IL BILANCIO. L’assessore Dalla Pozza ha illustrato i risultati raggiunti a dodici mesi dall’entrata in vigore
Ordinanza anti-lucciole
In un anno 212 verbali
«Anche le disposizioni contro alcol, accattonaggio e bivacco hanno reso la città più pulita e vivibile»
«Le ordinanze non hanno lo scopo di “far cassa”, mirano piuttosto a risolvere i problemi». Ad un anno dall’entrata in vigore delle misure anti-prostituzione l’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza traccia un primo bilancio dei risultati raggiunti. «Non è stato l’unico provvedimento - ha spiegato - ci siamo infatti occupati di parchi ed aree verdi, di bivacchi con camper e roulotte, di accattonaggio e di consumo d’alcol. Non regole “stravaganti” come quelle adottate in alcuni centri, quanto risposte concrete per rendere la città sempre più vivibile».
PROSTITUZIONE. In un anno l’ordinanza ha colpito 212 volte e 103 sanzioni da 500 euro sono già state pagate. Basta un rapido conto per capire che si tratta di una cifra non indifferente: 51.500 euro sono entrati nelle casse comunali, altrettanti arriveranno a breve. Il numero dei ricorsi, infatti, è irrisorio: in un anno sono stati solo nove. Capita spesso che le persone fermate chiedano di pagare subito, in contanti, forse per paura di essere scoperte dalle famiglie. Non mancano neppure le richieste di rateizzare l’importo. In 82 casi su cento ad essere multati sono stati i clienti, solo in diciotto su cento, invece, sono state le prostitute (quando il loro abbigliamento era discinto). Altro dato riguarda le aree della città: al primo posto, per multe, viale San Lazzaro (89), quindi la strada padana verso Verona (42), via dello Stadio (33) e viale Verona (18). «Sappiamo che quest’ordinanza non potrà, da sola, debellare il fenomeno. Per questo servirebbero incisivi interventi legislativi - ha aggiunto l’assessore - ma sicuramente abbiamo contribuito a migliorare la situazione a Vicenza». Gli interventi compiuti, principalmente dalla Polizia locale, sono stati mirati e si sono concentrati nelle zone più “calde” e negli orari più a rischio, ovvero dalle 21 alle 23. Se nel 2008, poi, le stime parlavano di 120-140 prostitute a Vicenza, oggi queste sono meno della metà. Una cinquantina, attive soprattutto nella zona del residence Campiello dove, comunque, a breve sarà installata una telecamera, oltre ad un grande cartello per segnalarla. Prevenzione, repressione ma anche finalità sociale. In due casi, grazie all’azione condotta, le prostitute hanno deciso di lasciare la strada e sono state aiutate con un percorso protetto di reinserimento.
CAMPER E ROULOTTE. Lo scorso 5 agosto 2008 è entrata in vigore anche l’ordinanza contro i bivacchi, per contrastare un fenomeno radicato soprattutto nella zona nord ed est della città. In questo caso le sanzioni di 350 euro sono state 31, ma solo tre quelle pagate. «L’obiettivo comunque - ha considerato Dalla Pozza - è far sì che le aree occupate vengano ripulite e lasciate libere».
ACCATTONAGGIO. In aprile il sindaco ha emanato una nuova ordinanza, abrogando così l’atto della precedente amministrazione, perché considerato di più difficile applicazione. Sono 57 i verbali della polizia locale che prevedono una sanzione di 50 euro (pagata in 10 casi) e la confisca del denaro.
ALCOL E PARCHI. Dall’ottobre 2007 le sanzioni anti-alcol sono state 247: 74 accertate in via Gorizia, 50 in via Napoli, 31 in Campo Marzo e 21 in viale Roma. «Ne sono state pagate una parte minima ma a contare - ha detto Dalla Pozza - è il sequestro di alcolici». Più contenuti i numeri dell’ordinanza che disciplina il comportamento nei parchi, nei giardini e nelle altre aree verdi attrezzate della città. In un anno, infatti, le sanzioni sono state solo dodici. «Le ordinanze - ha concluso l’assessore - si sono rivelate un ottimo deterrente. Se consideriamo i bivacchi con camper e roulotte e l’accattonaggio, possiamo dire che hanno colpito immediatamente il bersaglio e che questi fenomeni sono subito scomparsi».
Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 13 Agosto 2009, Cronaca, pag.14, di Claudia Milani
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