martedì 26 gennaio 2010

Centro, negozianti in rivolta: «Basta, dateci altri parcheggi»

MOBILITÀ. E scatta pure la rabbia per il giallo di una convocazione “aggiustata” dell’assemblea
Il comitato S. Paolo contro il piano Soprana di “aree a sosta limitata”

Da "Il Giornale di Vicenza" di Venerdì 22 Gennaio 2010, Cronaca, pagina 11, di Roberto Luciani

Il “giallo” della convocazione, l'arrivo dell'assessore Antonio Dalla Pozza, l'approvazione di un documento di protesta e di richieste al sindaco Variati, l'appoggio delle Vetrine del Centro. Non sono mancate le sorprese all'assemblea dei commercianti del Comitato Ponte S.Paolo, convocata in una libreria Mondadori invasa dai cartoni di imballaggio per l'imminente trasferimento e suo malgrado simbolo della serata.
RABBIA E PREOCCUPAZIONE. Si debbono decidere azioni e tempi in opposizione al “Progetto Soprana”, sotto accusa, però, ci finisce subito proprio il consigliere di maggioranza. Accusato dal responsabile Davide Bulgarelli di pesante ingerenza per una seconda convocazione “inviata via mail a mia insaputa e che riproduce il logo e la mia firma ma che stravolge la precedente, riportando come argomento dell’incontro la sostanziale ratifica del suo piano, da noi invece contestato. Un falso gravissimo sotto tutti i punti di vista, anche perché è stato spedito ad altre persone. Spero che sindaco e amministrazione non siano coinvolti in questo che ci sembra un atto di intimidazione antidemocratico». Parole dure che neppure l'arrivo improvviso dell'assessore Dalla Pozza mitiga: si mette educatamente a disposizione («non sarà allargata la zona a traffico limitato», ha detto ieri in Consiglio comunale), l'assemblea ringrazia e declina l'offerta. Antonio Santagiuliana porta l'appoggio delle “Vetrine del centro”, il fronte del no si si compatta. Per diventare più visibile a breve grazie a una vetrofania bicolore posta sulla porta dei negozi.
LE PROPOSTE. Premesse a parte il “Progetto Soprana” è rispedito al mittente. «Desertifica un centro da cui già in tanti scappano, schiacciati dalla concorrenza dei centri commerciali, dalla mancanza di iniziative e di servizi. La Zona a sosta limitata è una Ztl mascherata e lo confermano la rinuncia ai parcheggi dell'ex Macello e dell'Eretenio, dei quali ci sono già i progetti, a favore di quelli della ex Gil e di Campo Marzo che sono solo sulla carta. Il problema in realtà non sono le auto ma il fatto che girino a vuoto alla ricerca di aree di sosta». La proposta è precisa: «Oltre al ripristino dei due già cassati, chiediamo che si costruisca un parcheggio sotterraneo da 450 posti su 3 piani interrati in piazza Biade ed un altro nell'area del vecchio Tribunale. È recente il nulla osta della Soprintendenza alla ricostruzione della facciata degli edifici demoliti di Contrà Canove Vecchie. Si rimette in gioco il progetto Di Battista per un parking multipiano da 900 posti in project financing. In totale 1800 posti sufficienti sia per levare dalle strade le auto in cerca di sosta, sia per dare ai residenti la certezza del posto auto. Utopia? No, altrove esiste e funziona alla grande, vedi Strasburgo, Perugia, Innsbruck, Annecy. Persino Rovigo. Laddove hanno fatto come vuole Soprana, leggi Bologna, il centro è diventato terra di nessuno».

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