POLITICA. Giorgetti apre al centro. Calearo: «Candidato? Sarà Galan»
«Lista bipartisan»
È scontro Pdl-Pd
Zanettin plaude, Giaretta no «Prima scarichino la Lega»
Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 15 Agosto 2009, Cronaca, pag.19, di Marco Scorzato
Il rimescolamento delle alleanze politiche venete in vista delle Regionali del 2010 resta un tema bollente. L’ultimo fronte di dibattito è stato aperto da Alberto Giorgetti, sottosegretario all’Economia e coordinatore veneto del Pdl. Da un lato, Giorgetti precisa che «l’alleanza fondamentale rimane con la Lega Nord»; dall’altro però, ed è ciò che rimbomba, ritiene «possibile ragionare per costruire una forza civica con altri soggetti politici sui temi del Veneto». Con chi? L’Udc, innanzitutto, e - dice - «penso a personalità come Paolo Costa, ma anche Massimo Cacciari e Laura Puppato». Tutti del Partito democratico.L’ipotesi di una “coagulazione bipartisan tendente al centro” - imperniata sul governatore Giancarlo Galan - continua a agitare il dipattito. Era stata innescata da Costa (Pd) e alimentata da Antonio De Poli (Udc) - in questo caso in aperta chiave anti-Lega. E dopo che lo stesso Galan è intervenuto sparando un colpo al cerchio («c’è anche un Pd che mi piace») e uno alla botte («con la Lega abbiamo lavorato bene») e lasciando di fatto aperta ogni ipotesi, le parole di Giorgetti fanno ribollire il confronto. Pierantonio Zanettin, coordinatore vicentino del Pdl in tandem con Sergio Berlato, applaude al ragionamento di Giorgetti: «Lista bipartisan? Può essere un’ipotesi su cui lavorare, un’opportunità per il Veneto». Ma c’è il concreto rischio di infastidire la Lega e di rompere con l’alleato romano: «È evidente che questi sono messaggi che oggi vengono spediti dal Pdl veneto ai vertici romani per rivendicare un’autonomia d’azione. Galan, d’altronde, ha la personalità per poter avanzare certe richieste. E per me può benissimo governare altri 5 anni». L’ipotesi di alleanze bipartisan senza steccati ideologici è invece vissuta con sentimenti ambivalenti in casa Pd. A qualcuno non dispiace: Angelo Guzzo, fra i più influenti tra i democratici vicentini, vedrebbe con interesse l’ipotesi di un impegno di Galan sotto insegne “civiche”; altri sono perplessi; altri ancora sono freddi e critici. Paolo Giaretta, segretario regionale, dice che «i democratici sono contrari a qualsiasi pateracchio» e invita Giorgetti a «rompere prima con la Lega per poi, eventualmente, interpellare il Pd». Secca la chiusura di Andrea Causin, candidato alla segreteria veneta per la mozione Franceschini: «Per garantire la poltrona a Galan per la quarta volta il Pdl di Giorgetti accetterebbe qualsiasi soccorso - afferma -. Al Pd non interessano le poltrone, ma una nuova politica per il Veneto». E attacca il Pdl e Galan, definendoli distanti dai problemi reali: la crisi e costi sociali che essa comporta. A rendere ancora più succoso il dibattito è il deputato vicentino del Pd Massimo Calearo: «Credo - ha dichiarato ieri da Cortina - che il presidente della Regione lo farà ancora Galan. La Lega fa governo a Roma e opposizione in casa. A Bossi - ha aggiunto, riferendosi all’ipotesi di un candidato del Carroccio alla poltrona di Galan - credo darebbe fastidio avere un governatore forte sul territorio, perché su ogni cosa deve decidere lui».
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