esistevano anni fa, come la variante alla Sp 46, la pedemontana veneta, il sistema delle tangenziali venete, la Tav. Per ridurre il traffico inoltre servirà rifare anche il piano degli orari, coordinare le entrate e le uscite dalle scuole, diversificare le aperture di alcuni uffici pubblici. È insomma un piano a tutto tondo”.
Il Pum vero e proprio, ad ogni modo, sarà il documento finale del processo di redazione. Prima il gruppo di lavoro dovrà produrre uno studio conoscitivo e di analisi, poi una proposta di piano da sottoporre al processo partecipativo e infine una relazione definitiva di piano, che conterrà anche le modalità e le fasi di attuazione del Pum stesso. Dopodiché, entro sei mesi dall’approvazione del Pum - che l’amministrazione intende portare in consiglio comunale entro giugno 2011 - dovrà essere realizzata la prima fase degli interventi strutturali.
I componenti del gruppo di lavoro per la redazione e l’attuazione del Pum saranno nominati dal direttore generale del Comune e dal Cda di Aim Vicenza e saranno in tutto quattro per il Comune (tre per il settore Mobilità e trasporti e uno per il dipartimento Territorio), tre per Aim Mobilità srl e uno per Aim Vicenza spa.
“Sottolineo il metodo di lavoro che noi assessori del territorio seguiamo da due anni e mezzo a questa parte – ha dichiarato Lazzari -, basato sul dialogo, sul confronto e la collaborazione continui. Ci accomuna una visione del territorio che non è a spot, ma unitaria e omogenea. Tutti gli strumenti pianificatori sono infatti coerenti tra loro e rispondono agli obiettivi che l’amministrazione si era posta inizialmente”.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

domenica 8 agosto 2010

Sicurezza, si è concluso il progetto "Notti tranquille"

Ma non si ferma la lotta alla prostituzione nell’asse stradale Ponte Alto - piazzale De Gasperi

Si è chiuso nelle scorse settimane il progetto “Notti tranquille”, ma non si ferma la lotta alla prostituzione che l’amministrazione comunale sta portando avanti da un paio d’anni lungo l’asse stradale compreso tra piazzale De Gasperi e Ponte Alto.

Anzi, proprio grazie al progetto, è stato possibile in questi giorni installare e collegare ai monitor delle centrali operative del comando della polizia locale e della questura tre nuove telecamere, peraltro segnalate da quattro grandi cartelli gialli, visibili anche di notte: una all'angolo tra piazzale Giusti, via Battaglione Monte Berico e corso S. Felice, una all'angolo tra viale Verona e via D'Annunzio, un’altra davanti al residence Campiello di viale S. Lazzaro 108. “Quest’ultimo è uno dei punti neri del degrado cittadino – ha sottolineato l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza, questa mattina, davanti alle immagini in arrivo dalle 16 telecamere presenti sulle strade cittadine, che scorrono sui grandi monitor della centrale operativa, sotto lo sguardo attento di due agenti -. Vorremmo un po’ alla volta che la nomea del Campiello cambiasse, soprattutto per chi ci abita: non solo prostitute, ma anche persone che lavorano, che hanno famiglia, che vorrebbero avere una vita normale e che invece subiscono una situazione assai difficile e di disagio per il continuo via vai di clienti”.
L’altra novità presentata dall’assessore questa mattina, con al fianco il sostituto commissario della squadra mobile della questura di Vicenza, Giampaolo Bettini, è stata l’auto dotata di un sistema di registrazione video-audio sul tettuccio, che consente quindi riprese in movimento, riprodotte in tempo reale in centrale operativa e con possibilità di registrazione. “E’ un altro degli strumenti acquistati sempre grazie al progetto Notti tranquille - ha rilevato l’assessore -. Ci servirà soprattutto in caso di manifestazioni, cortei, partite di calcio, problemi di viabilità e in servizio notturno. Non è una sindrome da Grande fratello, ma una tutela in più, a favore e non contro i cittadini”.
“Il videocontrollo è molto importante per le forze dell’ordine – ha dichiarato Bettini -. Per la squadra mobile in particolare, che è deputata ad avviare indagini che siano immediatamente conseguenti ad azioni delittuose. È uno strumento in più che contribuisce ad ottenere buoni risultati, anche in fase investigativa. Va quindi un plauso a chi ha speso tempo e risorse per dotare la città di questi strumenti efficacissimi”.
Le telecamere non potranno essere usate per sanzionare chi si ferma a contrattare le prestazioni sessuali con le prostitute – ha precisato Dalla Pozza -. Però è chiaro che qualunque comportamento che avviene in quella zona è sotto gli occhi nostri e della polizia di Stato. Tuttavia, finché non interverrà un provvedimento legislativo che vieti la prostituzione su strada, noi possiamo solo contenere il degrado, non eliminarlo”.
L’occasione oggi è servita inoltre all’assessore per tracciare un bilancio conclusivo del progetto Notti tranquille, che la polizia locale ha portato avanti per 15 mesi, tra il 2009 e il 2010, per fronteggiare il problema sicurezza nella delicata zona che comprende, precisamente, Campo Marzo, via Torino, via Napoli, via Firenze, piazzale De Gasperi, corso San Felice e Fortunato, viale Verona, viale San Lazzaro, località Ponte Alto e le rispettive laterali. Fin dal suo insediamento, infatti, l’amministrazione Variati ha cercato di contrastare il degrado generale, dovuto in particolare alla presenza di prostituzione e locali notturni. Dapprima, esattamente due anni fa, intervenendo con un’apposita ordinanza sindacale sulle leggi di mercato della prostituzione: sanzioni da 500 euro per chi si ferma lungo la strada a contrattare una prestazione, chiedere informazioni, far salire una prostituta in auto, ma anche contro le stesse prostitute se abbigliate in modo indecente. Poi, sempre nello stesso anno, ottenendo dalla Regione un finanziamento di circa 154 mila euro su una spesa complessiva di 350 mila per lo specifico progetto Notti tranquille.
Sono così stati 40 gli agenti impegnati, su base volontaria, in quasi 2500 ore di servizio aggiuntivo, di cui 300 in orario notturno fino alle 4 del mattino.
Notevoli i risultati: 378 le prostitute identificate, di cui 66 sanzionate per violazione dell’ordinanza, 221 le sanzioni ai clienti, 167 controlli nei pubblici esercizi, 42 dei quali hanno portato gli agenti a staccare altrettanti verbali per violazione degli orari di apertura o per musica e rumori molesti in orario notturno, 46 infine le sanzioni per guida in stato di ebbrezza.
Uno dei risultati più evidenti - ha evidenziato Dalla Pozza - è che, se prima dell’ordinanza si contavano anche 120 prostitute lungo l’asse viario in questione, oggi se ne contano tra le 40 e le 60, e risultano peraltro abbigliate in modo assai meno indecente. I controlli appartamento per appartamento al residence Campiello, poi – ha aggiunto -, hanno portato alla creazione di una mappa completa dello stabile, con informazioni su proprietà, effettivi residenti o utilizzatori, e prestanome: un lavoro che ha rivelato come su 108 appartamenti, almeno un quinto è utilizzato per l’esercizio della prostituzione e che, condiviso con le altre forze dell’ordine, è stato utile per un’importante operazione della questura che si è conclusa con numerosi arresti e fogli di via”.
Notti tranquille ha infine consentito alla polizia locale di acquistare altri nuovi veicoli e strumentazioni, tra cui misuratori di velocità, alcool e sostanze stupefacenti, cartellonistica informativa, dissuasori stradali e punti di illuminazione, ma anche vestiario operativo, radio e telecamere portatili.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

sabato 7 agosto 2010

Nuovo servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti contenenti amianto

Da oggi l'assessorato all'ambiente del Comune di Vicenza, con la società Valore Ambiente del Gruppo Aim, offre ai cittadini la possibilità di usufruire di un nuovo servizio di “Micro raccolta amianto” per eliminare materiale proveniente dagli edifici residenziali e dalle loro pertinenze.
Il servizio di “Micro raccolta” è stato promosso a seguito dell'approvazione da parte della Giunta Regionale del “Piano Regionale di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente ai fini della difesa dei pericoli derivati dall'amianto” con l'obiettivo di ridurre al massimo l'illecito abbandono, il conferimento nei cassonetti o l'affidamento a soggetti non idonei al trasporto e allo smaltimento di questo materiale.
Per sostenere e promuovere il servizio, il Comune, in via sperimentale, ha stanziato un contributo di 5 mila euro che consentirà di coprire la somma per il “diritto di chiamata”. Infatti il servizio di raccolta di rifiuti speciali non è coperto dalla somma versata con la bolletta di igiene ambientale e quindi prevede a carico del cittadino un costo composto da una quota fissa denominata “diritto di chiamata” e da una quota variabile, che dipende dalla quantità di materiale da smaltire. Il richiedente che otterrà il contributo comunale risparmierà quindi 150, 200 o 250 euro di diritto di chiamata a seconda della quantità di materiale da rimuovere.
Questa mattina il nuovo servizio è stato presentato dall’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza, dall’amministratore unico di Valore Ambiente-Gruppo Aim Dario Vianello e dall’ingegnere Ruggero Casolin, dirigente di Valore Ambiente.
E’ un’iniziativa questa a cui stavamo lavorando da tempo – commenta l’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza - e che ci auguriamo possa contrastare il fenomeno dell’abbandono dell’amianto, materiale che nuoce alla salute se non è in buono stato o se viene rimosso in modo scorretto. Considerato, infatti, che la fase di rimozione è particolarmente delicata, abbiamo scelto di proporre ai cittadini il servizio completo gestito da Valore Ambiente piuttosto che effettuare la consegna del kit di rimozione, come è stato proposto da altri Comuni. Il Comune di Vicenza contribuirà con una somma di 5 mila euro, con l’intenzione di riproporla per il 2011, per diminuire il costo dell’operazione di smaltimento a carico dei cittadini, cercando così di fare in modo che non si ripetano fenomeni di abbandono nei cassonetti.”
Chi abbandona l’amianto incorre nella sanzione amministrativa e pecuniaria che va da 105 a 629 euro. Chi trasporta e smaltisce amianto senza autorizzazione può incorrere nel reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata che prevede l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2600 a 26mila euro.
“Valore Ambiente offre il nuovo servizio di “Micro raccolta” ai cittadini – interviene Ruggero Casolin dirigente di Valore Ambiente - che in ogni caso possono comunque decidere di smaltire l’amianto rivolgendosi ad aziende sul libero mercato.”
Con il nuovo servizio di “Micro raccolta” sarà possibile eliminare lastre in cemento amianto, purchè non danneggiate da incendio o eventi straordinari per una superficie massima di 75 metri quadrati; manufatti di vario tipo in matrice compatta che possono essere smontati senza provocare rotture polverulente o sbriciolamento (per esempio canne fumarie o vasche), mattonelle in vinil amianto non in opera, per un peso complessivo di 1000 chilogrammi; altri materiali in cemento amianto in confezione originale (guanti, coperte, guarnizioni) per un peso non superiore a 10 chilogrammi; altri materiali in cemento amianto di uso domestico (sottopentole, phon, teli da stiro) per un peso non superiore a 5 chilogrammi. I materiali in quota potranno essere rimossi solo se posti ad un’altezza massima di 3 metri dal suolo.
Il servizio potrà essere richiesto dai titolari di un’utenza domestica, che abbiano la necessità di smaltire materiali contenenti amianto con un peso massimo di 1.125 chilogrammi, contattando dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 il numero 0444394012. In altri orari sarà possibile lasciare un messaggio alla segreteria telefonica componendo il numero 0444394014 (valore.ambiente@aimvicenza.it). Se necessario un tecnico di Valore Ambiente effettuerà un sopralluogo per verificare la situazione e, successivamente, entro un massimo di tre ,a ditta specializzata incaricata procederà alla rimozione.
Valore Ambiente ha fissato tariffe convenzionate (in vigore fino al 31 maggio 2011) suddivise in tre fasce differenziate per peso del materiale: prima fascia da 1 a 150 chilogrammi, seconda fascia da 150 a 600 chilogrammi, terza fascia da 600 a 1125 chilogrammi. Oltre al diritto di chiamata verrà richiesto di versare la somma corrispondente alla bonifica di lastre a terra o in quota, comprensiva dello smaltimento e sempre suddivisa a fasce: nel caso di lastre a terrà l'importo sarà di 1,10 euro per chilogrammo per la prima fascia, di 0,90 euro per chilogrammo per la seconda fascia, di 0,80 euro per chilogrammo per la terza fascia; le lastre in quota prevedono un importo maggiore rispettivamente pari a 1,50 o 1,10 o 1 euro per chilogrammo. Per la rimozione di manufatti come canne fumarie o vasche sarà richiesta la maggiorazione di 0,40 euro al chilogrammo.
Nel caso di coperture in eternit (cemento-amianto), non sempre è necessario intervenire con la rimozione e la bonifica. Infatti se i materiali che contengono amianto sono compatti e in buono stato di manutenzione non ci sono particolare rischi per la salute perché non emettono radiazioni e gas tossici. Le fibre di amianto rappresentano un pericolo per la salute solo quando vengono inalate, perchè disperse da materiali danneggiati e friabili, o a seguito di impiego di attrezzi meccanici su tali superfici (dischi abrasivi, trapani, rotture).
Novità anche per la raccolta dei Raee (Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche), come lavatrici, frigoriferi, televisori e piccoli elettrodomestici. Ai punti di raccolta già esistenti presso le riciclerie ovest e nord va ad aggiungersi quello della ricicleria sud. Dal 24 luglio, il sabato sarà possibile consegnare i Raee, di origine domestica, in un apposito cassone collocato all'esterno del centro di raccolta dalle 10 alle 17. Non potranno invece usufruire del servizio i distributori o i centri di assistenza che commercializzano elettrodomestici che invece dovranno rivolgersi, dopo aver ottenuto l’apposita l'autorizzazione, alla “Stazione di travaso di Monte Crocetta”.
"Con l’introduzione del servizio di raccolta Raee, la ricicleria sud è quasi completa – dichiara l’assessore Dalla Pozza -. Purtroppo negli ultimi tempi è aumentato l’abbandono dei rifiuti a terra che causa degrado dell’ambiente oltre che problemi igienici. Per combattere questo fenomeno chiedo la collaborazione dei cittadini affinché ci segnalino luoghi e orari in cui si ripetono tali comportamenti.
Continua, invece, la raccolta dei contenitori di tetra pak utilizzati per latte, succhi di frutta e vino, che possono essere gettati insieme alla carta avendo cura di sciacquarli, eliminare il tappo in plastica e ripiegarli.
Tutte le informazioni sulla “Micro raccolta” e le novità sul punto Raccolta Raee saranno contenute in volantini dedicati che verranno inviati alle famiglie nei prossimi giorni insieme alla bolletta di igiene ambientale.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

martedì 3 agosto 2010

Ztl anche per i corrieri aerei, il Tar dà ragione al Comune e respinge il ricorso delle ditte di distribuzione express

Zona a traffico limitato: il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall’Aicai, l’Associazione italiana corrieri aerei internazionali, dando così ragione al Comune.
Citando due sentenze, una del Consiglio di Stato e un’altra del Tar del Piemonte, il Tribunale amministrativo regionale del Veneto non ha infatti accolto l’istanza delle ditte di distribuzione express, riconoscendo legittimi i diritti speciali o esclusivi riservati a Poste Italiane per il carattere universale del servizio che svolge.
La vicenda ha avuto origine l’1 maggio scorso, quando, scaduta la proroga per l’accesso in ztl ai mezzi dei corrieri aerei, il Comune non ha più rilasciato i permessi per il transito nella zona a traffico limitato, dando così esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato, che nel febbraio 2009 aveva accolto l’appello dell’avvocatura comunale e della società Vicenza Logistic Center (“Veloce”) relativo al ricorso dei corrieri aerei contro l’ordinanza sulla circolazione stradale del 29 dicembre 2006.
Con quell’ordinanza, infatti, il Comune, d’accordo con le categorie economiche che siedono nel cda di "Veloce" (Ascom, Assindustria, Confartigianato), per ridurre l'inquinamento e il traffico veicolare nel centro storico, istituì il divieto di accesso in ztl anche ai veicoli dei corrieri aerei, permettendo invece l'accesso solo ai mezzi di Poste Italiane e ai veicoli elettrici della società “Veloce” partecipata dal Comune stesso, mediante la creazione di una piattaforma logistica esterna alla ztl.
L’Aicai si è sempre opposta alle limitazioni dell’ordinanza, ricorrendo al Tar, poi al Consiglio di Stato e infine di nuovo al Tar, su altri aspetti, con un’istanza di sospensiva.
Le nostre limitazioni sono sempre state riconosciute giustificate sotto tutti i profili, in primis quelli legati alla ‘tutela rafforzata’ di patrimoni culturali ed ambientali di assoluto rilievo mondiale e nazionale – dichiara l’assessore alla mobilità, Antonio Dalla Pozza -. Siamo quindi molto soddisfatti di questo nuovo pronunciamento che conferma la bontà di tutta la nostra operazione”.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

Cantieri stradali in città, l’assessore Dalla Pozza: “Qualsiasi modifica della circolazione stradale e dei posti auto è solamente provvisoria"

Sono iniziati i lavori a contrà Pedemuro San Biagio e contrà Mure Pallamaio per i quali è stato necessario prorogare temporaneamente la modifica della circolazione stradale che interessa anche il precorso degli autobus, come già previsto per i cantieri di Ponte degli Angeli e di contrà Motton San Lorenzo. E’ stata infatti istituita una corsia preferenziale in contrà San Pietro e il passaggio per corso San Felice.
Inoltre la soppressione di alcuni stalli di sosta gialli dovuti all’apertura dei cantieri hanno reso indispensabile la trasformazione di alcuni parcheggi da blu a gialli: anche in questo caso si tratta di una situazione solamente temporanea.
I cantieri aperti in questi giorni in contrà Pedemuro San Biagio e in contrà Mure Pallamaio - spiega l’assessore alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza - hanno reso necessaria la proroga della modifica della circolazione di alcune linee degli autobus che, solo fino alla fine dei lavori, impegneranno contrà San Pietro e il tratto di San Felice accanto ai Giardini Salvi. Un situazione questa solamente provvisoria, visto che quando il cantiere chiuderà provvederemo a ripristinare la precedente viabilità; in ogni caso proroghe all’attuale stato della circolazione si verificheranno solo per esigenze di prolungamento dei lavori dovuti ad imprevisti nelle operazioni di scavo o a condizioni meteorologiche avverse.
Qualsiasi possibile permanente assetto viabilistico - continua l’assessore - verrà sempre concordato dall’amministrazione comunale con i cittadini e i commercianti.
Ogni intervento troverà coerenza con il percorso avviato nel “Piano urbano della mobilità” che mira a dare centralità al trasporto pubblico e ad evitare il traffico di attraversamento che oggi assedia il centro storico.
Anche le modifiche, in alcune zone, agli stalli di sosta, trasformati da blu a gialli, sono temporanee e salvaguardano l’esigenza degli abbonati alle “righe gialle” che vedono ridotti i posti auto a causa dei cantieri – conclude l’assessore Dalla Pozza - . Successivamente alla chiusura dei cantieri i posti auto “blu” verranno ripristinati. La stessa operazione è stata effettuata, per esempio, anche in occasione dei lavori a Ponte degli Angeli quando alle Barche sono stati introdotti nuovi stalli di sosta gialli.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

L’attività della Polizia Locale tra pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza, sanzioni antiaccattonaggio e antibivacco in aree verdi

Due automobilisti si sono visti ritirare la patente nel fine settimana dalla polizia locale, uno per un periodo da sei mesi ad un anno e l’altro per oltre due anni. Le nuove disposizioni penali del codice della strada, entrate in vigore venerdì 30 luglio scorso, sono infatti diventate ancora più severe nei confronti di chi si mette al volante con tassi alcolemici superiori al consentito.
Entrambi residenti nei Comuni contermini, i due vicentini sono stati fermati il primo lungo la strada padana superiore verso Padova, il secondo in piazzale della Stazione. L’alcol test ha rilevato un valore doppio ai limiti di legge per il settantenne, addirittura superiore di sei volte per il trentaduenne, il quale, oltre alla confisca del veicolo, subirà ora la sospensione della patente di guida per minimo due anni.
Con le nuove norme – dichiara l’assessore alla sicurezza, Antonio Dalla Pozza - occorre prestare ancora più attenzione e non mettersi mai alla guida dopo aver bevuto, perché il rischio di non poter guidare per lungo tempo è davvero elevato. E i controlli vengono eseguiti a tutela di chi guida e degli altri utenti della strada”.
Questa mattina, invece, nel corso di un intervento davanti all’ospedale San Bortolo mirato al contrasto dell’attività dei parcheggiatori abusivi e dell’accattonaggio, gli agenti della polizia locale hanno sanzionato, con sequestro del denaro indebitamente raccolto, Clement Alohan Oba Raphael. Il nigeriano di 36 anni è inoltre risultato titolare di un provvedimento di carcerazione emesso dalla procura di Verona e pertanto, dopo la sua identificazione, è stato eseguito nei suoi confronti l’ordine di carcerazione. L’uomo, che deve scontare una pena residua di tre mesi e sei giorni di reclusione, è stato assicurato alla casa circondariale di San Pio X.
Ieri mattina, infine, due persone di origine nordafricana sono state sanzionate con una multa di 50 euro per il mancato rispetto dell’ordinanza che vieta il bivacco nelle aree verdi. Gli agenti li hanno infatti sorpresi in via Brenta mentre dormivano in giacigli sotto gli alberi. Dopo gli accertamenti di rito, uno dei due, un marocchino di 34 anni, è risultato già soggetto al divieto di dimora nel territorio comunale ed è stato segnalato all’autorità giudiziaria. “E’ il risultato di un controllo mirato che ha fatto seguito ad alcune segnalazioni dei residenti – sottolinea l’assessore Dalla Pozza -. La collaborazione dei cittadini è infatti molto preziosa per la polizia locale perchè consente di conoscere le zone di degrado e quindi di intervenire in modo puntuale e tempestivo”.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza