mercoledì 22 luglio 2009

Stop al caos in via Napoli, orari limitati a due locali

Da "Il Giornale di Vicenza" di Sabato 18 Luglio 2009, Cronaca, pag.14, di Gian Marco Mancassola

DEGRADO E SICUREZZA. Il sindaco firma un’ordinanza che ferma l’attività notturna di un negozio di alimentari e di un bar gestiti da stranieri

Stop al caos in via Napoli
Orari limitati a due locali

Le proteste e i controlli: «Fonte di disagio, schiamazzi, risse a tutte le ore» Fioccano le multe ai bar fracassoni: il Pd interroga, Variati alza la voce

Pugno di ferro nell’arcipelago del degrado. Con un provvedimento senza precedenti, il Comune impone un doppio giro di vite a due locali di via Napoli gestiti da stranieri. Una duplice scudisciata che limita gli orari e la vendita di alcolici dei due esercizi, ritenuti fonti di schiamazzi, risse, disordini per l’esasperazione di chi vive nel budello che collega corso S. Felice a via Btg. Monte Berico.

LINEA DURA. Il provvedimento, firmato dal sindaco Achille Variati dopo il nulla osta della prefettura, è stato messo a punto dall’assessore alla Sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza e dal comandante della polizia locale Cristiano Rosini. Per mesi i vigili hanno pattugliato la zona, eseguito controlli, raccolto testimonianze e proteste, fotografato e filmato i due locali. Si tratta del negozio African Bazar al civico 68 gestito dalla nigeriana Beatrice Ijeoma Okwumuo e del bar Blue Moon al civico 60 gestito dal bangladese Arun Abu Hanif Azad. Entrambi, da lunedì fino al 31 marzo 2010, non potranno vendere bevande alcoliche dopo le 13 e dovranno tassativamente chiudere le serrande di notte, dalle 18 alle 7. Il sindaco ha firmato il provvedimento in virtù dei poteri assegnati ai primi cittadini dalle ultime disposizioni di legge e decreti ministeriali in tema di sicurezza nelle città.

LE PROTESTE. L’ordinanza trae origine dalle proteste «pressoché quotidiane» del comitato dei residenti, che segnalano «le situazioni di disagio che si creano a causa del continuo permanere di persone nel sottoportico in cui operano i due esercizi». Non si contano le multe staccate dai vigili per i motivi più vari: disturbo della quiete pubblica, consumo e detenzione di alcol e ubriachezza molesta, senza contare gli interventi delle forze dell’ordine per risse. È di pochi giorni fa un’operazione antidroga dei carabinieri nella zona.

IL DIKTAT. «Non ci siamo affatto dimenticati di via Napoli. Se chi li gestisce non rispetterà le disposizioni, potranno scattare anche responsabilità penali e il ritiro definitivo delle licenza», avverte Variati, che afferma: «Mi rendo conto di limitare la capacità imprenditoriale dei due esercizi, ma le leggi vanno rispettate da tutti».

I BAR FRACASSONI. Intanto fioccano le multe per silenziare i bar rumorosi, in particolare alcuni locali del centro storico, già “avvisati” un mese fa dal sindaco, quando venne chiesta collaborazione per evitare di esasperare i toni. Proprio ieri un’interrogazione presentata da alcuni consiglieri di maggioranza, con primo firmatario Sandro Guaiti del Partito democratico, invitava l’amministrazione a stoppare i decibel oltre i limiti di legge, suggerendo, oltre ai controlli, anche la limitazione degli orari.«Le cose sembrano migliorate - analizza Variati - ma c’è chi non ha ancora capito il richiamo: in questo periodo sono stati sei i locali sanzionati per musica troppo alta oltre le 23.30. A tutti dico: attenzione, intendo intervenire con provvedimenti specifici, che andranno a punire il singolo locale che non rispetta le regole. Lo ripeto: voglio una città viva, non fracassona».

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