domenica 13 settembre 2009

Dal Molin, sindaco: base Usa si farà (lanci agenzie)

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo460053.shtml

TgCom.it

Vicenza, "ora momento responsabilità"

"La base americana al Dal Molin si farà, la battaglia contro la sua realizzazione è finita, ora bisogna cominciare a pensare alle compensazioni". Lo ha detto Achille Variati, sindaco di Vicenza, a margine di un convegno a chiusura del festival "No Dal Molin", promosso dai comitati che si oppongono alla realizzazione della base Usa. "E' stata una battaglia coraggiosa - ha aggiunto il sindaco - ora arriva il momento della responsabilità".

http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=73002&sez=NORDEST

Il Gazzettino

Vicenza. «Base Usa, battaglia persa»
Variati congeda i "No Dal Molin"

Il sindaco: «Ora è meglio pensare alle compensazioni»
La pasionaria Bottene: «Resteremo guardinghi»

VICENZA (12 settembre) - «La base americana al Dal Molin si farà, la battaglia contro la sua realizzazione è finita, ora bisogna cominciare a pensare alle compensazioni». Lo ha detto Achille Variati, sindaco di Vicenza, a margine di un convegno a chiusura del festival “No Dal Molin”, promosso dai comitati che da anni si oppongono alla realizzazione della nuova base Usa. «È stata una battaglia coraggiosa - ha aggiunto il sindaco - e non tutti hanno fatto tutto quello che si poteva fare, ma noi sì. Ora arriva il momento della responsabilità». Lo stesso sindaco ha chiesto quindi al movimento di accettare quella che considera ormai una realtà incontrovertibile e di non proseguire con la protesta fine a se stessa.«È arrivato il momento - ha detto - di parlare di compensazioni e di ciò che Vicenza può ottenere in cambio del sacrificio che è chiamata a compiere». Non alza bandiera bianca, ma anche il movimento dei contrari alla nuova base americana di Vicenza, i “No Dal Molin”, ammettono che la battaglia contro l'opera del Pentagono è persa, dopo tre anni di lotte. «Ma non intendiamo mollare e abbandonare tutto» ha detto stasera Cinzia Bottene, consigliere comunale e portavoce del comitato. «Resteremo guardinghi - ha aggiunto Bottene - perché la città di Vicenza possa avere quei vantaggi che le spettano: ci riferiamo alla tangenziale nord, che come ha detto il sindaco non deve diventare un raccordo tra le due basi americane, e la zona est dell'area che deve essere concessa dal Demanio alla città per diventare un parco verde a disposizione dei cittadini».I lavori per la costruzione di camp Ederle 2 stanno procedendo a ritmo spedito e si concluderanno, secondo i programmi, nel marzo 2012. «Il comitato Dal Molin continuerà ad esistere e a lavorare sul territorio - ha concluso Bottene - sempre attento a tutti gli aspetti connessi alla costruzione della base americana».

http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/144472

L'Unione Sarda

Base Vicenza, il Sindaco si arrende:
"Battaglia finita, ora le compensazioni"

"La base americana al Dal Molin si farà, la battaglia contro la sua realizzazione è finita, ora bisogna cominciare a pensare alle compensazioni"

Lo ha detto Achille Variati, sindaco di Vicenza, a margine di un convegno a chiusura del festival 'No Dal Molin', promosso dai comitati che da anni si oppongono alla realizzazione della nuova base Usa. "E' stata una battaglia coraggiosa - ha aggiunto il sindaco - e non tutti hanno fatto tutto quello che si poteva fare, ma noi sì. Ora arriva il momento della responsabilità". Lo stesso sindaco ha chiesto quindi al movimento di accettare quella che considera ormai una realtà incontrovertibile e di non proseguire con la protesta fine a se stessa. "E' arrivato il momento - ha detto - di parlare di compensazioni e di ciò che Vicenza può ottenere in cambio del sacrificio che è chiamata a compiere".

Sabato 12 settembre 2009 19.22

La reazione del Presidio

http://www.nodalmolin.it/spip.php?article545

Variati si arrende, i vicentini no

C’è chi prende paura di fronte ai primi ostacoli e «alza bandiera bianca», come ha detto questa sera il Sindaco di Vicenza, Achille Variati. E chi continua a credere che un cantiere aperto non possa sgomberare il campo dai soprusi e dalle devastazioni del progetto statunitense: e questi sono tante donne e tanti uomini della città di Vicenza, che Variati non ha più il coraggio di rappresentare.
«Ora arriva il tempo della responsabilità», ha detto Variati; e questo concetto, così nobile, il sindaco l’ha coniugato con la resa: la sua responsabilità, infatti, si realizza nell’abbandonare la città e il territorio al loro destino, per stringere la mano ai generali a stelle e strisce.
Ma non vogliamo fargliene una colpa: non tutti hanno il coraggio di portare fino in fondo le proprie convinzioni; c’è chi di fronte ai primi ostacoli si spaventa, preferisce tirarsi indietro, abbassare la testa piuttosto che reclamare giustizia.
Che si assuma la sua responsabilità, Achille Variati: quella di aver permesso, con la sua resa, il possibile scempio di Vicenza; noi continueremo ad assumerci la nostra: quella di voler continuare a inseguire un sogno, quella di continuare a difendere democrazia e partecipazione, quello di reclamare il rispetto della nostra dignità.

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