giovedì 25 aprile 2013

Parcheggiatori abusivi e accattoni multati davanti all'ospedale San Bortolo

Ancora un controllo contro l'accattonaggio molesto davanti all'ospedale S. Bortolo. Questa mattina personale della polizia locale e della sezione volanti della questura di Vicenza è intervenuto, con azione coordinata, nei parcheggi di via Rodolfi, per il contrasto di un fenomeno che provoca disagio e insicurezza all’utenza ospedaliera.

Nel corso dei controlli, compiuti utilizzando sette pattuglie anche con agenti in abiti borghesi, sono state sorprese sette persone dedite a esercitare attività di accattonaggio e di parcheggiatore abusivo.
Nei loro confronti, una volta condotte in questura e identificate, sono state avviate le procedure per la verifica della regolare presenza sul territorio e sono state emesse sanzioni per violazione dell’ordinanza sindacale contro la mendicità e l'accattonaggio e, per quanto riguarda i parcheggiatori abusivi, per la violazione al codice della strada.

I sanzionati sono due quarantenni italiane di origine rom e una donna e quattro uomini rumeni di età compresa tra i venti e i trenta anni.

Quattro le multe, ciascuna da 765 euro, date ai parcheggiatori abusivi; tre quelle da 50 euro per accattonaggio molesto. Pari a 55,54 euro le monete sequestrate quale profitto dell’attività illecita.

Polizia locale, due multe per i rifiuti

Lunedì la polizia locale ha staccato due verbali a carico di altrettante donne che hanno conferito scorrettamente i rifiuti.
Gli agenti in borghese, in collaborazione con gli addetti di Aim Ambiente, hanno infatti pizzicato una residente di Vicenza mentre riponeva un sacchetto di rifiuti all'esterno del cassonetto dell'isola ecologica di via dei Laghi. Per la donna è scattata una sanzione da 50 euro.
Nel corso del secondo controllo effettuato in viale S. Lazzaro è stata invece sorpresa una donna di Creazzo mentre conferiva in un'isola ecologica comunale un sacchetto di rifiuti evidentemente non prodotti a Vicenza. Il comportamento vietato le è costato una multa da 150 euro.

mercoledì 3 aprile 2013

Parco fluviale dell'Astichello: parte il secondo stralcio dei lavori

Importante passaggio verso la realizzazione del Parco fluviale dell'Astichello: questa mattina la giunta comunale ha infatti approvato, su proposta dell'assessore al verde urbano Antonio Dalla Pozza, il progetto esecutivo del secondo stralcio dei lavori che riguarda l'area tra il fiume e via Bedeschi.

Già nelle prossime settimane, per un intervento complessivo di 96 mila euro che va ad aggiungersi ai lavori di riqualificazione già realizzati per 60 mila euro, sarà sistemata l'area tra via Bedeschi e l'ansa dell'Astichello verso via Cansiglio, con il diradamento della vegetazione infestante, l'interramento dell'invaso d'acqua che si è formato vicino al ponte di via Fratelli Bandiera e la messa a dimora di nuove piante.

“Con questi lavori – è il commento dell'assessore Dalla Pozza – non solo diamo un input importante alla realizzazione del parco fluviale, ma risolviamo anche i problemi di sicurezza e di degrado urbano relativi agli accampamenti abusivi tra la boscaglia e all'abbandono dei rifiuti. Non appena, in virtù all'accordo perequativo sottoscritto nel piano degli interventi con i proprietari dell'area più a nord, anche quella parte di parco potrà essere riqualificata, sarà realizzato il primo percorso pedonale che collegherà il parcheggio di viale Cricoli con l'ospedale e parco Querini, lungo la riva destra del fiume Astichello. Successivamente andrà sistemata anche la sinistra fluviale, verso la cittadella degli studi, mentre a nord il progetto si allargherà in direzione di Cavazzale e Monticello Conte Otto, nell'ottica della valorizzazione degli ambiti fluviali che sono contesti naturalistici meravigliosi”.

Rifiuti, due sanzioni ieri in viale S. Lazzaro a carico di non residenti a Vicenza

La polizia locale ha staccato ieri due verbali da 150 euro per la violazione dell'ordinanza sindacale del 2011 sulle modalità di conferimento dei rifiuti urbani. Nel corso dei periodici controlli svolti in borghese dagli agenti del comando di contrà Soccorso Soccorsetto, infatti, sono stati sorpresi in fondo a viale S. Lazzaro un cittadino residente a Creazzo e uno ad Altavilla mentre buttavano la loro spazzatura, non prodotta in città, nei cassonetti del Comune di Vicenza.

“Questo tipo di controlli sono spesso infruttuosi perchè non è così semplice essere nel posto giusto al momento giusto – commenta l'assessore all'ambiente e alla sicurezza Antonio Dalla Pozza -. Averne quindi sorpresi due ieri dimostra comunque che la nostra attenzione su questo malcostume è costante, perchè non è ammissibile che siano i residenti di Vicenza a pagare la spazzatura portata abusivamente in città e prodotta da cittadini che abitano in altri Comuni”.

I cittadini residenti in altri Comuni che "involontariamente" si dimenticano i rifiuti in auto, e li portano a Vicenza, causano mediamente ogni anno un aumento, che stimiamo prudenzialmente tra il 5 ed il 10%, dei rifiuti indifferenziati prodotti a Vicenza (circa 30.000 ton/anno), pagati a circa 110 euro/ton di costo di smaltimento.

Facendo due conti veloci, le "dimenticanze" dei non residenti causano un probabile aggravio in tariffa, per i residenti, di circa 200.000 euro/anno, ovvero un punto percentuale. Proprio per evitare le "migrazioni", la maggior parte dei Comuni limitrofi ha introdotto sistemi di raccolta porta-a-porta "spinti", che hanno portato alla scomparsa dei cassonetti ed all'introduzione di giornate di raccolta dedicate per le diverse linee di rifiuti.

Ovviamente tutti i Comuni hanno ordinanze o regolamenti simili ai nostri, spesso con sanzioni di importo maggiore.

Nessuno vuole colpevolizzare una dimenticanza, nè tanto meno dare del "delinquente" a chi commette un'infrazione, però credo che oltre 2.000 tonnellate all'anno di rifiuti "esportati" a Vicenza superino il dubbio che si tratti di una casualità.

Queste sanzioni non vengono certo date per fare cassa: il lavoro di due persone per mezza giornata sicuramente costa di più di quanto non venga incassato con le sanzioni.
Ma al Comune interessa maggiormente l'effetto di deterrenza che simili azioni hanno.

I contratti di servizio con i terzisti che si occupano della raccolta differenziata prevedono anche una parte sanzionatoria, che viene regolarmente applicata, quando si verifichino situazioni come quelle dei contenitori per la raccolta dei rifiuti non vuotati regolarmente (una delle scuse addotte più spesso per giustificare la "migrazione" da un luogo all'altro).
Ritengo comunque che 1.500 punti cittadini di raccolta dei rifiuti consentano, soprattutto a chi si sposta con l'auto, di utilizzare le strutture successive a quelle trovate colme.
Ma anche qui posso garantire che, essendo le strutture di raccolta tutte tarate per il numero medio di abitanti della zona circostante, quando i cassonetti risultano pieni lo sono normalmente o per un utilizzo improprio degli stessi (caso tipico è quello dei cartoni inseriti interi nella campana della carta, anzichè ridotti di volume), o per conferimenti abusivi che saturano il volume del contenitore anzitempo.

Da un'analisi fatta nella zona di Anconetta/Ospedaletto prima e dopo la rimozione dei cassonetti per il rifiuto indifferenziato, stimiamo che i conferimenti da parte di non residenti fossero pari a circa il 40% del totale dei rifiuti raccolti in quella zona.

Concludendo, penso che ciascuno dovrebbe cercare di rispettare le regole in materia di rifiuti, sapendo che il trasgredirle porta altri cittadini a pagarne, in questo caso nel vero senso della parola, le conseguenze.

martedì 2 aprile 2013

Valletta del Silenzio: tutti gli interventi per la valorizzazione dell'oasi



Dopo l'Oasi di Casale, il Wwf di Vicenza gestirà anche l'Oasi della Valletta del Silenzio e il bosco urbano del ponte del Quarelo. Lo ha annunciato stamattina l'assessore al verde urbano Antonio Dalla Pozza proprio all'Oasi della Valletta del Silenzio, assieme al presidente del comitato Wwf di Casale A. Carta, Lorenzo Stefani.

“Siamo molto contenti di affidare tutto questo fronte naturalistico a sud della città alla gestione del Wwf – ha dichiarato Dalla Pozza -. Questa in particolare è un'area dal grande valore storico-naturalistico e monumentale, con notevoli potenzialità di sviluppo turistico”.

Il Wwf Vicenza avrà quindi il compito di valorizzare le tre oasi che si trovano a sud della città, gestirle operativamente, sorvegliarle, monitorarle, organizzare visite guidate e sviluppare attività di fruizione. Secondo la convenzione che scadrà il 31 dicembre 2017, il comitato dovrà inoltre gestire i fondi raccolti e concessi, e utilizzarli per le attività promozionali, culturali e turistiche; e dovrà infine provvedere allo sfalcio dell'erba, alle potature e a mantenere in buon uso le attrezzature e gli arredi. Il contributo annuo da parte del Comune sarà di 40.500 euro.

La convenzione con il WWF consentirà comunque di proseguire anche la collaborazione con l'Unione delle Associazioni di Campedello, che fino ad oggi è stata preziosa "sentinella" dell'Oasi, e con l'associazione "Civiltà del Verde", che verranno coinvolte nel piano di gestione dell'ambito.

Questa mattina inoltre l'assessore Dalla Pozza ha dato l'avvio alla demolizione dell'edificio comunale in eternit installato negli anni '80 riutilizzando un modulo destinato ai terremotati del Friuli e diventato poi la sede della cooperativa Agriter. L'operazione, del costo di circa 25 mila euro, verrà completata entro due settimane. “Al suo posto – ha spiegato Dalla Pozza - intendiamo realizzare un edificio per l'accoglienza didattica nell'ambito del progetto generale di riqualificazione della Valletta del Silenzio, che prevede l'approvazione di un protocollo d'intesa con la Regione Veneto per accedere a un contributo di 500 mila euro utili all'avvio di una prima parte degli interventi”.

Il nuovo edificio – che ha già ottenuto il parere favorevole dalla Soprintendenza - potrà essere punto di riferimento e di informazione per tutte le attività che si già si svolgono e che si prevede saranno sviluppate in futuro; sarà inserito in un percorso che va dall'Oasi della Valletta del Silenzio a Villa Guiccioli, con annessi orti didattici e laghetti di laminazione. Si tratterà di un edificio ecosostenibile e passivo, con struttura in legno, coppi fotovoltaici e sistema di drenaggio delle acque meteoriche del parcheggio e del tetto per il recupero dell'acqua piovana. È inoltre previsto un magazzino per attrezzi per l'attività legata agli orti e alla manutenzione esterna dell'area, un blocco wc esterno in modo che possa essere usato dai frequentatori del campo da calcio ed indipendentemente dall'apertura dell'edificio principale, nonché un wc interno, accessibile ai portatori di handicap. Gli altri locali saranno la reception e un ufficio, il piano del sottotetto a soppalco con sala per vari usi. Infine un locale interrato sarà destinato alla caldaia a cippato, al bollitore per solare, e al deposito per l'approvvigionamento. Le aperture saranno limitate per evitare facili effrazioni e le chiusure esterne saranno in legno basculante, in modo da essere ombreggianti quando aperte. All'esterno sarà realizzata una pedana in legno per le attività didattiche esterne, che sarà ombreggiata dalle chiusure ribaltate. Il riscaldamento sarà a pavimento con caldaia a biomassa che deriva dal cippato recuperato sul posto.

L'assessore infine ha fatto il punto sugli interventi naturalistici che, per un valore complessivo di 30 mila euro, partiranno in Valletta del Silenzio, non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno, e che sono previsti nel progetto del corridoio ecologico Berici-Bacchiglione-Tesina, finanziato dalla Fondazione Cariverona. Nel dettaglio, è previsto il diradamento di superficie boscata con l'eliminazione di piante morte e rimboschimento in continuità al Bosco di Villa Guiccioli presso la proprietà Golin, la sistemazione del laghetto naturale presente in prossimità della fontana di Monte Berico, la costituzione di un nuovo bosco planiziale in continuità all'esistente e la costituzione di un sistema di piantata veneta a tre filari all'azienda agricola Giralafoglia con utilizzo di pacciamatura biodegradabile, la pulizia e la sistemazione del laghetto dell'Oasi della Valletta del Silenzio attraverso la rimozione del materiale di intaso, il ripristino della continuità con la falda presente, la rinaturalizzazione delle sponde e, infine, l'inserimento della segnaletica di accompagnamento. Questi lavori completano l'intervento di consolidamento e di rinnovo della vegetazione dei versanti del colle Ambellicopoli, ossatura principale del progetto.

L'assessorato al verde urbano ha inoltre siglato un protocollo d'intesa del valore di 30 mila euro anche con i Servizi forestali regionali, i quali eseguiranno i lavori in delega sulle fasce boscate dell'ambito della Valletta del Silenzio, in linea con gli obiettivi ambientali della rete ecologica.

“In aggiunta agli 85 mila euro circa che stiamo investendo in Valletta del Silenzio per la rete ecologica, per gli interventi da parte dei Servizi forestali regionali e per la demolizione dell'edificio in eternit – ha aggiunto infine Dalla Pozza –, contiamo ora di ottenere circa 100 mila euro dal bando regionale per il piano di sviluppo rurale che destineremmo a interventi sui sentieri, al laghetto e ai fossi, e ci auguriamo infine di ottenere i 250 mila euro dalla Regione per la realizzazione del nuovo edificio biocompatibile e altri 250 mila euro circa per le finiture stradali, che interessano tra l'altro un ambito più ampio della Valletta del Silenzio”.