venerdì 30 aprile 2010

Il vento è cambiato, il nostro sogno è realtà


28 Aprile 2008

Achille Variati ha sconfitto Lia Sartori con il 50.48% dei voti

Con il voto di 27.645 vicentini, il 50.48%, Achille Variati è diventato il decimo sindaco della città di Vicenza, battendo la sua sfidante Amalia Sartori. "Avevano detto che Vicenza - ha ricordato Achille Variati parlando ai cittadini che si sono radunati in Piazza dei Signori sin dal tardo pomeriggio per festeggiare i risultati - è una città di destra, e invece non è così. Avevano detto che non se ne sarebbero andati via da Palazzo Trissino, e invece se ne andranno. Avevano detto che noi non avevamo speranza di vincere, e invece abbiamo vinto. E da oggi, io sarò il sindaco di tutti i cittadini, di quelli che mi hanno votato e di quelli che non mi hanno votato. Farò del Comune una casa di vetro, in cui ogni cittadino potrà guardare. E sarò, da sindaco, vicentino tra i vicentini, pronto ad ascoltare e a dare voce a chi, in tutti questi anni, non ha avuto ascolto e non ha avuto voce".

...E per festeggiare i due anni di amministrazione, quel 28 Aprile 2008 e quella inaspettata - ma non del tutto, perchè cercata, costruita e voluta - vittoria amministrativa, ci siamo ritrovati tutti assieme per gioire, e per ricordare a noi stessi che lo stesso spirito che ci ha portato a quel successo dovremo averlo ogni giorno, per poterci presentare nel 2013 nuovamente davanti alla Città e dire ai nostri concittadini "Ecco, vedete, non vi eravate sbagliati!", e poter continuare un'opera di governo che in soli due anni ha già riportato ordine e pulizia in Comune, in Aim, all'Ipab...
Il vento è davvero cambiato da quel 28 Aprile di due anni fa!
Auguri a tutti noi!


http://www.achillevariati.it/articolo.php?id=56

29/04/2010: Parcheggio di via Farini: verso l’apertura del cantiere erp

Automobili e autobus turistici potranno sostare ancora per qualche settimana nell’area d’interscambio di via Farini, dove sarà aperto un cantiere di edilizia residenziale pubblica. L’abbonamento Aim mensile di maggio è in vendita regolarmente e sarà utilizzabile anche quando il parcheggio sarà spostato nella nuova area resa nota nei prossimi giorni, al termine di alcune verifiche tecniche. Lo comunica l’assessore alla mobilità Antonio Dalla Pozza i cui uffici hanno già predisposto la soluzione alternativa per i bus turistici: le corriere andranno in via Pforzheim, adiacente al parcheggio Cricoli, facilmente raggiungibile dai caselli autostradali attraverso la viabilità urbana principale e servito dal Centrobus. Con la nuova localizzazione ci sarà un cambio nella tariffa: oggi le corriere parcheggiano gratis per le prime 48 ore, poi scatta una tariffa giornaliera di 50 euro. Al Cricoli gli autobus turistici pagheranno 10 euro ogni 24 ore e, in più, potranno utilizzare il servizio "Camper Service" di Aim. Infine, nei prossimi giorni, cambierà anche la fermata in centro storico per far scendere i turisti dalle corriere: "Anche la viabilità turistica – ricorda al proposito Dalla Pozza – fa parte del sistema della mobilità cittadina e nell’ambito del riordino di quest’ultima abbiamo deciso di spostare la fermata dei turisti da viale Roma a viale dell’Ippodromo, in modo da non interferire con le soste degli autobus di linea e con il passaggio dei mezzi privati".
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

giovedì 29 aprile 2010

Il filobus “timbra” il primo sì

DAL MINISTERO. Segnali positivi dalla commissione tecnica che esamina la linea elettrica da Ponte Alto a Ca’ Balbi

C’è in ballo la maxi infrastruttura da 80 milioni di euro: da Roma una copertura del 60 per cento
Ok l’alleanza Comune - Provincia



Da "Il Giornale di Vicenza" di Martedì 27 Aprile 2010, Cronaca, pagina 12, di Gian Marco Mancassola

Il filobus made in Vicenza timbra il primo sì. Da Roma arrivano segnali positivi. La commissione tecnica ministeriale ha inserito la linea elettrificata da Ponte Alto a Ca’ Balbi, dove sorgerà il nuovo stadio, nella lista esclusiva dei 15 progetti che hanno le carte in regola per concorrere allo stanziamento dei contributi statali collegati alla legge 211 del 1992 sui Sistemi di trasporto rapido di massa.
IL MATCH. In ballo c’è una torta da quasi 400 milioni di euro, che dovrà essere spartita tra i candidati che salteranno tutti gli ostacoli. La congruità tecnica è la prima tappa di un percorso ancora lungo. Il sindaco Achille Variati, che ha inserito nel Pat il filobus attribuendogli un ruolo strategico nell’architettura dei trasporti e della mobilità del futuro, è pronto a calare l’asso Dal Molin sul tavolo del governo: il filobus risulta strategico nel pacchetto delle compensazioni collegate al sacrificio per la Ederle 2.
LA LINEA. Nell’operazione è entrata a pieno titolo anche la Provincia con Ftv per il ramo ovest, che verrebbe allestito sfruttando la corsia preferenziale allineata lungo la ferrovia tra Ponte Alto e la stazione. Dopo qualche schermaglia iniziale, l’ingresso della Provincia nella partita ha messo le ali al progetto, rafforzando la posizione di Vicenza sui tavoli ministeriali. L’assessore comunale alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza, che sta seguendo le pratiche con il collega alle infrastrutture Ennio Tosetto, riconosce il ruolo cruciale dei partner di palazzo Nievo e si augura che il filobus rappresenti il ponte verso la fusione tra Ftv e Aim trasporti.
DI CORSA. L’obiettivo del progetto è creare una linea elettrificata che consenta ai mezzi pubblici di attraversare il capoluogo da est a ovest in appena 16 minuti: 11 minuti da Ca’ Balbi alla stazione, 5 appena dalla stazione a Ponte Alto. Il filobus si sposterà su pneumatici e sarà alimentato da un collegamento a una linea elettrificata area attraverso le “bretelle”. Il preventivo considera l’acquisto dei veicoli, la strutturazione della rete elettrica aerea, la creazione di un parcheggio per la sosta dei mezzi a Ca’ Balbi, gli espropri delle aree necessarie per strutturare la linea elettrica.
LA TORTA. Se tutto filerà liscio, dal ministero delle infrastrutture dovrebbe arrivare il nulla osta alla realizzazione di un’infrastruttura che vale tra i 50 milioni della tratta nuovo stadio-stazione ai circa 80 milioni per l’intera linea. I contributi statali copriranno fino a un massimo del 60 per cento il budget necessario: quindi, non saranno spediti a Vicenza più di 50 milioni di euro. Una delle possibili strade per coprire tutti i costi è il project financing con il coinvolgimento di capitali privati.
PIEDI DI PIOMBO. I tempi per ottenere i contributi statali sono imprevedibili. Qualche rallentamento si è già sviluppato per alcuni cambi della guardia ai vertici delle strutture ministeriali. Non sono escluse perizie e ulteriori verifiche di congruità tecnica. L’assessore Dalla Pozza è tanto prudente quanto scaramantico: «Incrociamo le dita. Dopo l’ufficializzazione del primo via libera tecnico ci saranno nuovi esami, ma abbiamo chiesto anche di considerare che Vicenza nel 2009 è stata inserita dal governo nell’elenco delle aree con emergenza ambientale per l’inquinamento atmosferico. Mi sembra un valido motivo per trovare soluzioni alternative alle auto».

Il patto di stabilità blocca 4 milioni per le bonifiche

IL CASO. Stanziati dalla Regione nel 2009
Per le ex acciaierie e le aree d’oro di viale Mazzini e via Cattaneo

Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 24 Aprile 2010, Cronaca, pagina 14, di Gian Marco Mancassola

Dopo anni di attesa arrivano i soldi per completare la bonifica delle ex acciaerie, nelle aree d’oro di viale Mazzini. Quattro milioni di euro donati dalla Regione, che il Comune non può spendere, altrimenti finirebbe fuori legge. Sembra il tipico copione della burocrazia all’italiana: film già visto. Per una volta i bistrattati enti locali hanno il pane, ma scoprono di non avere i denti per mangiarlo. Da giorni a palazzo Trissino si interrogano sul da farsi: il rischio è di veder congelato un prezioso finanziamento che potrebbe sbloccare la riqualificazione del Pp6 (l’area dove sorge il nuovo teatro) e del Pp7 (in via Cattaneo). Era la fine del 2009 quando la Regione comunicò a palazzo Trissino l’ammissione di Vicenza al Fondo di rotazione finalizzato ad interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati. I contributi concessi in conto capitale prevedono un rimborso in quote annuali, costanti e senza oneri, per una durata massima di 15 anni, dell’importo fino al 100 per cento della spesa ritenuta ammissibile. Al Comune sono stati assegnati 1,9 milioni di euro per la bonifica dell’ex Valbruna (Pp6) e 2,1 milioni di euro per la bonifica dell’ex Beltrame (Pp7). Stando a quanto riportato nei progetti licenziati dalla giunta Variati, nelle aree (produttive fino agli anni Settanta) sono ancora presenti in alcune porzioni di terreno scorie di fonderia e metalli pesanti come arsenio, piombo, rame, nichel fino a circa 2,2 metri di profondità. Nella medesima condizione si ritrovano tutti i Comuni interessati. Se la giunta attiva i mutui ammessi dal Fondo di rotazione, sfora automaticamente il Patto di stabilità, che per il 2010 ammette meno di 6 milioni di interventi finanziabili con mutuo. Tradotto: al momento è un forziere senza chiave con un tesoretto inutilizzabile.L’assessore al bilancio Umberto Lago e l’assessore all’ambiente Antonio Marco Dalla Pozza sono al lavoro per individuare con gli uffici regionali una via d’uscita. L’idea più praticabile sembrerebbe il frazionamento del budget in tante piccole rate, aggirando così i vincoli del Patto di stabilità: la giunta potrebbe esaminare a breve una proposta in questa direzione. Il piano B prevede un tentativo di coinvolgere Aim nell’operazione di bonifica. È un gol a porta vuota: peccato che (per ora) manchi il pallone.

Multe da record, più di 4,4 milioni in arrivo nel 2010

PIOGGIA DI VERBALI. Quintuplicate le spese postali della polizia locale
Zocca (Pdl-FI) parla di “stangata” Dalla Pozza: «È l’effetto della Ztl»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Venerdì 23 Aprile 2010, Cronaca, pagina 14, di Gian Marco Mancassola

Multe da record. Il 2010 promette fuochi d’artificio nella contabilità dei verbali trasmessi dal comando dei vigili alle casse comunali. Nelle pieghe del nuovo bilancio di previsione pendono forma numeri da capogiro: dalle sanzioni l’amministrazione Variati si attende entrate per 4,4 milioni di euro. «È una stangata, i vicentini sono avvisati», polemizza Marco Zocca, capogruppo del Pdl-FI. «È l’effetto del videocontrollo nella Ztl», taglia corto l’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza.

LA TARTASSATA. Era stato il sindaco Achille Variati, a marzo, il primo ad annunciare una speciale attenzione da dedicare alle multe. In particolare, il sindaco si attende un deciso giro di vite nel recupero dei verbali non pagati iscritti a ruolo. A Vicenza si registrano percentuali sbalorditive: più o meno il 40 per cento delle multe non vengono pagate. Da questa attività di verifica e recupero a palazzo Trissino si attendono un gettito di 1,2 milioni di euro.

LA FETTA PIÙ GROSSA. Saranno le multe “fresche”, tuttavia, a generare le entrate più generose da questo speciale capitolo. Nel 2010 si prevede un netto balzo verso l’alto, passando dai 2,7 milioni dell’ultimo esercizio finanziario ai 3,2 milioni del nuovo bilancio. Sui 500 mila euro di differenza dovrebbe pesare in larga misura l’attività delle otto telecamere poste a guardia della zona a traffico limitato in centro storico. A nove mesi dalla loro attivazione continuano a garantire un centinaio di verbali al giorno. Che al comando di contrà Soccorso Soccorsetto si stiano preparando ai grandi numeri lo dimostra anche un altro dato: le spese per il servizio “Postel” utilizzato per la spedizione postale dei verbali quintuplicheranno, passando dai vecchi 100 mila euro a 550 mila euro: un boom senza precedenti di costi che vengono poi recuperati sotto forma di “spese di segreteria”.

LA POLEMICA. Zocca sottolinea con il pennarello rosso le cifre riportate negli schemi di bilancio: «Per far quadrare i conti del 2010 - analizza - la giunta Variati applica la solita formula: tartassare i cittadini. Lo fa aumentando la tariffa rifiuti di un altro 7,6 per cento, lo fa aumentando i valori Ici delle aree edificabili e lo fa andando a incrementare il numero delle multe. Non è così che si gestisce un Comune: la ricetta del centrodestra è diversa ed evitare di prelevare le risorse dalle tasche dei cittadini. Tutto questo nascondendosi dietro il presunto taglio dei trasferimenti da Stato e Regione: i numeri dimostrano che non c’è stato alcun taglio e che i problemi, semmai, nascono da una cattiva gestione delle politiche urbanistiche, come dimostra il crollo degli oneri di urbanizzazione».

IL CONTRATTACCO. «Zocca se la prende con le multe previste nel 2010? Strano, perché Valerio Sorrentino ha presentato un emendamento che chiede di prevedere altri 200 mila euro dalle sanzioni per finanziare attività di sorveglianza nella zona della stazione. Ah, ma certo, Sorrentino fa parte del Pdl-Pdl, mentre Zocca è del Pdl-Fi...», ironizza l’assessore Dalla Pozza, ricamando sulla frattura del principale partito di opposizione. «Il consigliere è disinformato e disinforma - prosegue l’assessore - perché le previsioni al rialzo dipendono dall’attivazione delle telecamere nella Ztl e dall’attività di recupero dei verbali non pagati. Non c’è alcuna stangata in arrivo, né c’è un accanimento dell’amministrazione comunale e della polizia locale contro gli automobilisti».

27/04/2010: Nel fine settimana 9 sanzioni antiprostituzione e 5 a pubblici esercizi

Dalla Pozza: “Allo studio un provvedimento contro i locali recidivi”

Prosegue a ritmi serrati l’azione di controllo del territorio della polizia locale. Nel corso dell’ultimo fine settimana, nell’ambito di questa attività, gli agenti hanno accertato 9 violazioni dell’ordinanza antiprostituzione: 7 lungo viale San Lazzaro e 2 in zona stadio. Pari a 500 euro la sanzione per ogni persona multata. L’attenzione dei vigili si è inoltre concentrata sui pubblici esercizi: 5 sono stati i locali sanzionati perché tenevano la musica alta dopo 23 e 30 o perché erano ancora aperti dopo le 2 di notte. Due di questi pubblici esercizi sono in centro storico, tre in periferia; quattro su cinque sono risultati recidivi. “Sia nel contrasto della prostituzione – commenta l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza – sia nei confronti dei locali che non rispettano la legge è evidente che la nostra amministrazione non intende mollare la presa. Per quanto riguarda i pubblici esercizi ribadisco che la polizia locale proseguirà in modo sistematico con i controlli e le sanzioni finché certi gestori non capiranno che le regole vanno rispettate. Proprio in questi giorni stiamo studiando un provvedimento ad hoc che, a fronte di comportamenti palesemente recidivi, faccia scattare conseguenze simili a quelle decise per il market di via Napoli”. I controlli compiuti dalla polizia locale nel weekend hanno condotto anche alla contestazione di 3 violazioni penali per guida in stato di ebbrezza alcolica per valori superiori a 1 grammo per litro. Per i guidatori, di età compresa tra i 35 e i 50 anni, ci sono stati il ritiro della patente e, in un caso, anche il sequestro dell'auto.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

26/04/2010: Nomadi, gli assessori Dalla Pozza e Giuliari intervengono a seguito della dichiarazione di Sandoli

In risposta alla dichiarazione di Alessio Sandoli, segretario cittadino della Lega Nord- Liga Veneta, interviene l’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza: “Sandoli con i suoi sgrammaticati comunicati stampa continua a seminare disinformazione e paura, uniche armi politiche che ha in assenza di proposte costruttive per questa città. In realtà il Comune monitora attentamente il problema del nomadismo e grazie a questa attività oramai da settimane non riceve segnalazioni particolari di problemi da parte dei residenti di San Pio X, che comunque sono sempre stati ascoltati e cui è sempre stata data risposta con operazioni mirate e tempestive della polizia locale: a testimonianza di ciò vi sono i numerosi verbali elevati l’anno scorso e quest’anno. Stia pur certo il signor Sandoli che la repressione di comportamenti non conformi alle ordinanze, che solo questa amministrazione è riuscita ad emanare dopo 10 anni di lassismo leghista, è continuamente alla nostra attenzione e che i controlli in quella parte della città continueranno, senza abbandonare alcuno, dando ai quartieri nuovi servizi (come i campi da calcio in erba sintetica) e rinnovata protezione, dopo il periodo passato nel dimenticatoio con il governo cittadino di centro destra a cui partecipava anche lui stesso come consigliere.
In relazione all’attacco al Comune, colpevole secondo Sandoli di “risistemare i campi nomadi abusivi e creare microaree per dare ospitalità a chi non si è mai voluto integrare nel tessuto sociale della città” l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari dichiara: “Sandoli sconfessa il suo stesso ministro degli interni Maroni che ha messo a disposizione di alcune regioni, tra cui il Veneto, importanti e necessarie risorse finanziarie per risolvere l'emergenza nomadi. Per fortuna ci sono amministratori leghisti più illuminati ed un ministro degli interni che ha avuto il coraggio di dire più volte che nei campi nomadi "devono essere garantite condizioni igienico-sanitarie degne di un essere umano" riconoscendo inoltre che questi finanziamenti sono importanti perchè "decine e decine di campi nomadi abusivi sono in una situazione di totale degrado, dove vivono minori lasciati a se stessi e che condividono le loro baracche con i topi". Il mio assessorato sta lavorando proprio secondo le indicazioni date dal compagno di partito di Sandoli e mi rammarica vedere che un giovane leghista non sostenga le politiche sociali del suo stesso ministro.” L’assessore Giuliari continua ricordando l’importante attività svolta dalla Cooperativa Insieme: “Apprezzo e ringrazio la Cooperativa Insieme per le iniziative attuate per favorire l’integrazione dei nomadi, facendo emergere una Vicenza che appare meno sui giornali, ma che sta continuando a lavorare per dare un futuro migliore a questi bambini.”

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

23/04/2010: Variati al liceo Quadri per la presentazione dei progetti per Vicenza

"Tutte proposte molto interessanti e concrete. Cercheremo di realizzarne almeno una"

Non si aspettava un livello di approfondimento tale il sindaco Achille Variati quando ha accolto l’invito del liceo scientifico Quadri di assistere all’illustrazione dei progetti di "educazione alla cittadinanza" delle classi quarte, coordinate dal vicepreside Paolo Vidali. Invece questa mattina, a mano a mano che i ragazzi hanno presentato a lui, alla vicesindaco Alessandra Moretti e all’assessore Antonio Dalla Pozza le proposte per rendere la città più ecologica, viva e a misura dei giovani, ha capito che stavano facendo sul serio. "Pensavo che avreste proposto idee generiche – ha detto Variati ai ragazzi - invece molti voi sono entrati nei dettagli, anche economici, di studi di fattibilità davvero interessanti e concreti. Inviatemi formalmente tutti i progetti: li farò conoscere a tutta la giunta. "Al termine della presentazione il sindaco ha indicato ai ragazzi quali potrebbero essere i progetti di più facile realizzazione e quali invece quelli che richiederebbero percorsi e approfondimenti più complessi.Tra le idee più semplici da realizzare, perché l’amministrazione si sta già occupando di questioni simili, un centro di aggregazione giovanile a Campo Marzo (proposto della classe 4ALG), la realizzazione di una rete wi fi gratuita in centro storico (classe 4AT), la promozione della Carta Giovani che già esiste, ma che non è abbastanza conosciuta e utilizzata dai ragazzi (classe 4CI), alcune azioni ipotizzate per migliorare il trasporto pubblico (classe 4AST) e per introdurre il bike sharing (4BI).Ugualmente interessanti, ma più complessi, in particolare per il maggior impegno finanziario richiesto, la realizzazione di un centro giovanile polifunzionale all’ex Domenichelli e di un ampliamento della pista di skate al parco Fornaci (classe 4CST), un progetto di ciclobici per il centro storico sul modello di Parigi (classe 4AT, che ha quantificato in 220 mila 360 euro l’installazione di 200 biciclette utilizzabili con tessere magnetiche e carte di credito), uno spazio verde attrezzato da dedicare ai grandi concerti per i giovani (classe 4BT, alla quale il sindaco ha ricordato la sua volontà di sdemanializzare l’area sul lato est del Dal Molin per farvi un grande parco), pannelli fotovoltaici sugli edifici del centro storico (classe 4AI) rispetto ai quali Variati ha sottolineato i vincoli di legge, ma ha anche fatto presente i molti interventi già in corso sui tetti delle scuole del Comune. Al termine, una promessa importante: "Proponetemi una scaletta di priorità – ha detto il sindaco - tra i progetti che vi ho indicato come più semplici da concretizzare. Cercheremo di darvi la soddisfazione di vederne realizzato almeno uno".

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

16/04/2010: Qualità dell’aria 2009: cala, ma è sempre problematica, la concentrazione di pm10

Bene monossido di monossido di carbonio, benzene e metalli

Qualità dell’aria 2009: l’Arpav ha consegnato al Comune la relazione annuale che sintetizza un quadro già noto: sempre problematico, anche se in calo, l’inquinamento da pm10; fuori norma anche ozono e biossido di azoto, mentre migliora e rientra nei limiti di legge la concentrazione di monossido di carbonio, benzene e metalli. Questa mattina i dati sono stati commentati dall’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza e dal responsabile del servizio sistemi ambientali del Dipartimento provinciale Arpav Ugo Pretto."Il problema è complesso e il Comune sta cercando di affrontarlo in modo strutturale – ha detto l’assessore Dalla Pozza - . Anche il recente accorpamento delle deleghe all’ambiente e alla mobilità nella mia persona va in questa direzione. Il 2010 sarà l’anno del nuovo piano della mobilità cittadina con la valorizzazione di quella alternativa. Vorremmo incidere di più sull’inquinamento da emissioni industriali, ma in quell’ambito il margine d’azione è scarso. Massimo è il nostro impegno anche per quanto riguarda il controllo energetico e l’utilizzo di energia pulita negli edifici pubblici, a partire dalla recente installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole. Di questi temi per anni l’amministrazione comunale non si è occupata: ora le cose stanno cambiando". Quanto ai dati, dall’analisi prodotta da Arpav sulle rilevazioni del 2009 effettuate dalla rete di monitoraggio cittadina presentata dal dottor Ugo Pretto, risulta sempre problematica la concentrazione di PM10 nei mesi invernali, anche se c’è stata una netta diminuzione dei fenomeni acuti. Il valore limite per la protezione della salute umana (50 microgrammi per metro cubo da non superare per più di 35 volte nell’anno) è stato ampiamente sforato con 102 superamenti nella centralina di via Spalato, e 83 sia nel Quartiere Italia che a San Felice. Per la prima volta, tuttavia, sia Quartiere Italia sia corso San Felice hanno rispettato il valore limite annuale per la protezione della salute umana, pari a 40 microgrammi per metro cubo d’aria; solo via Spalato ha superato di pochissimo tale limite, con 41 microgrammi per metro cubo. La serie storica, inoltre, evidenzia un progressivo calo della concentrazione dell’inquinante, probabilmente dovuto anche all’incidenza della crisi economica sulle emissioni industriali e sul traffico pesante, oltre che alla diffusione di combustibili e di veicoli meno inquinanti. La presentazione della relazione annuale dell’Arpav è stata anche l’occasione per esaminare i più recenti dati disponibili per quanto riguarda la provenienza del PM10: nel 2005 su un totale di 185 tonnellate di PM10 prodotte, 80 provengono dai processi produttivi e 54 dai veicoli, che si confermano le principali fonti di questa tipologia di inquinamento. Le prossime analisi di questo tipo, curate dall’istituto nazionale ISPRA, saranno relative al 2010 perché si tratta di studi quinquennali. Ritornando ai dati 2009, superamenti delle soglie fissate dalla legge si sono registrati anche per il biossido di azoto, in particolare a Borgo Scroffa, storica centralina che andrà dismessa a favore di altri investimenti per il miglioramento della qualità dell’aria. Critica anche situazione dell’ozono, tipico inquinante estivo, con alcuni superamenti della soglia di attenzione di 180 microgrammi per metro cubo d’aria. "Questo inquinante diffuso anche in montagna, dove il maggior irraggiamento solare ne amplifica gli effetti, – commenta Dalla Pozza – dimostra più di altri che quello dell’inquinamento dell’aria non può essere un problema comunale, ma di carattere almeno provinciale. Senza dimenticare l’urgenza di un coordinamento regionale e di un aiuto finanziario da parte Stato". Più incoraggianti, e tutti al di sotto dei valori limite, i dati del monossido di carbonio (inquinante tipico delle emissioni dei veicoli e delle caldaie, in calo costante dal 2006 ad oggi), del benzene (la concentrazione si è più che dimezzata dal 2001 al 2009), degli idrocarburi policiclici aromatici e dei metalli pesanti.In calo, infine, anche la concentrazione del PM2,5, una porzione di particolato sospeso per il quale la normativa non ha ancora fissato il valore limite.Da ultimo, uno sguardo ai costi: "E’ di 139 mila euro – conclude Dalla Pozza – il valore della convezione tra Comune e Arpav per l’attività di monitoraggio e rilevazione della qualità dell’aria svolta da quest’ultima. A questa cifra, in tema di inquinamento, vanno aggiunti almeno i costi delle domeniche senz’auto e delle altre iniziative di limitazione della circolazione, che oscillano tra i 50 e i 70 mila euro all’anno".
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

13/04/2010: Allarme antrace a Palazzo Trissino

Nessuna relazione con la vicenda Dal Molin

Questa mattina intorno alle 10 a Palazzo Trissino, sede del Comune, una dipendente comunale addetta allo smistamento della posta ha rinvenuto all’interno di una busta della polvere sospetta. Immediata è scattata la procedura prevista per l’allarme antrace con il rapido intervento dei vigili del fuoco che hanno provveduto contenere la zona di possibile contaminazione e ad effettuare i primi controlli. Parallelamente è stata avvertita la questura. Terminato l’intervento di emergenza, la polvere è stata sequestrata per i necessari esami. La busta era indirizzata al sindaco e all’assessore alla viabilità. Oltre alla polvere c’era una lettera, che ora è al vaglio degli inquirenti e che contiene generiche minacce nei confronti degli amministratori. “E’ inutile creare allarmismo e fare speculazioni - dichiara il portavoce e capo di gabinetto del sindaco Jacopo Bulgarini d’Elci - La situazione è stata affrontata secondo le procedure previste. Rispetto a voci che si sono diffuse preciso che il contenuto della lettera non risulta in alcun modo correlato alla vicenda Dal Molin. Il sindaco e gli altri amministratori di Palazzo Trissino hanno proseguito normalmente le loro attività”.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

08/04/2010: Piazza Biade, via i parcheggi entro due mesi

La Giunta ha individuato due nuove aree per le auto di assessori, consiglieri e dipendenti comunali
Dalla Pozza: “E’ una piccola rivoluzione attesa da 10 anni che rivitalizzerà il centro storico”

Dopo dieci anni restituiamo piazza Biade alla città: entro un paio di mesi porteremo via le auto da sotto palazzo degli uffici”. È stato l’assessore alla mobilità, Antonio Marco Dalla Pozza, questa mattina, proprio nel cuore del centro storico, a dare l’annuncio. “È una piccola rivoluzione – ha aggiunto – che va verso l’idea dell’amministrazione Variati di rivitalizzare il centro, riempendo la piazza di tavolini, come si vede in tante città europee attorno ai monumenti più famosi”.
La giunta comunale ha individuato due nuove aree, dove amministratori, consiglieri e dipendenti comunali andranno a parcheggiare: si tratta del cortile interno dell’ex scuola Giusti, dove verranno ricavati 46 stalli di sosta (di cui 6 riservati a disabili) e l’area retrostante il Caffè Moresco in Campo Marzo, dove verranno creati altri 20 stalli.
Non avevamo altra scelta – spiega l’assessore -: oltre ad altre strade risultate subito non percorribili, le ristrettezze di bilancio non ci avrebbero consentito di spendere tra i 31 e i 67 mila euro che avremmo dovuto pagare ad Aim Mobilità per la sosta nei parcheggi gestiti dall’azienda; così come non ci sarebbero bastati gli spazi che la Provincia ci aveva offerto, alla quale pure ci eravamo rivolti. Alla fine, dunque, per coniugare le varie esigenze, finanziarie, istituzionali e artistico-architettoniche, abbiamo optato per due aree di proprietà comunale in modo tale da non andare a diminuire il numero di stalli a rotazione presenti in centro storico”.
Chi parcheggerà nell’uno o nell’altro parcheggio – ha inoltre aggiunto Dalla Pozza – lo decideranno i capigruppo consiliari ai quali presenterò la decisione di giunta. Noi intanto proponiamo che al Moresco parcheggino, oltre alle forze di polizia, il sindaco, gli assessori, il presidente e i capigruppo consiliari, e che alla Giusti vadano le auto degli altri 31 consiglieri e del personale comunale che assiste le sedute di Consiglio, nonché le auto di servizio del Comune”.
Un altro effetto di questa nuova disposizione – ha sottolineato inoltre l’assessore – sarà che l’accesso in Ztl risulterà vietato a tutti coloro che finora hanno parcheggiato in piazza Biade, in modo da sfoltire il numero dei permessi. Dall’altra parte, però, il Comune presenterà ad Aim Mobilità la richiesta di una convenzione per l’utilizzo del centrobus a favore dei consiglieri che ne faranno richiesta in alternativa ai due parcheggi e il cui costo, quand’anche venisse richiesto da tutti i consiglieri, risulterebbe senz’altro più abbordabile per il bilancio”.
Con i due nuovi parcheggi le uniche spese a carico del Comune serviranno, quindi, nell’area dell’ex scuola Giusti per la pulizia del piazzale, il potenziamento dell’illuminazione, la segnaletica orizzontale, un paio di specchi parabolici per l’uscita su corso S. Felice e la sbarra; per l’area dietro al Caffè Moresco serviranno invece solo per l’illuminazione, per una sbarra e per un paio di telecamere di sorveglianza nella zona di via Gorizia, peraltro già previste.
Per quanto riguarda piazza Biade dunque sparirà tutta la sosta lungo la strada, verranno spostati più avanti verso contrà Santa Barbara i due posti per disabili, rimarranno non più di cinque posti auto a servizio dei veicoli degli uffici tecnici comunali e verranno ricavati due nuovi stalli davanti alla farmacia. “Piazza Biade risulterà poi ancora più bella - ha concluso Dalla Pozza - perché cureremo ulteriormente l’arredo urbano con fioriere lungo tutto il perimetro e lungo la strada e incentiveremo l’uso della bicicletta provvedendo al posizionamento di nuove rastrelliere”.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

08/04/2010: Prostituzione, Dalla Pozza incontra i residenti della zona stadio per decidere alcune azioni di contrasto

E al leghista Sandoli dice: “Non si scaricano i problemi sui cittadini”

Niente ronde dei cittadini, ma un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, più illuminazione, aree verdi recintate e possibilmente anche telecamere per dissuadere i clienti. Queste le richieste presentate ieri sera all’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza dal comitato spontaneo dei residenti della zona stadio, riunito in assemblea pubblica per affrontare il problema della presenza di prostitute lungo le strade del quartiere. Un incontro costruttivo, a detta del comitato dei residenti, che si è dichiarato totalmente estraneo all’idea di organizzare ronde e che rifiuta ogni strumentalizzazione politica in tal senso.
Al confronto con l’assessore, al quale hanno preso parte un’ottantina di persone, seguirà in questi giorni la stesura di un elenco puntuale di richieste da sottoporre all’amministrazione. Tra le altre, nuovi punti luce nelle zone più buie del quartiere, più controlli serali e notturni, l’installazione di telecamere per dissuadere i clienti, lo studio di limitazioni alla circolazione notturna nelle vie secondarie, la recinzione dell’area verde di via del Grande, per la quale è già prevista la riqualificazione e la realizzazione di una zona per far sgambettare i cani.
Dalla Pozza si è impegnato a dare risposte rapide, a partire dagli interventi di immediata fattibilità, come il potenziamento dell’illuminazione.Quanto al controllo del territorio, l’assessore chiederà al Questore di Vicenza un’azione sinergica tra polizia di stato e polizia locale, per essere più incisivi nella lotta al fenomeno. Intanto i cittadini scriveranno anche al Prefetto, consapevoli che il problema della prostituzione non può essere una competenza soltanto comunale.
A maggio comitato spontaneo e assessore si incontreranno di nuovo, per fare il punto sui risultati raggiunti e concordare nuove azioni.
Mentre apprezzo la scelta dei residenti di non organizzarsi in ronde – dichiara Dalla Pozza – rilevo che, come al solito, la Lega non perde l’abitudine di scaricare sui cittadini responsabilità che dovrebbero competere ad altri, in primis al governo. Il segretario cittadino Sandoli si preoccupi di far sapere al ministero dell’interno che il patto di stabilità impedisce ai Comuni di assumere nuovi agenti di polizia locale, di spendere soldi per la sicurezza, di dotarsi di nuovi strumenti di controllo del territorio, invece di chiedere ai cittadini di difendersi da soli. E la finisca di screditare la polizia locale di Vicenza che al contrario si impegna con grande abnegazione nella lotta contro questo fenomeno, come testimoniano le oltre 400 multe date in poco più di un anno per violazione dell'ordinanza anti-prostituzione, di cui ben 100 in zona stadio. Noi non abbandoniamo a se stessa nessuna zona della città. Sono i leghisti che lo fanno quando invitano la gente ad arrangiarsi da sé”.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

08/04/2010: Al via i lavori in viale Ferrarin

Gli assessori Tosetto e Dalla Pozza mandano una lettera ai residenti

Cominceranno la prossima settimana i lavori di estensione delle reti tecnologiche e di riqualificazione di viale Ferrarin.
Gli assessori alle infrastrutture stradali, Ennio Tosetto, e alla mobilità, Antonio Marco Dalla Pozza, hanno scritto una lettera alle oltre 110 famiglie residenti per informarli della varie fasi del cantiere, che durerà sino a fine anno e che comporterà necessariamente modifiche alla circolazione stradale, garantendo sempre, comunque, l’accesso ai passi carrabili.
Le variazioni alla mobilità locale durante la prima parte dei lavori, cioè quella che durerà fino a metà agosto e che riguarda per lo più Aim Vicenza per la posa delle condotte di teleriscaldamento, gas, illuminazione pubblica, elettricità ed acquedotto, sono suddivise in tre fasi.
La prima partirà lunedì 12 aprile prossimo per terminare a metà maggio con l’istituzione del senso unico di circolazione in viale Ferrarin nel tratto compreso tra via Goldoni e via Forlanini in direzione viale Diaz. Il senso opposto di marcia verrà quindi istituito in via Rosmini, mentre il capolinea della linea 4 degli autobus Aim verrà spostato di fronte al palazzetto dello sport.
La seconda fase terminerà a fine giugno e si caratterizzerà per la chiusura alla circolazione di viale Ferrarin nel tratto compreso tra il pattinodromo e via Gioberti e, successivamente, di via Alfieri tra via Gioberti e viale D’Alviano. Nelle laterali, che attualmente sono regolate a senso unico, si circolerà a doppio senso.
La terza fase, infine, che avrà corso tra metà luglio e metà agosto per approfittare della riduzione del traffico feriale nel periodo estivo, vedrà un restringimento di viale D’Alviano all’altezza dell’incrocio con via Alfieri, dove la congiunzione tra le due arterie verrà chiusa.
Nel corso dell’estate, ai lavori di estensione delle reti tecnologiche si affiancheranno quelli per la riqualificazione di viale Ferrarin, che dureranno sino a fine 2010 e che comprendono anche la ripavimentazione del manto stradale.
A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

07/04/2010: A Vicenza la maglia nera di Legambiente

Dalla Pozza: “Ci stiamo attrezzando con interventi strutturali, ma Regione e Stato devono aiutarci”

E’ un allarme che non ci stupisce: siamo i primi ad essere preoccupati e ad agire contro l’inquinamento della città”. Questa la risposta dell’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza al Treno Verde di Legambiente che assegna la maglia nera a Vicenza per l’inquinamento atmosferico ed acustico sulla base di una rilevazione effettuata da un Laboratorio mobile in nove città italiane. “Il Comune di Vicenza – prosegue l’assessore Dalla Pozza – si sta attrezzando con un nuovo piano della mobilità urbana che valorizzerà il trasporto pubblico e con l’adozione di un piano di zonizzazione acustica che, in sintonia con il PAT, produrrà anche interventi di risanamento. Certo è che, quando si parla di PM10, un Comune da solo può fare ben poco. Serve l’aiuto, soprattutto economico, della Regione e dello Stato. Per questo mi appello al neogovernatore Luca Zaia e al ministro dell’ambiente perché ci sostengano nella realizzazione di interventi strutturali che contrastino un problema sentito da tutti i cittadini”.
Quanto ai picchi di inquinamento rilevati da Legambiente Dalla Pozza puntualizza: “La situazione di Vicenza è sicuramente grave, ma quei dati sono stati raccolti in una condizione estrema: nel giorno di blocco del traffico domenicale in viale del Sole, cioè in una delle vie della circonvallazione dove le auto si concentravano proprio perché si trattava di una delle poche strade in cui la circolazione era consentita”.

A cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Vicenza

Ripreso l'aggiornamento del blog

Magari non se ne sentiva la mancanza, ma tra impegni di lavoro e problemi di funzionamento della linea adsl non riuscivo ad aggiornare il blog da inizio Aprile...
Vediamo se riusciamo a ripartire...
Buona lettura

venerdì 2 aprile 2010

Stop ai camion, anche S. Lazzaro diventa una "Ztl"

VIABILITÀ. Dopo le lamentele dei residenti
«I tir potranno parcheggiare nell’area vicina alla dogana»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 01 Aprile 2010, Cronaca, pagina 11

Stop ai camion nel quartiere di San Lazzaro, che diventa una nuova zona a traffico limitato. Il provvedimento è stato messo a punto dalla giunta su proposta dell’assessore alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza, in risposta alle numerose segnalazioni dei residenti nella zona, ed in particolare in via Rossini e Corelli. Nel mirino il transito e la sosta notturna dei mezzi pesanti lungo le vie residenziali. Tra i problemi: scarsa visibilità per il traffico, pericolo e intralcio per la mobilità pedonale e ciclabile, disagi per la rumorosità notturna. D’altra parte intorno al quartiere orbitano la dogana e vari centri commerciali. La Ztl di S. Lazzaro viene così perimetrata dalle vie San Lazzaro, Fermi, Cattane e Crispi (che ne sono escluse): dentro questo quadrilatero saranno vietati l’accesso e la sosta ai veicoli di massa a pieno carico uguale o superiore a 7,5 tonnellate non adibiti al trasporto di persone, ad eccezione dei veicoli impegnati nello svolgimento di operazioni di carico e scarico merci necessarie per esigenze di lavoro. Il provvedimento verrà attuato entro l’inizio dell’estate. «I mezzi pesanti dovranno quindi parcheggiare nella zona vicina alla dogana, dove la sosta è consentita - precisa Dalla Pozza - oppure in altre luoghi, per esempio nella zona industriale. In accordo con Aim stiamo valutando la possibilità, nell’ambito dello spostamento del Park Farini nella zona della dogana, di creare un’area apposita».

Blocchi notturni anti lucciole, auto vietate nelle vie del sesso

L’ORDINANZA. In via Torino, via Genova e via Firenze sarà proibita la circolazione ai non residenti dalle 22 alle 6
Il mercato della prostituzione dilaga anche nella zona stadio, Dalla Pozza: «Siamo preoccupati, stiamo cercando di intervenire»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 01 Aprile 2010, Cronaca, pagina 11, di Gian Marco Mancassola

Blocchi del traffico notturni contro il mercato delle lucciole. Se non si possono fermare le ragazze, si fermano le auto dei clienti. L’amministrazione comunale prova a bonificare l’arcipelago del degrado vietando la circolazione ai non residenti tra le 22 e le 6. Il provvedimento investirà via Torino, via Firenze e via Genova, il quartiere dei kebab, dei call center e dei dormitori abusivi all’ex Domenichelli, il fazzoletto più telecamerizzato della città: se il divieto ai non residenti funziona per la prostituzione, dovrebbe fiaccare anche altri giri come quello dello spaccio di stupefacenti. È una riedizione della zona a traffico limitato già sperimentata con successo ai tempi della prima giunta Hüllweck per spegnere le luci rosse di quello che oggi molti chiamano il quartiere del teatro, tra via dei Mille e via Mameli. A distanza di dieci anni, ci riprova la giunta Variati per scoraggiare la prostituzione là dove i nervi dei residenti sono più scoperti, ma anche dove la viabilità si sostiene su equilibri più delicati: basti dire che via Torino è la strada che dovrebbe convogliare, come da cartellonistica, il traffico in entrata da ovest verso la stazione, che tra le 22 e le 6 sarà deviato in viale Milano. L’ordinanza, annunciata ieri dall’assessore alla sicurezza e alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza, dovrebbe essere definita nei prossimi giorni e arricchita con il divieto di immettersi da via Torino in corso S. Felice, evitando così di interrompere il flusso dei mezzi pubblici nella corsia preferenziale. Sono alte le probabilità che misure simili vengano assunte anche per scoraggiare clienti e prostitute intorno al Campiello, il residence del sesso a S. Lazzaro: zone a traffico limitato dovrebbero essere istituite anche in laterali di viale S. Lazzaro come via Boito. «Il provvedimento è stato approvato anche dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza - analizza Dalla Pozza - ci preoccupa anche la situazione della zona stadio, da dove provengono segnalazioni per presenze fastidiose. Abbiamo già iniziato a intervenire, stiamo tenendo monitorato tutto il quartiere».

Lo smog è in calo e il merito va anche alla crisi

LOTTA ALL’INQUINAMENTO. Visita dell’assessore Antonio Dalla Pozza ai laboratori dell’Arpav di Vicenza in via Spalato.
Già prosciugati i soldi per i blocchi del traffico, le tre domeniche a piedi hanno esaurito il budget

Da "Il Giornale di Vicenza" di Mercoledì 31 Marzo 2010, Cronaca, pagina 25, di Gian Marco Mancassola

Arrivano sempre più conferme: i valori dello smog a Vicenza sono in calo anche per colpa (o merito) della crisi economica. Meno industrie attive, meno camion in movimento, meno viavai in zona industriale. Siamo più poveri e respiriamo un po’ meglio. ma nemmeno troppo, se si considera che a metà febbraio erano già stati spesi i 35 bonus giornalieri concessi dalla normativa nell’arco di un anno per sforare i limiti delle polveri sottili. Di inquinamento e crisi si è discusso ieri in via Spalato, dove hanno sede i laboratori dell’Arpav, l’agenzia regionale per l’ambiente, visita dall’assessore all’ecologia e alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza. Nei prossimi giorni l’Arpav invierà al Comune i dati dell’ultimo rapporto sulla qualità dell’aria, che saranno presentati a stretto giro di posta. Le prime valutazioni per le generali confermerebbero analiticamente quanto sospettato empiricamente: se da un lato gli sforamenti di pm10 restano numerosi, dall’altro non si registrano più i picchi vertiginosi oltre i 200 microgrammi per metro cubo d’aria come accadeva fino a non molti anni fa. Le cause vanno in parte ricercate negli effetti della crisi economica e in parte nei provvedimenti assunti dalle amministrazioni comunali, ma soprattutto dallo sviluppo tecnologico dei motori delle automobili e delle caldaie e altri sistemi di riscaldamento. A proposito di limitazioni al traffico, nelle pieghe di uno dei bilanci più inamidati degli ultimi tempi causa ristrettezze finanziarie degli enti locali e spilorcerie assortite del governo nazionale, appare ridotto ai minimi termini il budget assegnato all’assessorato all’ecologia per le iniziative di contrasto all’inquinamento atmosferico. Il bilancio 2010 ancora non è stato approvato dal consiglio, eppure i 40 mila euro a disposizione sarebbero già stati assorbiti dalle prime tre domeniche ecologiche dell’anno. Altre risorse dovranno essere racimolate con variazioni in corso d’opera.