IERI SCADEVA L’ULTIMATUM DEL TAR. Una delibera di Giunta rompe l’inerzia decisionale che era stata contestata dalla società che vuole l’impianto ai Ferrovieri
Wisco, la Regione dice no in attesa del parere Aia
L’assessore Chisso: «A settembre tocca all’autorizzazione ambientale integrata» Da Vicenza cauta soddisfazione bipartisan
«Ieri la Giunta regionale, recepito il parere della commissione tecnica di Valutazione di impatto ambientale, ha revocato l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto di smaltimento rifiuti liquidi speciali Wisco nel quartiere Ferrovieri. Un passo incoraggiante sulla strada del no all’impianto, in attesa dell’Aia-autorizzazione integrata ambientale che verrà effettuata a settembre dalla stessa commissione Via integrata da esperti dell’argomento».È l’assessore regionale all’Ambiente Renato Chisso (Pdl) a comunicare una decisione molto attesa a Vicenza, e arrivata proprio alla scadenza dell’ultimatum imposto dal Tribunale amministrativo regionale (cui aveva fatto ricorso la società Wisco denunciando l’inerzia della Regione) per ottenere un pronunciamento della Giunta, pena la nomina di un commissario. Ora il pronunciamento sull’impianto di trattamento di 250 tonnellate al giorno di rifiuti liquidi speciali anche pericolosi c’è, come chiedeva la società partecipata al 51% da Enel e al 49% da Trenitalia che intende costruirlo all’Arsenale. Ma è di revoca. Com’era ipotizzabile, dopo che il 29 luglio scorso la commissione per la Valutazione d’impatto ambientale, revocando il proprio ok all’impianto espresso il 12 marzo 2008, aveva deciso che ci vuole l’ulteriore autorizzazione Aia, stimolata dalla nuova documentazione tecnica fornita dal Comune di Vicenza e dall’attivismo politico trasversale che da Vicenza si era nel frattempo propagato fino a Venezia. Questo il commento di Claudio Rizzato, consigliere regionale del Partito democratico: «Con la sua decisione la Giunta è stata di parola. Si tratta di un passaggio molto importante, che fa ben sperare in una felice conclusione della vicenda, perché rimette in discussione tutta la procedura. Quando essa tornerà in commissione Via, troverà anche la mozione contraria che il Consiglio regionale voterà a inizio settembre. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti sin qui, ma bisogna non abbassare la guardia fino a che non si concretizzerà il no definitivo all’impianto». E da Venezia la vicentina Elena Donazzan - assessore regionale del Pdl a istruzione, lavoro e protezione civile - sottolinea: «Di revoca all’autorizzazione avevamo parlato in tutte le sedi, considerando l’impatto sensibile nei confronti della popolazione, pur di fronte a una valutazione di impatto ambientale che non sollevava particolari rilievi. In particolare i consiglieri comunali di Vicenza Valerio Sorrentino e Francesco Rucco mi avevano rappresentato la delicatezza dell’intervento della società Wisco».E proprio Rucco, consigliere comunale del Pdl, chiosa: «Noi che in tempi non sospetti, come precedente amministrazione comunale, avevamo adottato una delibera contraria all’impianto e a tutela della salute dei vicentini, accogliamo con plauso la decisione della Giunta».Conclude l’assessore comunale ad ambiente, infrastrutture e sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza (Pd): «Decisione quasi scontata, visto che la normativa prevede l’autorizzazione integrata ambientale».
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