mercoledì 16 giugno 2010

Vicenza, basta con gli autovelox in città: «Troppi limiti all'uso, meglio prevenire»

LA FESTA DELLA POLIZIA LOCALE.
Ieri sera la cerimonia per il 182° anniversario della fondazione del corpo cittadino

Il comandante Rosini: «Tante limitazioni, in città giù dell'85%»
E intanto l'organico è calato del 20% negli ultimi quattro anni

Vicenza. Le multe da autovelox? Non in città. O quanto meno, a Vicenza in netto calo. In dieci anni «le violazioni rilevate per eccesso di velocità con questi apparecchi sono diminuite dell'85%». È questo uno dei primi dati che Cristiano Rosini, comandante della polizia locale di Vicenza, ha voluto sottolineare ieri nel discorso ufficiale in occasione del 182° anniversario della fondazione del corpo. "Colpa" di una legge molto restrittiva e garantista, che prevede - nei tratti urbani - ripetute segnalazioni dei dispositivi. Per questo il loro utilizzo è stato ridotto e orientato ad uno scopo di prevenzione più che di repressione. Ma questo è solo uno dei dati illustrati ieri dal comandante nella solenne cerimonia.
Copione da tradizione, con il sindaco Achille Variati sul palco insieme con le autorità civili, militati e religiose. Ma con una novità: l'orario. Il sole si avviava al tramonto quando, poco prima delle 19, il gruppo bandistico Vincenzo Bellini di Povolaro ha accompagnato l'ingresso solenne della bandiera di Vicenza al comando di contrà Soccorso Soccorsetto. «La più importante festa civile cittadina», come ricordava l'assessore alla Sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza - cui il sindaco ha concesso l'onore ed onere dell'orazione ufficiale - ha ceduto il passo mattutino all'alleato statunitense, che da qualche mese aveva organizzato la cerimonia del cambio di comando alla caserma Ederle.
IL BILANCIO 2009. Come ogni anno, la festa è il tempo dei bilanci. Di conti e riflessioni. «In 10 anni, dal '99, le violazioni accertate sono aumentate da 44 mila a 70 mila». Una variazione netta, a fronte di una parallela diminuzione dell'organico. Dal 2006 ad oggi, gli agenti in servizio sono scesi da 151 unità a 123. «E in prospettiva - sottolinea Rosini - sappiamo che per motivi legati alla crisi economica non ci sarà per lungo tempo un reintegro». Ciononostante l'operato degli agenti è stato lodato dal comandante, anche per la loro capacità di adattarsi alle nuove tecnologie e a compiti nuovi, oltre al lavoro per far rispettare le ordinanze anti-alcol, anti-prostituzione e le altre.
«URGE UNA RIFORMA». Sia il comandante che l'assessore Dalla Pozza ringraziano Regione e Provincia per il supporto offerto nell'organizzazione di servizi per la sicurezza. C'è «uno sforzo teso al costante miglioramento - osserva l'assessore - ma rischia di essere vanificato da un sistema normativo obsoleto, con leggi di riforma attese da anni, con l'anacronistica equiparazione degli agenti agli altri dipendenti comunali». Al contrario, è ora che «vengano equiparati alle altre forze di polizia».Un grazie anche ai "nonni vigile", costruttori di quella che Dalla Pozza chiama la «sicurezza integrata». E infine un consiglio agli agenti: «Siate sempre vicini ai cittadini, non dimenticando mai il sorriso, anche nelle difficoltà».
Da "Il Giornale di Vicenza" di Venerdì 11 Giugno 2010, di Marco Scorzato

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