sabato 13 marzo 2010

Benvenuti a Cimpulung, Romania. Da lì arrivano le lucciole vicentine

IL CASO. I dati ricavati dai vigili nei controlli anti-prostituzione rivelano che la grande maggioranza delle ragazze è originaria dello stesso paese.
Hanno tra i 17 e i 25 anni e sognano jeans firmati.
L’assessore Dalla Pozza: «Prenderemo contatti con il Comune romeno per aiutare queste giovani»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 06 Marzo 2010, Cronaca, pagina 16, di Gian Marco Mancassola

Raccontano che tutto abbia avuto inizio quando tornò a casa la prima migrante del sesso. Nella piazza medievale incastonata nel cuore della Bucovina la videro tutti: indossava jeans Dolce&Gabbana e sotto le extension all’ultimo grido sfoderava pendenti tempestati di pietre preziose. Aveva vent’anni e incarnava uno spot alla città dell’oro. Venghino, venghino: l’eldorado è in viale San Lazzaro, Vicenza, a millecinquecento chilometri verso occidente.
BUCOVINA. Benvenuti a Cimpulung, paesotto di 19 mila anime nel lembo nord della Romania, a un tiro di schioppo dal confine con l’Ucraina e la Moldova. Il regime comunista da quelle parti è passato come un tornado: il sogno del benessere e del bengodi è ancora imprigionato nel tubo catodico. A Cimpulung guardano le veline e pensano agli yacht. E quando videro la ragazza della notte tornata da mammà, scattò la corsa al biglietto: un furgone scassato per la felicità, al di là dei Balcani e delle Alpi. È iniziata così, quasi per caso, la corsa delle lucciole verso Vicenza da Cimpulung, sperduta periferia romena.
LO SCHEDARIO. Alla fine del 2009 i tasselli di quello strampalato mosaico si sono ricomposti nello schedario della polizia locale. Negli uffici di contrà Soccorso Soccorsetto stavano mettendo a posto il solito mucchio di carte e verbali, per tirare qualche somma e elaborare le statistiche dell’attività anti-prostituzione collegata ai controlli su clienti e lucciole per l’ordinanza che nell’agosto 2008 ha introdotto a Vicenza le maxi-multe da 500 euro. È emerso che la gran parte delle ragazze schedate avevano origine dalla stessa cittadina, Cimpulung, semisconosciuta località nel distretto della Suceava, di cui Wikipedia riesce a raccontare solo il minimo indispensabile: «Di un certo interesse è il museo dell’arte lignea. Dal punto di vista dell’economia locale si segnala una nota azienda produttrice di yoghurt». Da qualche tempo quel nome a Vicenza viene associato anche alle ragazze della notte.
LA MISSIONE. La conferma viene anche dall’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza, che ammette: «Siamo a conoscenza di questo fenomeno. La stragrande maggioranza della prostitute sono giovanissime, dai 17 ai 25 anni. Sono di nazionalità romena e provengono dalla stessa località. Una delle idee a cui stiamo lavorando è di prendere contatti con le autorità romene di Cimpulung per mettere a punto un programma di aiuto che scoraggi queste ragazze convinte di realizzare chissà quale sogno e invece destinate a prostituirsi per le strade».
LE MULTE. Per incominciare potrebbe essere agitato lo spauracchio delle supermulte. Se i clienti solitamente pagano senza battere ciglio per chiudere in fretta e furia una pagina vergognosa, molto più difficile è far pagare le sanzioni alle prostitute, che cambiano domicilio in continuazione, dichiarano di vivere con i genitori al paese natale, sgusciano da un appartamento all’altro. «Vogliamo prendere contatto con le autorità locali per raccontare loro cosa sta accadendo e cosa stiamo notando - prosegue Dalla Pozza - si potrebbe arrivare ad affiggere cartelli in romeno lungo le strade del sesso a pagamento, con i quali avvisiamo le ragazze che stiamo dialogando con il loro sindaco, indicando i recapiti delle associazioni a cui rivolgersi per uscire dal giro e farsi aiutare. Non è la prima volta che si verificano situazioni simili: sono fenomeni che ciclicamente coinvolgono varie realtà dell’Europa dell’est. Il nostro obiettivo è solo quello di aiutarle».

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