venerdì 29 marzo 2013

10 nuovi alberi ornamentali nella pista ciclabile Casarotto donati dal Lions Club Vicenza - Comune di Vicenza

10 nuovi alberi ornamentali nella pista ciclabile Casarotto donati dal Lions Club Vicenza - Comune di Vicenza

10 nuovi alberi ornamentali nella pista ciclabile Casarotto donati dal Lions Club Vicenza

Oggi l'assessore al verde urbano Antonio Dalla Pozza e il presidente del Lions Club Vicenza Mario Bagnara si sono recati in sopralluogo in viale Riviera Berica a seguito della piantumazione di 10 alberi ornamentali da fiore donati al Comune di Vicenza dal Lions Club Vicenza.

Gli alberi sono stati piantati lungo la pista ciclabile Casarotto, nel lato verso le scalette di Monte Berico, ai piedi della collina su cui sorge villa Valmarana ai Nani.

“Ringrazio il Lions Club Vicenza perchè, dopo la donazione degli alberi piantumati nei pressi di villa La Rotonda, ha nuovamente dimostrato generosità e sensibilità per il tema ambientale nel segno del rapporto che unisce i Lions al Comune – ha dichiarato l'assessore al verde urbano Antonio Dalla Pozza.”

Un nuovo parco giochi a San Pietro Intrigogna - Comune di Vicenza

Un nuovo parco giochi a San Pietro Intrigogna - Comune di Vicenza

Un nuovo parco giochi a San Pietro Intrigogna

In corso di ultimazione corridoio ecologico Berici-Bacchiglione-Tesina

Si stanno per concludere i lavori di realizzazione del parco giochi a San Pietro Intrigogna accanto alla chiesa parrocchiale. I lavori di ridefinizione dell'area nel fianco destro dell'edificio religioso occupata precedentemente da un orto e da un piccolo parcheggio sono iniziati ad ottobre 2012 con l'obiettivo di realizzare un'area di aggregazione per gli abitanti della zona fino ad oggi priva di un luogo rappresentativo.




Nell'area di 450 metri quadrati sono stati rimossi la recinzione e l'asfalto del parcheggio. Inoltre è stato demolito il muretto che suddivideva il parcheggio dall'orto e quello che delimitava il confine dell'intera area.

I lavori progettati e realizzati da Aim Valore Città hanno consentito di perimetrare tutta l'area con un nuovo muro di contenimento.
Il vialetto in masselli separa la zona a prato adiacente alla chiesa dalla zona a parco attrezzato rivestita con ghiaino. In quest'ultima sono stati inseriti tre giochi separati da due alberature recentemente piantumate: un'altalena doppia con tavoletta e seggiolino, uno scivolo con scala alto 1 metro e 50 centimetri, entrambi dotati di pavimentazione in ghiaino antitrauma, e un gioco a molla.
E' stato inoltre ripristinato il marciapiede sul lato est della chiesa.
L'intervento si concluderà con l'installazione di 2 punti luce, con la riqualificazione dell'aiuola a verde e con la collocazione di un tavolo da pic nic e panche.

L'intervento è stato realizzato con un costo complessivo di 40.000 euro, somma recuperata dalla vendita elle quote dell'Autostrada.

“La realizzazione del parco giochi risponde ad una precisa richiesta degli abitanti della frazione – ha dichiarato l'assessore al verde urbano Antonio Dalla Pozza che oggi si è recato in sopralluogo nel nuovo parco giochi a San Pietro Intrigogna – che fino ad oggi erano costretti a spostarsi nelle vicine zone di Debba o Casale per far divertire i propri bimbi. Questo è il 51esimo parco giochi esistente in città, un nuovo parco realizzato da questa amministrazione che ha anche riqualificato 42 parchi gioco, che avevano necessità di manutenzione. Questo parco giochi sarà il terzo in città ad essere gestito tramite convenzione con la parrocchia proprietaria dell'area.”

Nel 2012 l'amministrazione comunale ha investito 830 mila euro per la riqualificazione di 40 parchi gioco, in parte provenienti dalla vendita delle quote dell'autostrada. Ulteriori 250 mila euro sono stati spesi nel 2012 per la manutenzione di 19 giardini scolastici.

“L'intervento a San Pietro Intrigogna lo considero un investimento sociale a favore della delle famiglie che qui desiderano risiedere, per consentire loro di essere comunità a tutti gli effetti – ha detto Dalla Pozza -. Prima di intervenire abbiamo verificato a quante famiglie un parco giochi potesse essere utile. In un totale di 372 abitanti della frazione sono 21 le coppie con figli con meno di 6 anni, 10 quelle senza figli che potrebbero però averne nei prossimi anni.”




La zona di San Pietro Intrigogna fa parte anche del progetto per la realizzazione del corridoio ecologico Berici-Bacchiglione-Tesina in corso di ultimazione.

In particolare sarà interessata strada Businello creando quindi, lungo il fiume Tesina, un collegamento tra San Pietro Intrigogna e Torri di Quartesolo attraverso interventi di consolidamento del fondo del percorso in parte arginale, con l'inserimento di appositi indicatori e di una bacheca il legno che indica il tragitto e con la piantumazione di specie arboreo-arbustive.

“Come richiesto tra gli altri anche dagli abitanti di San Pietro Intrigogna, stimo proseguendo con la realizzazione del corridoio ecologico Berici-Bacchiglione-Tesina che consentirà di collegare la frazione a Torri di Quartesolo, a cui compete la sistemazione del proprio tratto, attraverso un percorso naturalistico che eviterà il passaggio per le trafficate arterie della zona.”

Sarà quindi possibile da Torri di Quartesolo passare per San Pietro Intrigogna e raggiungere i colli Berici verso la Valletta del silenzio e Ca' Tosate. I lavori per questo secondo stralcio sono in ritardo di circa un mese per le avverse condizioni meteorologiche. Si prevede quindi di concludere questo secondo stralcio entro maggio. L'ultimo stralcio del valore di 400 mila euro che riguarda Monte Berico, Gogna e Parco Retrone concluderà entro la fine del 2013.

“Il percorso avrà le caratteristiche di un tragitto immerso nel verde e nella natura dove non sarà mai steso asfalto – ha spiegato l'assessore Dalla Pozza - proprio per preservare l'ambiente naturale adatto quindi in particolare per passeggiate in mezzo alla natura, ma anche per attraversamenti con la bicicletta tenendo conto che il suolo non potrà comunque mai essere regolare. I cartelli con indicazioni sulle presenze arboree faranno da coronamento ad una percorso che si presterà come meta turistica e per promuovere il quale predisporremo anche una specifica pubblicazione.”

Il progetto complessivo del Corridoio vale 850 mila euro di cui 700 finanziati dalla Fondazione Cariverona e 150 mila euro dal Comune.

venerdì 22 marzo 2013

Vicenza promossa dalla Mappatura acustica strategica

Vicenza promossa dalla Mappatura acustica strategica - Comune di Vicenza

Entro limiti accettabili il rumore prodotto dal traffico,
situazioni critiche solo a ridosso del centro storico

Vicenza è una città complessivamente poco rumorosa. L'inquinamento acustico prodotto dal traffico raggiunge livelli critici superiori ai 75 decibel solo per l'1% della popolazione di giorno e per il 2% di notte. Il dato emerge dalla Mappatura acustica strategica, obbligatoria per i Comuni sopra i 100 mila abitanti, di cui Vicenza, prima nel Veneto, si è dotato.

Lo studio è stato realizzato nell'ambito delle azioni del Progetto europeo LIFE+ NADIA “Noise Abatement Demonstrative and Innovative Actions” – (LIFE09 ENV/IT/000102), dedicato proprio al tema del rumore
e all’avvio di politiche di intervento e monitoraggio che garantiscano un efficace risultato nel risanamento acustico.

Grazie a un finanziamento europeo di 140 mila euro, a cui il Comune ha aggiunto 342.528 euro, oltre agli innovativi interventi contro il rumore realizzati nella scuola materna Lattes dietro via Quadri (70 mila euro) e alla primaria Cabianca che si affaccia su viale Pasubio (50 mila euro), è stata infatti realizzata anche l'analisi dell'esposizione globale al rumore generato in città dal traffico veicolare.

Sono stati identificati 15 scenari urbani ed effettuate 30 campagne di rilevamento fonometrico. Gli scenari urbani comprendono scuole, l’ospedale civile, le case di cura e tutte le principali arterie stradali che interessano la città (strade di penetrazione, circonvallazione interna ed esterna, centro storico). In tutti gli scenari sono stati rilevati contestualmente anche i flussi di traffico, la tipologia dei veicoli, la tipologia e le caratteristiche della sede stradale, gli edifici, le quote del terreno. Il modello di calcolo è stato poi incrementato dei dati già calcolati con la mappatura preliminare con ulteriori 19 scenari urbani e 38 campagne di rilevamento.

I risultati evidenziano, appunto, che la situazione relativa all’inquinamento acustico da traffico stradale nella città di Vicenza è da ritenersi più che buona. Livelli critici superiori ai 75 decibel interessano 1% della popolazione nel periodo diurno (dalle 6 alle 22) e una percentuale del 2% nel periodo notturno (dalle 22 alle 6). In generale per i punti definiti sensibili (edifici scolastici e sanitari) vengono rispettati i limiti normativi.

“Come ci aspettavamo – ha commentato l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza - le mappe che evidenziano i superamenti diurni e notturni indicano che le zone più critiche si trovano in centro storico e a ridosso delle mura storiche. Particolarmente rumorose a causa del traffico risultano le direttrici di accesso al centro, in particolare Borgo Scroffa, via IV Novembre e piazza XX Settembre a nord est e viale Milano a ovest. Ciò conferma la tesi espressa nel Piano urbano della mobilità, e cioè che è necessario alleggerire le strade d'ingresso in città dal traffico improprio, perché di solo attraversamento. Quel traffico produce non solo disagio e inquinamento, ma anche rumore. Indurlo a circolare all'esterno del centro migliorerà sicuramente la qualità della vita di tutti”.

La mappatura acustica è stata inoltre estesa al rumore prodotto dal trasporto pubblico locale: sono stati considerati tutte le linee di trasporto pubblico, la tipologia dei mezzi, i dati di transito per linea, il numero di vetture, le fermate, gli orari delle corse. A tali dati si sono aggiunti quelli territoriali delle sedi stradali, degli edifici, della popolazione.

I risultati dimostrano che il rumore prodotto dagli autobus è trascurabile rispetto a quello del traffico veicolare privato. “Ciò non toglie – ha precisato Dalla Pozza – che rimane doveroso anche sul fronte dell'abbattimento dei rumori il rinnovamento del parco mezzi di Aim, con l'introduzione di autobus sempre più ecologici e silenziosi”

In occasione della mappatura acustica è stata inoltre verificata l’efficacia degli interventi eseguiti alle scuole Lattes e Cabianca. Nel primo caso si era provveduto alla sostituzione degli infissi e alla posa in opera di una nuova barriera acustica con caratteristiche innovative in quanto realizzata anche con materiale riciclato, per un importo di circa 70 mila euro. Nel secondo caso, data l’impossibilità di installare una barriera acustica, oltre alla sostituzione degli infissi è stato sperimentato un nuovo asfalto fonoassorbente con gomma riciclata posato in strada Pasubio per un importo pari circa 50 mila euro.

Gli interventi eseguiti alla Lattes hanno portato ad un beneficio acustico di ben 7 decibel nell’area esterna di pertinenza e nel complesso la pressione sonora all’interno dell’edificio è risultata pari a 40 decibel, ben 10 decibel in meno del limite previsto dalla normativa. Quelli eseguiti alla scuola Cabianca hanno portato un beneficio acustico di 6 decibel e nel complesso la pressione sonora all’interno dell’edificio ora risultata di 42 decibel. ”In entrambi i casi quindi – ha commentato l'assessore Dalla Pozza – l'inquinamento acustico è stato quindi decisamente abbattuto, a vantaggio dei piccoli ospiti delle due scuole”.

Dopo la trasmissione della Mappatura acustica strategica al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Veneto, verrà elaborato il Piano d’azione che definirà le strategie per contenere i superamenti dei livelli di rumorosità causati da traffico, dall'attuazione del Pum alla promozione dei mezzi elettrici, dall'utilizzo di pavimentazioni fonoassorbenti a nuovi interventi edilizi per gli edifici sensibili.

giovedì 21 marzo 2013

Rifiuti, raggiunto il 65% di raccolta differenziata: niente aumenti di tariffa - Comune di Vicenza

Rifiuti, raggiunto il 65% di raccolta differenziata: niente aumenti di tariffa - Comune di Vicenza

“Alla fine del 2007 Vicenza differenziava il 46,1% dei rifiuti prodotti, la spazzatura migrava dalla discarica di Grumolo delle Abbadesse, ormai, satura, a quelle di Sant'Urbano e di San Martino di Venezze, con conseguenti aumenti dei costi di smaltimento, il capoluogo scarsamente virtuoso era un peso, più che un traino, per gli altri Comuni del Ciat. Oggi la città ha raggiunto l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata, la produzione di rifiuti è costantemente in calo, l'ampliamento della discarica di Grumolo è stato fatto e, grazie alla triangolazione con il termovalorizzatore di Schio e l'impianto di Etra a Bassano del Grappa, il capoluogo e gli altri 44 Comuni della nuova società SIA non avranno problemi di smaltimento rifiuti per il prossimi 15, 20 anni”. A sintetizzare i lusinghieri risultati raggiunti sul fronte sempre caldo dei rifiuti urbani, questa mattina, sono stati il sindaco Achille Variati, l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza e l'amministratore unico di Aim Ambiente Maria Menin.

“Il merito – ha detto il sindaco – è dell'azienda che con i suoi operatori ha lavorato in modo oculato, seguendo gli input dell'amministrazione comunale, ma anche dei cittadini che, dimostrando amore civico e cultura verso l'ambiente, hanno saputo smaltire nel modo più corretto i propri rifiuti. Di questo, come comunità, possiamo andare fieri”.

“Ciò – ha aggiunto l'assessore Dalla Pozza – avrà anche un effetto concreto sulle tasche di tutti perché, grazie al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata e al calo del 14% del rifiuto indifferenziato, potremo evitare di far crescere le tariffe, “sterilizzando” l'aumento Istat”.

Nel dettaglio, come ha ricordato l'amministratrice di Aim Ambiente Menin, la riorganizzazione spinta del servizio di raccolta dei rifiuti che ha contribuito a raggiungere il ragguardevole risultato si è tradotta nella diffusione del sistema “porta a porta” in tutti i quartieri esterni e nell'introduzione dei cassonetti a controllo degli accessi (cassonetti a calotta) in alcuni quartieri.

Oggi 15.300 utenze godono del servizio “porta a porta” per il rifiuto residuo; 6000 hanno il “porta a porta” anche per la carta e gli imballaggi leggeri; 6600 utilizzano il sistema di prossimità a controllo dell'accesso (cassonetti a calotta) nei quartieri del Villaggio del Sole e di San Pio X; 1900 in centro storico hanno il “porta a porta” dell'imballaggio leggero, per un totale di 50.370 abitanti.

Nel 2012 il rifiuto residuo avviato allo smaltimento è stato di 27.970 tonnellate, con un calo del 14% rispetto alle 32.400 tonnellate dell'anno precedente.

Il calo dei rifiuti deriva, secondo i tecnici, non solo dall'importante effetto delle raccolte differenziate, ma anche dalla riduzione dei conferimenti scorretti da parte di cittadini di altri Comuni, dissuasi dal “porta a porta” e dai cassonetti a calotta, oltre che dagli effetti della crisi economica.

Il rifiuto avviato a recupero ha raggiunto, nel 2012, 38.200 tonnellate, con un aumento del 4% rispetto alle 36.800 tonnellate del 2011. Rispetto al 2009 crescono la raccolta dell'organico (8.400 tonnellate pari a un +25%), della plastica (2.200 tonnellate, pari a un + 57%), del vetro (4.200 tonnellate pari a un + 11%) e del verde (6.700 tonnellate, pari a un + 8%), mentre resta stabile la raccolta della carta (8.600 tonnellate, pari a un + 2%).

“Oggi festeggiamo – è stata la conclusione dell'assessore Dalla Pozza che ha ricordato l'utilità dei 31 incontri di informazione sulla raccolta differenziata organizzati sul territorio – posizionandoci meritatamente tra i 10 Comuni più virtuosi nella nostra stessa fascia di popolazione e tra i primi 15 in Italia con più di 100 mila abitanti. E intanto guardiamo al futuro, con l'ampliamento del “porta a porta” e l'obiettivo del 70% di differenziata per il prossimo quinquennio. Spero però che il Parlamento cancelli immediatamente l'introduzione della TARES, una vera e propria tassa patrimoniale che non solo non ha nulla a che fare con la tariffa rifiuti, ma che non lascia nulla del suo introito al territorio, compensando il gettito con nuovi tagli ai Comuni”.

lunedì 18 marzo 2013

Verde urbano, in arrivo ulteriori 141 piante oltre ai “500 alberi per Vicenza" - Comune di Vicenza

Verde urbano, in arrivo ulteriori 141 piante oltre ai “500 alberi per Vicenza" - Comune di Vicenza

Al via anche il censimento delle alberature


Altri 141 nuovi alberi verranno piantati a breve sul territorio comunale. L'amministrazione ha infatti deciso di destinare la somma del ribasso d'asta ottenuto con l'affidamento del progetto "500 alberi per la Città di Vicenza" alla piantumazione di 141 nuovi alberi, per un importo complessivo di 46.275 euro (più Iva e spese tecniche).

Due, fra gli altri, gli interventi particolarmente significativi, presentati oggi a palazzo Trissino dall'assessore al verde urbano Antonio Dalla Pozza, assieme ai progettisti, l'architetto paesaggista Luisa Dal Brun e il dottore forestale Marco Vivona. Innanzitutto la riqualificazione del cimitero di Polegge, dove finiranno i 30 cipressi inizialmente previsti al Cimitero Maggiore: “Dopo esserci consultati con le associazioni del verde cittadino - ha spiegato l'assessore -, abbiamo alla fine ritenuto più opportuno presentare alla Soprintendenza un progetto organico, che riveda tutto il viale d'accesso del Cimitero Maggiore, anzichè procedere con un solo stralcio parziale”.

L'altro intervento di rilievo interessa invece l'abbazia di Sant'Agostino, dove la comunità parrocchiale richiedeva da anni una riqualificazione del viale d'accesso. “Sostituiremo quindi le attuali piante di basso pregio con piante ornamentali, tipo querce – ha precisato Dalla Pozza –, in modo da allargare la visuale sulla storica e pregevole facciata dell'abbazia ed eliminare i problemi di transito. Il nostro lavoro infatti non è solo di tipo forestale, ma anche di completa riqualificazione degli ambiti urbani”.

Gli altri interventi previsti riguardano il completamento dei siti già interessati dal progetto dei 500 alberi, come viale Margherita, via Zanecchin, la ciclabile Bertesina, via Quadri e via Fermi, dove verrà completata la piantumazione dei platani, dando così vita, dopo molti anni, al primo nuovo, vero viale alberato della città. Ancora, verranno valorizzati a verde la scuola Burci, il piazzale Cocchetti, via Calvi, via Dalla Scola, via Todeschini, via Divisione Julia e viale Fusinato.

“Questi 141 ulteriori impianti corrispondono tutti ad alberature stradali – ha evidenziato Dalla Pozza -, piante cioè alte almeno 3-4 metri e con un diametro considerevole. Ringrazio quindi i colleghi di giunta perchè hanno acconsentito a reimpiegare il ribasso d'asta in questo stesso progetto, a dimostrazione di quanto la sensibilità nei confronti del verde sia maturata in questi anni. Con quest'ultimo intervento possiamo anzi dire di riconsegnare a chi verrà una città più verde, grazie ad oltre 20 mila nuove alberature messe a dimora negli ultimi cinque anni tra le 1.177 di 'pronto effetto' e quelle di tipo forestale, queste ultime piantate in via Bellini, via Carpaneda e in zona Gogna, dove inoltre abbiamo concentrato la piantumazione di 'un albero per ogni nuovo nato', attività tornata ad essere recentemente un obbligo di legge. Al Bosco del Quarelo poi abbiamo implementato il progetto di riqualificazione avviato dalla precedente amministrazione per un totale di 14 mila nuove piantine forestali, divenute nel frattempo veri e propri alberi. Alla fine – aggiunge - solo per quanto riguarda le alberature stradali, e al netto delle sostituzioni che ammontano ad una media annua di circa 100 esemplari, il saldo è positivo, solo nell'ultimo anno, di oltre 500 unità, cui si aggiungono le donazioni da parte di Bnl, supermercati Alì e dai Lions per un totale di ulteriori 100 piante”.

Dalla Pozza ha infine sottolineato che il Comune di Vicenza, grazie anche alla critica costruttiva e alla collaborazione da parte delle associazioni del verde che operano in città, è già in grado di partire avvantaggiato rispetto alla stragrande maggioranza degli altri Comuni rispetto ad un altro nuovo obbligo di legge: il censimento del patrimonio arboreo della città che ad oggi ammonta a circa 25 mila esemplari maturi, oltre alle nuove forestazioni urbane. “Proprio grazie al ribasso d'asta con cui piantiamo 141 nuovi alberi – ha spiegato l'assessore -, siamo pronti per avviare l'attività, completa peraltro della georeferenziazione degli esemplari. Partiremo dunque tra poche settimane dal centro storico, dove è concentrata la maggior parte delle alberature monumentali della città e per le quali viene da anni riservata una particolare attenzione per la loro salvaguardia e conservazione”.

"Alla fine di questo quinquennio - ha concluso l'assessore - possiamo dire che tutto è cambiato: più alberi lungo le strade, nuovi boschi planiziali, il censimento delle alberature monumentali, un nuovo rapporto con le associazioni più attente al verde e all'ambiente, nuovi accordi con gli enti che si occupano del verde, come i Servizi forestali regionali: molto è stato fatto, adesso Vicenza è finalmente pronta per avere il suo Piano del verde, mettendosi così alla pari con le città più virtuose del nostro Paese".