venerdì 23 settembre 2011

Sicurezza a Vicenza, il sindaco Variati: “Ci sono problemi, ma non si deve creare allarme. Sono indignato contro chi specula su questi fatti.”

Variati: "Il fallimento sulla sicurezza è del governo di centrodestra"

"A Vicenza ci sono problemi di sicurezza, ma non si deve creare allarme e
in tal senso vorrei tranquillizzare i miei concittadini. E dire a chi
specula su questi fatti che si vergogni: Roma ci taglia i fondi, non
legifera, non sa gestire l'emergenza immigrati e i rappresentanti locali
dei partiti di governo si permettono di starnazzare contro di noi? Sono
indignato". Il sindaco Achille Variati risponde con questi toni alla
polemica scaturita in questi giorni sul tema della sicurezza urbana.
"I problemi di sicurezza a Vicenza non sono diversi da quelli delle altre
città italiane - prosegue Variati - perché le città sono luoghi in cui
emergono le contraddizioni e i fenomeni sociali nuovi. Tali fenomeni si
sono aggravati in Italia perché c'è un grande disordine dovuto
all'incapacità dello Stato di governarli. Un esempio tra tutti è la
gestione dei profughi. Noi abbiamo dimostrato grande responsabilità
nell'affrontare questo evento, per cultura politica e per interesse verso
la città: ci siamo impegnati per riunire in un'unica sede, ai Paolini, i
quaranta immigrati per evitare possibili problemi di sicurezza. Queste
persone erano arrivate senza essere identificate; in queste ore abbiamo
saputo che alcuni di loro, tra i primi valutati, non hanno ottenuto lo
status di rifugiato e pertanto verrà loro consegnato il foglio di via. Cosa
che in realtà li identifica come clandestini. Non potranno quindi lavorare,
ma difficilmente torneranno nel loro paese, rischiando piuttosto di
alimentare la sacca della piccola criminalità. Tutto ciò mentre arrivano i
pesantissimi tagli agli enti locali che tutti conoscono".

"Abbiamo saputo che la Regione Veneto non ci restituirà la somma
risparmiata nell'ambito del progetto Strada amica, pari a circa 30 mila
euro, come avevamo richiesto - interviene l'assessore alla sicurezza
Antonio Dalla Pozza, sottolineando la carenza di fondi per le attività
della polizia locale -. Somma che ci sarebbe stata utile per sostenere il
servizio notturno della polizia locale in modo da poter effettuare servizio
fino alle 4. Inoltre la Provincia di Vicenza ha escluso il capoluogo dal
finanziamento della polizia locale perché non consorziata. Un ulteriore
beffa, quindi."

"E come se tutto questo non bastasse - continua il sindaco riprendendo
l'argomento profughi - il Governo pensava persino di inviare qualche
centinaio di stranieri a Bassano per fronteggiare l'emergenza di Lampedusa,
spostando per le attività di controllo le forze di polizia di Vicenza.
Esprimo la più profonda contrarietà a questa ipotesi e piena solidarietà
verso il sindaco di Bassano perché credo che non sia questo il modo di
affrontare l'emergenza. Il nostro territorio, non solo Vicenza ma anche
Bassano ed altre realtà, ha già dimostrato responsabilità e generosità
nell'accoglienza, ma un'accoglienza ordinata e razionalmente gestita. Per
tutti questi motivi non ammetto che si venga a criticare noi che abbiamo
fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità, dalle ordinanze sulla
sicurezza all'azione della polizia locale sul territorio in strettissima
sinergia con le altre forze di polizia. E' proprio il Governo che sta mal
gestendo il paese - sottolinea il sindaco -: aveva promesso di fare una
legge sulla sicurezza urbana per dare strumenti efficaci ai sindaci, ma
questa legge non si è ancora vista; e il Parlamento appare ingessato,
incapace di affrontare i problemi. Immagino l'Italia come una nave ben
attrezzata che deve affrontare un periodo di mare grosso. Peccato che in
cabina di comando pare che non ci sia nessuno".

"E' una vergogna pensare di organizzare una fiaccolata qui - conclude il
sindaco riferendosi alla manifestazione annunciata dall'assessore regionale
Elena Donazzan e da La Giovane Italia -. Non devono imbrogliare i nostri
cittadini. La situazione a Vicenza non è fuori controllo. E in ogni caso
non è il sindaco che gestisce la sicurezza, ma il questore, con il
coordinamento del prefetto che rappresenta il Governo. La fiaccolata la
devono fare contro se stessi e il loro Governo. E soprattutto non a Vicenza
dove, tra l'altro, andrebbero ad impegnare inutilmente la polizia e a
contestare l'ottimo lavoro di tutte le forze dell'ordine, che invece io
ringrazio.

Malgrado i tagli e i problemi, e in modo ben diverso da chi fa solo
polemiche e speculazioni, una promessa la voglio fare ai miei concittadini:
sappiamo di non poter fare miracoli, ma continueremo a contrastare il
degrado con assoluta severità, con i mezzi che abbiamo".

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