mercoledì 3 aprile 2013

Rifiuti, due sanzioni ieri in viale S. Lazzaro a carico di non residenti a Vicenza

La polizia locale ha staccato ieri due verbali da 150 euro per la violazione dell'ordinanza sindacale del 2011 sulle modalità di conferimento dei rifiuti urbani. Nel corso dei periodici controlli svolti in borghese dagli agenti del comando di contrà Soccorso Soccorsetto, infatti, sono stati sorpresi in fondo a viale S. Lazzaro un cittadino residente a Creazzo e uno ad Altavilla mentre buttavano la loro spazzatura, non prodotta in città, nei cassonetti del Comune di Vicenza.

“Questo tipo di controlli sono spesso infruttuosi perchè non è così semplice essere nel posto giusto al momento giusto – commenta l'assessore all'ambiente e alla sicurezza Antonio Dalla Pozza -. Averne quindi sorpresi due ieri dimostra comunque che la nostra attenzione su questo malcostume è costante, perchè non è ammissibile che siano i residenti di Vicenza a pagare la spazzatura portata abusivamente in città e prodotta da cittadini che abitano in altri Comuni”.

I cittadini residenti in altri Comuni che "involontariamente" si dimenticano i rifiuti in auto, e li portano a Vicenza, causano mediamente ogni anno un aumento, che stimiamo prudenzialmente tra il 5 ed il 10%, dei rifiuti indifferenziati prodotti a Vicenza (circa 30.000 ton/anno), pagati a circa 110 euro/ton di costo di smaltimento.

Facendo due conti veloci, le "dimenticanze" dei non residenti causano un probabile aggravio in tariffa, per i residenti, di circa 200.000 euro/anno, ovvero un punto percentuale. Proprio per evitare le "migrazioni", la maggior parte dei Comuni limitrofi ha introdotto sistemi di raccolta porta-a-porta "spinti", che hanno portato alla scomparsa dei cassonetti ed all'introduzione di giornate di raccolta dedicate per le diverse linee di rifiuti.

Ovviamente tutti i Comuni hanno ordinanze o regolamenti simili ai nostri, spesso con sanzioni di importo maggiore.

Nessuno vuole colpevolizzare una dimenticanza, nè tanto meno dare del "delinquente" a chi commette un'infrazione, però credo che oltre 2.000 tonnellate all'anno di rifiuti "esportati" a Vicenza superino il dubbio che si tratti di una casualità.

Queste sanzioni non vengono certo date per fare cassa: il lavoro di due persone per mezza giornata sicuramente costa di più di quanto non venga incassato con le sanzioni.
Ma al Comune interessa maggiormente l'effetto di deterrenza che simili azioni hanno.

I contratti di servizio con i terzisti che si occupano della raccolta differenziata prevedono anche una parte sanzionatoria, che viene regolarmente applicata, quando si verifichino situazioni come quelle dei contenitori per la raccolta dei rifiuti non vuotati regolarmente (una delle scuse addotte più spesso per giustificare la "migrazione" da un luogo all'altro).
Ritengo comunque che 1.500 punti cittadini di raccolta dei rifiuti consentano, soprattutto a chi si sposta con l'auto, di utilizzare le strutture successive a quelle trovate colme.
Ma anche qui posso garantire che, essendo le strutture di raccolta tutte tarate per il numero medio di abitanti della zona circostante, quando i cassonetti risultano pieni lo sono normalmente o per un utilizzo improprio degli stessi (caso tipico è quello dei cartoni inseriti interi nella campana della carta, anzichè ridotti di volume), o per conferimenti abusivi che saturano il volume del contenitore anzitempo.

Da un'analisi fatta nella zona di Anconetta/Ospedaletto prima e dopo la rimozione dei cassonetti per il rifiuto indifferenziato, stimiamo che i conferimenti da parte di non residenti fossero pari a circa il 40% del totale dei rifiuti raccolti in quella zona.

Concludendo, penso che ciascuno dovrebbe cercare di rispettare le regole in materia di rifiuti, sapendo che il trasgredirle porta altri cittadini a pagarne, in questo caso nel vero senso della parola, le conseguenze.

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