sabato 22 maggio 2010

«A San Lorenzo è linea dura»

IN PIENO CENTRO. Dopo le multe, Dalla Pozza spiega che la zona è sorvegliata anche in vista della fine anno scolastico
L’assessore: nè calcio nè skaters «Hanno insultato i vigili e sputato sulla loro auto. Due ragazzi di buona famiglia denunciati»


Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 15 Maggio 2010, Cronaca, pagina 14, di Gian Marco Mancassola


Linea dura in piazza San Lorenzo. Blitz a sorpresa, pattuglie anti-schiamazzi, coprifuoco nell’ultimo giorno di scuola per evitare la guerra dei gavettoni e dei vandalismi, giro di vite sull’ordinanza che vieta il consumo di alcol per le strade, riflettori puntati su alcuni bar. Antonio Marco Dalla Pozza, assessore alla sicurezza, non intende concedere un solo centimetro a chi pensa di trasformare la centralissima piazza in un campo da calcio o in una pista da skateboard di giorno, e in un bivacco di notte. I minuti ad alta tensione misurati giovedì nel tardo pomeriggio tra una pattuglia della polizia locale e un gruppo di ragazzi multati per gli skateboard e per i calci al pallone davanti al tempio francescano riportano al centro della scena cittadina il rettangolo urbano sorvegliato dalla statua dello Zanella, tra corso Fogazzaro, l’ex Banca d’Italia e i licei Lioy e Pigafetta. «Due ragazzi sono stati addirittura denunciati per reati come resistenza a pubblico ufficiale e disturbo della quiete pubblica - riferisce l’assessore - Tutti i coinvolti sono ragazzi di buona famiglia. I genitori di uno dei denunciati si sono presentati al comando per scusarsi del comportamento del figlio». «I rapporti degli agenti sono inequivocabili - continua Dalla Pozza - I ragazzi li hanno insultati, si sono opposti ai verbali, hanno cercato di ostacolare le auto che trasferivano i due al comando, hanno sputato sui veicoli. Una volta si insegnava l’educazione civica a scuola: se non la vogliono imparare da soli, gliela spiegheremo o gli regaleremo un manuale. Episodi come quello dell’altro giorno non devono più ripetersi». «Questo è un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 18 anni, tutti italiani, tutti di buona famiglia, che si credono al di sopra di ogni regola - è l’analisi di Dalla Pozza - Faremo loro capire che non esiste alcuna zona franca, alcun senso di impunità. Da tempo monitoriamo l’area di piazza San Lorenzo e purtroppo stiamo notando alcuni fenomeni a rischio, come l’elevato consumo di alcolici, il consumo di droghe leggere e altri stupefacenti. Temo che questa situazione sia ulteriormente alimentata da qualche operatore della zona, tra cui alcuni esercizi pubblici che non si fanno scrupolo nel servire alcol ai minorenni: questi negozianti sono sotto la nostra attenzione». Il controllo di giovedì potrebbe essere seguito da blitz in grande stile, come quello messo in atto da vigili e forze dell’ordine in contrà Garofolino, debellando pericolose derive verso il degrado nel cuore del centro storico: «Piazza San Lorenzo non è un campo da calcio né una pista da skateboard. Ben venga l’utilizzo degli spazi pubblici e l’animazione nell’area monumentale, ma con equilibrio. Se serviranno saranno organizzati altri blitz». Contro i bivacchi dei fine settimana Dalla Pozza ha già proposto alla giunta la ricetta concertata con il comandante Cristiano Rosini: elevare le sanzioni dell’ordinanza anti-alcol, portando le multe da 50 a 200 euro. «Il rispetto delle regole - conclude l’assessore - è una priorità. Senza eccezioni».


Padre Guido dialoga e al mattino raccoglie vetri

Padre Guido Bisognin, rettore del tempio, cerca il dialogo con i ragazzi che stazionano attorno alla chiesa di San Lorenzo. Anche ieri, dopo le tensioni del giorno prima fra giovani e vigili in piazza, è tornato a parlare con i ragazzi seduti sui gradini della chiesa: «Alcuni li conosco e ci parlo, anche se con i ragazzi più grandi la comunicazione è difficile - spiega padre Guido Bisognin - La domenica mattina ci sono sempre bottiglie in giro da raccogliere. Non hanno mai creato grossi problemi, anche se a volte forse ci vorrebbe un po' più di educazione, perché gli skateboard fanno molto rumore e se giocano a calcio rischiano di colpire qualche persona anziana. Chi abita nella zona spesso viene a segnalarmi questi problemi. D'altra parte sono giovani, e i giovani sono fatti così».

Arrivano ad ondate, i grandi bevono
«Ma noi dove andiamo col pallone?»



Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 15 Maggio 2010, Cronaca, pagina 14, di Nicola Rezzara



Scritte con le bombolette spray sulle facciate delle case e sulle vetrine dei negozi, cocci di bottiglia e lattine per terra, urina e vomito sui muri. È lo “spettacolo” che si può osservare in piazza San Lorenzo e nelle vie limitrofe al termine di ogni week-end e che ha scatenato le proteste di residenti e commercianti della zona.Durante la settimana la situazione è più tranquilla: nel pomeriggio stazionano in piazza gruppetti di ragazzi, quasi tutti minorenni residenti in centro storico, alcuni con rumorosi skateboard. Più tardi arrivano i ragazzi più grandi, che a volte giocano a calcio e a frisbee. Ma è il venerdì e sabato notte, dice chi nella zona abita e lavora, che ci sono i veri problemi: tanto da far scattare una raccolta di circa una cinquantina di firme in calce ad una protesta scritta inviata la scorsa settimana al prefetto e al sindaco. Giovedì scorso c'è stato l'ennesimo intervento dei vigili che hanno multato i ragazzi che stavano giocando a calcio in piazza. Un paio di loro si sono beccati anche una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Ieri sera, forse per timori di nuove multe, c'erano molti meno ragazzi in piazza, alcuni di fronte alla chiesa e altri davanti al liceo Lioy: «I vigili senza dirci nulla hanno iniziato a scrivere le multe, senza avvisarci. Se ci avessero detto di smettere di giocare, lo avremmo fatto - protesta uno di loro - Noi non sappiamo più cosa fare. Ci dicono di andare in Campo Marzo, ma lì gira molta brutta gente. E a parco Querini non si può giocare a calcio. Se non stiamo qua, dove andiamo? Non facciamo nulla di male e veniamo perseguitati». Ma commercianti e residenti della zona si dicono esasperati. «Qui non è questione di giovani o non giovani - spiega Maurizio Trillini, titolare del locale "Perbacco" che si affaccia sulla piazza - È una questione di rispetto ed educazione. Appena fai notare ai ragazzi che questa non è una piazza adatta a skateboard, frisbee e calcio, ti rispondono male. Ma il problema non sono tanto i giovani che stazionano di fronte alla chiesa di giorno, ma quelli che arrivano di notte, soprattutto nei week-end. Si portano i superalcolici da casa e dal supermercato e poi bivaccano in piazza fino a tarda notte in gruppi di decine di ragazzi, sporcando, disturbando e rovinando la piazza». A pochi metri di distanza, in galleria San Lorenzo, le cose non vanno meglio: «Certo, sono ragazzi e bisogna avere pazienza, ma ogni tanto ho paura che i clienti che escono dal negozio siano investiti dagli skateboard - spiega Monica Paccagnella del Centro musica - E di notte i muri e le vetrine si riempiono di scritte».

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