lunedì 2 novembre 2009

Ecocittà, Vicenza al 79° posto a causa dell’inquinamento

LEGAMBIENTE. Il rapporto annuale sul sistema urbano retrocede il capoluogo di tre posizioni.
Verbania al top, segue Belluno.
Bene la differenziata ma non basta

Da "Il Giornale di Vicenza" di Martedì 27 Ottobre 2009, Cronaca, pagina 20, di N.M.

Bene in raccolta differenziata: 13° posto in Italia. Bene anche in trasporti pubblici, per numero di viaggi per abitante e per chilometraggi. Benino sulla diffusione del fotovoltaico, 29° posizione. Ma questi dati del 2008, non bastano a garantire un buon piazzamento a Vicenza nel XVI° rapporto sull’Ecosistema urbano, realizzato da Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia. Presentato ieri, il quadro sulla qualità ambientale di 103 capoluoghi di provincia non vede il Veneto brillare nè Vicenza migliorare le sue performance: dal 76° viene retrocessa al 79° posto. Le città venete sono “tartarughe” a causa soprattutto di uno dei parametri chiave: l’inquinamento atmosferico. «Un problema - dice Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto - che può essere affrontato solo potenziando il trasporto pubblico. Il contrario di quanto fa la Regione Veneto che investe solo in nuove opere stradali».

LA CLASSIFICA. Verbania vince la classifica della qualità ambientale davanti a Belluno e Parma . Male il Sud, malissimo la Sicilia: Catania è fanalino di coda. In generale il rapporto registra una battuta d’arresto nelle politiche ambientali urbane e una scarsa agilità nello sfruttare le opportunità, anche economiche, offerte dalla gestione dei rifiuti, della mobilità, dell’energia. Non attira il trasporto pubblico, le isole pedonali sono immutate da un anno all’altro (0,35 mq per abitante), le zone a traffico limitato si sono rimpicciolite (da 2,38 mq per abitante ai 2,08 attuali), la congestione da quattroruote è identica (circa 64 auto ogni 100 abitanti), mentre sale solo dell’1% l’efficienza della depurazione (dall’88% all’89%), e il parametro migliore alla fine è quello della raccolta differenziata: un +2,79% che però lascia l’insieme delle città ferme al 27,19%, lontano dal 50% che andrebbe raggiunto entro il 2009. In uno scenario fermo spiccano le performance di Verbania, Belluno, Parma, Bolzano e Siena, nei primi cinque posti della classifica; Catania, Crotone, Agrigento, Frosinone e Caltanissetta sono in fondo.
IL VENETO. Belluno è ancora una eco città al top: 2° posto ma ne era al primo lo scorso anno. Venezia perde 4 posizioni e si classifica al 14° posto. Tutte le altre città del Veneto si piazzano oltre il 50° posto. Verona migliora la propria classifica e arriva al 52° posto (era 75° lo scorso anno), Padova si classifica al 54° posto (nel 2008 era al 64°), Rovigo si conferma in 58° posizione, Treviso perde sette posizioni e scende in classifica al 78°. Chiude la classifica veneta Vicenza che perde tre posizioni e si classifica al 79° posto. La cementificazione del territorio, poi, secondo Legambiente è una emergenza: negli ultimi dieci anni il Veneto ha registrato un boom edilizio. Tra il 1999 ed il 2008, secondo i dati del Cresme e della Cassa Edile Artigiana Veneta, si sono prodotte 339.000 nuove abitazioni e le volumetrie residenziali ultimate hanno superato i 135 milioni di metri cubi. Una produzione che si è accentuata nell’ultimo periodo con medie annue di oltre 16 milioni di mc nel 2006 e 2007 e di oltre 15 milioni di mc nel 2008.
VICENZA. Al 68° posto per concentrazioni di biossido di azoto, al 67° per numero dei giorni in cui si sfora la soglia di allarme dell’ozono, all’84° posto per concentrazione di polveri sottili nell’aria. Prima in Veneto invece per il contenimemto delle perdite della rete idrica, al 36° posto in Italia per piste ciclabili, al 61° per politiche energetiche, al 29° per zone Ztl.

Nessun commento:

Posta un commento