martedì 10 novembre 2009

«Viale Milano e zone limitrofe, è il perimetro più controllato»

ASSEMBLEA. Con gli assessori Tosetto, Lazzari, Cangini e Dalla Pozza.
L’assessore alla sicurezza «Forze dell’ordine sempre impegnate». Politici e residenti riuniti per il Pat.

Da "Il Giornale di Vicenza" di Domenica 08 Novembre 2009, Cronaca, pagina 10, di Chiara Roverotto

«La zona di S. Felice che comprende viale Milano, via Firenze, Torino, Genova è una delle più controllate della città». L’assessore alla Sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza - che l’altra sera ha partecipato con i colleghi Ennio Tosetto ( Mobilità), Francesca Lazzari (Urbanistica), Pierangelo Cangini (Lavori pubblici) e con il consigliere della Lista Variati, Raffaele Colombara ad un incontro pubblico sui problemi e le prospettive del quartiere nella pianificazione comunale all’interno del Pat ( Piano di assetto territoriale) - è stato molto chiaro. «La Polizia municipale e le altre forze dell’ordine, in quest’ultimo anno, hanno lavorato alacremente. E credo che i cittadini possano darcene atto. Certo, se continuano a persistere situazioni particolari come quella dell’ex area Domenichelli o dell’ex corte Pellizzari, lungo corso S. Felice e Fortunato diventa difficile anche lavorare... e mettere in atto tutte le disposizioni esistenti. Ma progetti come “Notti Tranquille” hanno dato risultati non solo importanti, ma anche fondamentali per un’area come quella legata al quartiere. Un segnale non irrilevante». Comunque, almeno su questo punto qualche novità c’è: infatti il proprietario dell’area ex Domenichelli pare sia intenzionato a demolirla il più presto possibile visto che gli accordi con il Comune sono stati presi, per cui i problemi legati a barboni, immigrati, tossicodipendenti e prostitute si dovrebbero risolvere. La serata è proseguita parlando di viabilità e di tutte le novità inserite all’interno del Piano di Assetto ambientale per cui la bretella che dovrebbe partire da Ponte Alto per raggiungere la stazione, il sedime per una nuova rete di trasporti fino alla spinosa questione che riguarda tutta la zona attorno al teatro e all’ex area Zambon. Insomma, se gli assessori credevano di trovare cittadini imbufaliti per il degrado esistente nella zona, si trovati davanti residenti intenzionati a collaborare, a fare proposte anche in vista di un rilancio di un’area che dovrebbe diventare - con il nuovo municipio e con il front-office delle Aim (previsti nell’area ex Domenichelli) per non parlare del centro polifunzionale nell’ex area Pellizzari che si collegherebbe con il parco dietro all’ex ospedale psichiatrico - quel polo commerciale che ha sempre ispirato il quartiere. «Sui parcheggi le domande non sono mancate - ha spiegato il consigliere Raffaele Colombara - ed è su questi che il Comune dovrà trovare soluzioni in grado di dare risposte concrete anche per creare una nuova identità all’interno della zona. Quest’ultimo è stato il punto su cui molti residenti hanno chiesto impegni concreti e in tempi possibilmente brevi, compatibili con l’iter del nuovo progetto urbanistico».

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