martedì 3 novembre 2009

Misure per il contenimento degli inquinanti atmosferici 2009/2010

Proposta delle misure da adottare per il contenimento degli inquinanti atmosferici nella stagione invernale 2009-2010.
Decisione di Giunta Comunale del 23 Ottobre 2009

Nell’ambito delle azioni dirette alla prevenzione ed alla riduzione dell’inquinamento atmosferico nell’area urbana, da programmare per la prossima stagione invernale, si sottopongono a codesta Onorevole Giunta le misure da adottare per il prossimo inverno, informando nel contempo che, a partire dal 1° Gennaio scorso, si sono registrate già più di cinquanta giornate nelle quali non è stato rispettato il valore limite giornaliero di PM10 per la protezione della salute umana.

http://www.arpa.veneto.it/bollettini/htm/riepilogo_sup_pm10.asp

Vale la pena di ricordare che da alcuni mesi gli assessori all’Ambiente dei sette Comuni capoluogo di provincia del Veneto stanno cercando di trovare, nella completa assenza di iniziative di coordinamento ed indirizzo da parte della Giunta Regionale, un’intesa sulle misure comuni da adottare in tema di limitazione del traffico veicolare più inquinante, nonché sulle “best practices” che ogni Amministrazione Comunale ha adottato per ridurre l’inquinamento atmosferico. Tuttavia, per il momento il coordinamento tra Comuni non è riuscito a portare all’adozione di un unico provvedimento, ma semplicemente all’elaborazione di alcune linee guida, alla redazione di un elenco delle misure adottate nei singoli Comuni ed alla probabile richiesta di audizione da parte della VII Commissione del Consiglio Regionale del Veneto, al fine di sollecitare l’adozione di provvedimenti pianificatori e di coordinamento da parte della Giunta Regionale, uniti alla concessione di adeguate risorse economiche ai Comuni impegnati a fronteggiare il problema dell’inquinamento dell’aria.

Infine, si rileva come – oltre alla Regione, che non ha più provveduto a convocare il Tavolo Tecnico, nonostante una richiesta formale dei sette assessori all’ambiente dei comuni capoluogo – anche la Provincia di Vicenza non abbia ancora provveduto a convocare il Tavolo Tecnico Zonale, nonostante una richiesta verbale in tal senso già avanzata dal Comune capoluogo circa un mese fa.
Già l’anno scorso una riunione organizzata dal Comune di Vicenza, presso la sala consiliare, con i Comuni contermini e con quelli inseriti nella “Fascia A”, al fine di informare gli stessi delle misure che il Comune intendeva adottare, era stata successivamente trasformata dalla Provincia in riunione formale del TTZ.

In merito alle azioni dirette, rientranti tra gli interventi emergenziali da assumere per gli elevati livelli di inquinamento atmosferico, si propone quindi di introdurre la limitazione della circolazione veicolare, per i veicoli non rispondenti alle direttive Euro 2 e successive (Euro 0 ed Euro 1) ed ai ciclomotori a due tempi e non catalizzati.
Si propone inoltre per quest’anno, come anticipazione di misure che dovranno in futuro essere adottate, un ampliamento delle misure limitative, con estensione anche ai veicoli diesel Euro 2 (così come già previsto dalle rispettive ordinanze nelle confinanti regioni della Lombardia e dell’Emilia Romagna), aumentando così l’efficacia delle misure nei confronti dei veicoli maggiormente inquinanti.
Tale nuova misura sarà adottata in via sperimentale a partire dal mese di Gennaio 2010, in modo da favorire al meglio la comunicazione al cittadino, e sarà attuata nel solo pomeriggio del mercoledì.

Mezzi circolanti COMUNE VICENZA
Dati riferiti ai mezzi immatricolati e circolanti nel 2007

EURO 0 = automobili 8.545 (Provincia 64.550), Veicoli industriali leggeri e pesanti 1.435, Autobus 200, Moto 4.592
EURO 1 = automobili 6.611 (Provincia 52.402), Veicoli industriali leggeri e pesanti 933, Autobus 29, Moto 1.952
EURO 2 = automobili 20.014 (Provincia 160.695), Veicoli industriali leggeri e pesanti 1.967, Autobus 105, Moto 1.549
EURO 3 = automobili 16.265 (Provincia 128.089), Veicoli industriali leggeri e pesanti 2.712, Autobus 90, Moto 811
EURO 4 = automobili 17.838 (Provincia 118.874), Veicoli industriali leggeri e pesanti 663, Autobus 10, Moto
EURO 5 = automobili n.d. (Provincia n.d.), Veicoli industriali leggeri e pesanti 12, Autobus 23, Moto
Non contemplato = automobili 0 (Provincia 2), Veicoli industriali leggeri e pesanti 7
Non identificato = automobili 18 (Provincia 142), Veicoli industriali leggeri e pesanti 5, Autobus 0, Moto 19

TOTALE = automobili 69.291 (Provincia 524.754), Veicoli industriali leggeri e pesanti 7.734, Autobus 457, Moto 8.923

Totale veicoli sottoposti a blocco
24.297

Totale veicoli circolanti
85.964

Con aggiunta Euro 2 diesel il mercoledì
33040

Nel corso dei primi tre mesi del 2009, in cui è stata in vigore l’ordinanza relativa alla scorsa stagione invernale, le pattuglie della polizia locale hanno controllato complessivamente 5311 veicoli, comminando 506 sanzioni. È quindi stato sanzionato il 9,5% dei veicoli fermati.
L’ufficio ecologia del Comune ha analizzato 457 verbali (pari al 90% del totale) per estrapolare alcune informazioni. Ne è risultato che il 37% dei trasgressori è residente a Vicenza, il 50% in provincia (di cui il 42% nei comuni confinanti), e il 13% non risiede nel Vicentino. Il 54% dei trasgressori, poi, è cittadino italiano, il 14% è cittadino di altri Stati europei e il 32% proviene da altri continenti.
Solo il 3% dei verbali è stato staccato nella nuova area ampliata, mentre l’età media dei trasgressori è di 41 anni.
La maggior parte delle violazioni infine si sono concentrate alle 16 del pomeriggio (29%) e alle 10 del mattino (26%), mentre il giorno della settimana in cui si sono contate più infrazioni è stato il mercoledì (20%), seguito dal lunedì e dal giovedì (20%).
Dei 5311 veicoli controllati, pur essendo Euro 0 o Euro 1, il 21,6% (pari a 1145 automobilisti) non sono stati sanzionati, in quanto rientranti nelle eccezioni al divieto di circolazione. Più precisamente, 633 automobilisti sono risultati ultrasessantacinquenni, 196 possedevano l’autocertificazione che dava diritto a circolare (ad esempio, veicoli di primo soccorso e medici in servizio di reperibilità), 195 avevano a bordo almeno 3 persone (car pooling) e 121 avevano il permesso per invalidi. Altri 558 veicoli infine – ovvero il 10,5% di quelli fermati – erano alimentati a gpl o a gas metano.

Il blocco della circolazione per i veicoli sopra indicati sarà applicato in due fasce orarie, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, dal lunedì al venerdì, nel periodo compreso dal 16 novembre al 18 dicembre 2009 e dall’11 gennaio al 31 Marzo 2010. Ciò potrebbe permettere, secondo gli studi compiuti dai Settori “Ambiente” dei capoluoghi di provincia del Veneto, un abbattimento delle polveri sottili percentualmente vicino alla soglia del 10%, pur rimanendo su livelli ovviamente insufficienti a raggiungere il rispetto dei limiti di legge, soprattutto in caso di livelli particolarmente elevati di concentrazioni delle polveri sottili in atmosfera.

Fra le principali eccezioni si dovrebbero riconfermare quelle riguardanti i veicoli usati per il trasporto dei bambini e dei ragazzi da/per gli asili nido, le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado, limitatamente al percorso casa – scuola e ai trenta minuti precedenti e successivi l’orario di inizio e fine delle lezioni, e quelle riguardanti i veicoli condotti da ultrasessantacinquenni, solo se residenti e proprietari del veicolo, ricordando tuttavia che gli ultrasettantacinquenni usufruiscono gratuitamente – nell’intero arco della giornata – dei mezzi del trasporto pubblico locale.

Rispetto allo scorso anno, si amplierà ulteriormente l’area sottoposta alle limitazioni, andando ad includere tutta la parte del Mercato Nuovo (lasciando libero l’accesso al parcheggio di interscambio di Via Farini), e la zona dei “Pomari”, permettendo la percorribilità di Via Fermi (dove è ubicata la sede dell’Aci) e di Via Moneta sino alla rotatoria con Via Soldà. La percentuale di territorio comunale interdetta alla circolazione dei veicoli maggiormente inquinanti dovrebbe quindi superare il 51% (oltre 13 kmq), mentre i cittadini residenti nella parte soggetta alle limitazioni alla circolazione supererebbero i 77.000.

Qualora inoltre, durante il periodo previsto per le limitazioni alla circolazione veicolare, si registrasse nella centralina di rilevamento dell’inquinamento atmosferico in automatico di San Felice, per più giorni consecutivi, il superamento del valore limite del PM10 di 24 ore per la protezione umana – pari a 50 µg/m3 – e si determinasse una situazione acuta di inquinamento atmosferico, dovrebbero essere introdotte, attraverso apposita ordinanza sindacale motivata dai gravi rischi per la salute pubblica, ulteriori misure restrittive alla circolazione (compreso il blocco totale della circolazione) e all’impiego degli impianti termici.

A causa delle note difficoltà di bilancio, si è optato per l’eliminazione del meccanismo – introdotto nel corso dell’anno passato – per il quale, a fronte di nove giorni consecutivi di sforamento dei livelli delle polveri sottili, al decimo giorno si sarebbe dovuto programmare un blocco totale della circolazione, da tenersi nella prima domenica utile successiva al verificarsi dell’evento. Ciò avrebbe comportato il rischio, evitato nella scorsa stagione invernale, di avere più giornate di blocco, senza alcuna copertura finanziaria che permettesse di mettere a disposizione della cittadinanza i mezzi del trasporto pubblico locale con riduzioni di prezzo o addirittura esentando i passeggeri dal pagamento del titolo di viaggio.
Nondimeno si fa presente che, nonostante la cessazione dell’automatismo previsto, potrebbe essere comunque necessario interdire la circolazione dei veicoli: ciò comporterebbe la necessità di reperire, in corso d’anno, le eventuali risorse finanziarie per agevolare i cittadini e non precludere così il diritto alla mobilità.

A fronte delle probabili disponibilità di bilancio per il 2010, si propone che una “Domenica ecologica” possa tenersi il giorno 21 o 28 marzo 2010. Rispetto al passato, e quindi alla concomitanza con la “Stravicenza” di corsa, potrebbe essere necessario lo slittamento di una settimana, qualora il 21 Marzo si tenessero le elezioni regionali, ed una limitazione totale della circolazione veicolare potrebbe entrare in conflitto con la tutela, costituzionalmente prevista, dell’esercizio del diritto di voto. Presumibilmente anche altri Comuni capoluogo del Veneto organizzeranno, nella stessa data, la loro giornata di blocco della circolazione veicolare.

Inoltre, nel provvedimento che disciplina le limitazioni alla circolazione veicolare, dovrebbero essere inserite le misure riguardanti il divieto di climatizzazione dei locali non abitati degli edifici e dell’impiego dei soffiatori all’aperto dal lunedì al venerdì per i privati cittadini.

L’ordinanza sindacale che vieta il bruciamento all’aperto di ramaglie e di residui di cantiere verrà modificata, introducendo la deroga per le manifestazioni pubbliche (il rogo della “strìa”) e per le azioni svolte dagli agricoltori, nei mesi di febbraio e marzo, a tutela delle opere idrauliche (fossi). Entrambe tali fattispecie saranno comunque sottoposte all’obbligo di preventiva comunicazione del rogo, per permettere al Settore le opportune verifiche ed evitare i possibili abusi.

Verrà inoltre, nel corso del 2010, tramite devoluzione di mutuo, finanziata la razionalizzazione della rete di rilevamento cittadino degli inquinanti, con la dismissione della centralina di Borgo Scroffa, non più rispondente alla norma per la sua collocazione troppo vicina ad un incrocio trafficato, ed il suo riposizionamento nell’area est della città (Ca’ Balbi). Si doterà inoltre la centralina del quartiere “Italia” di un analizzatore automatico per le PM10, in luogo dell’attuale rilevatore manuale, in modo che questa stazione, posizionata in un’area prevalentemente residenziale, diventi quella di riferimento.

Nel corso del 2010 è inoltre intenzione del Settore avviare la redazione del “Piano Comunale di Risanamento dell’Atmosfera”, attraverso un probabile affidamento dell’incarico alla Facoltà di Ingegneria Ambientale dell’Università di Padova, in modo tale da ottenere un risparmio sui costi.

Si propone infine che l’ordinanza di limitazione del traffico preveda anche l’invito, da trasformare in prescrizione per il prossimo anno, a mantenere negli edifici civili una temperatura massima di 19° C e in quelli industriali di 17°, in diminuzione di un grado rispetto a quella prevista per legge, e a non utilizzare camini e stufe che non rispettino i principi di efficienza energetica (misura già adottata dalla Regione Lombardia e dal Comune di Treviso). Inoltre si inviterà l’azienda di trasporto pubblico ad utilizzare – durante il periodo di limitazione della circolazione per il traffico più inquinante – solo veicoli a basso impatto ambientale, escludendo quelli che ricadono nelle classi Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 diesel.

Relativamente alle politiche integrate da porre in essere per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, si rammenta che lo scrivente assessorato ha incontrato, in diverse occasioni, alla presenza di un funzionario dell’Assessorato alla Mobilità, i vertici aziendali di “Aim Mobilità”, chiedendo la possibilità di studiare un sistema di scontistica rivolto esclusivamente ai cittadini (residenti) coinvolti dalle misure di limitazione del traffico. La proposta pervenuta potrebbe introdurre una particolare scontistica a favore dei proprietari dei veicoli oggetto dell’ordinanza. In particolare, si prevedono un biglietto giornaliero (singolo e “familiare”) a prezzo agevolato, un abbonamento settimanale scontato, ed un “carnet” di 10 biglietti di andata/ritorno, utilizzabile nel mese solare, a costo dimezzato.

E’ ancora una volta da sottolineare che la responsabilità per le azioni da intraprendere in materia di contrasto all’inquinamento atmosferico grava sulle Amministrazioni Comunali, ed in particolare su Sindaco ed Assessore all’Ambiente. Recenti azioni della magistratura, inquirente e giudicante, hanno portato a severe misure nei confronti di amministratori locali (come nei casi del Mugello e di Palermo).

Ci si appella quindi a codesta Onorevole Giunta Comunale affinché, nella ripartizione delle risorse economiche previste dal bilancio 2010, si tenga in debito conto la necessità di destinare maggiori poste al tema dell’inquinamento atmosferico, evitando così il possibile, anche se non certo, coinvolgimento penale di amministratori di questo Comune.

Cordiali saluti.

L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO
Antonio Marco Dalla Pozza
Vicenza, 23 Ottobre 2009

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