giovedì 29 aprile 2010

Il filobus “timbra” il primo sì

DAL MINISTERO. Segnali positivi dalla commissione tecnica che esamina la linea elettrica da Ponte Alto a Ca’ Balbi

C’è in ballo la maxi infrastruttura da 80 milioni di euro: da Roma una copertura del 60 per cento
Ok l’alleanza Comune - Provincia



Da "Il Giornale di Vicenza" di Martedì 27 Aprile 2010, Cronaca, pagina 12, di Gian Marco Mancassola

Il filobus made in Vicenza timbra il primo sì. Da Roma arrivano segnali positivi. La commissione tecnica ministeriale ha inserito la linea elettrificata da Ponte Alto a Ca’ Balbi, dove sorgerà il nuovo stadio, nella lista esclusiva dei 15 progetti che hanno le carte in regola per concorrere allo stanziamento dei contributi statali collegati alla legge 211 del 1992 sui Sistemi di trasporto rapido di massa.
IL MATCH. In ballo c’è una torta da quasi 400 milioni di euro, che dovrà essere spartita tra i candidati che salteranno tutti gli ostacoli. La congruità tecnica è la prima tappa di un percorso ancora lungo. Il sindaco Achille Variati, che ha inserito nel Pat il filobus attribuendogli un ruolo strategico nell’architettura dei trasporti e della mobilità del futuro, è pronto a calare l’asso Dal Molin sul tavolo del governo: il filobus risulta strategico nel pacchetto delle compensazioni collegate al sacrificio per la Ederle 2.
LA LINEA. Nell’operazione è entrata a pieno titolo anche la Provincia con Ftv per il ramo ovest, che verrebbe allestito sfruttando la corsia preferenziale allineata lungo la ferrovia tra Ponte Alto e la stazione. Dopo qualche schermaglia iniziale, l’ingresso della Provincia nella partita ha messo le ali al progetto, rafforzando la posizione di Vicenza sui tavoli ministeriali. L’assessore comunale alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza, che sta seguendo le pratiche con il collega alle infrastrutture Ennio Tosetto, riconosce il ruolo cruciale dei partner di palazzo Nievo e si augura che il filobus rappresenti il ponte verso la fusione tra Ftv e Aim trasporti.
DI CORSA. L’obiettivo del progetto è creare una linea elettrificata che consenta ai mezzi pubblici di attraversare il capoluogo da est a ovest in appena 16 minuti: 11 minuti da Ca’ Balbi alla stazione, 5 appena dalla stazione a Ponte Alto. Il filobus si sposterà su pneumatici e sarà alimentato da un collegamento a una linea elettrificata area attraverso le “bretelle”. Il preventivo considera l’acquisto dei veicoli, la strutturazione della rete elettrica aerea, la creazione di un parcheggio per la sosta dei mezzi a Ca’ Balbi, gli espropri delle aree necessarie per strutturare la linea elettrica.
LA TORTA. Se tutto filerà liscio, dal ministero delle infrastrutture dovrebbe arrivare il nulla osta alla realizzazione di un’infrastruttura che vale tra i 50 milioni della tratta nuovo stadio-stazione ai circa 80 milioni per l’intera linea. I contributi statali copriranno fino a un massimo del 60 per cento il budget necessario: quindi, non saranno spediti a Vicenza più di 50 milioni di euro. Una delle possibili strade per coprire tutti i costi è il project financing con il coinvolgimento di capitali privati.
PIEDI DI PIOMBO. I tempi per ottenere i contributi statali sono imprevedibili. Qualche rallentamento si è già sviluppato per alcuni cambi della guardia ai vertici delle strutture ministeriali. Non sono escluse perizie e ulteriori verifiche di congruità tecnica. L’assessore Dalla Pozza è tanto prudente quanto scaramantico: «Incrociamo le dita. Dopo l’ufficializzazione del primo via libera tecnico ci saranno nuovi esami, ma abbiamo chiesto anche di considerare che Vicenza nel 2009 è stata inserita dal governo nell’elenco delle aree con emergenza ambientale per l’inquinamento atmosferico. Mi sembra un valido motivo per trovare soluzioni alternative alle auto».

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