sabato 26 dicembre 2009

Lo smog batte anche la neve, tornano i blocchi del traffico

LOTTA ALLE POLVERI SOTTILI. Nuova ordinanza del sindaco per motivi sanitari: entrerà in azione a partire da gennaio
Tre giorni di stop alle auto in centro storico dopo dieci sforamenti di Pm10 consecutivi
Dalla Pozza: «C’è una bolla di inquinamento allarmante. Abbassate il riscaldamento»

Da "Il Giornale di Vicenza" di Giovedì 24 Dicembre 2009, Cronaca, pagina 11, di Gian Marco Mancassola


Tornano i blocchi totali del traffico. L’emergenza smog non concede tregua: nemmeno la pioggia e la neve fermano le polveri sottili. E il Comune corre ai ripari. Nel caso in cui vengano registrati valori di pm10 fuori legge per dieci giorni consecutivi potranno scattare fino a tre giorni di blocco totale del traffico in centro storico. A mali estremi, estremi rimedi.

LA SERIE NERA. C’era una volta la cura alla mal’aria di Vicenza: era il maltempo in tutte le sue forme. In quest’ultimo scampolo di 2009 sui grafici dell’assessorato all’ecologia si è materializzata la sorpresa meno gradita: solo il vento impetuoso riesce a liberare il catino del capoluogo dalle micropolveri. Il fenomeno è stato osservato durante la serie nera di novembre, quando sono stati inanellati 15 giorni di fila con valori di pm10 superiori al limite di legge, fissato in 50 microgrammi per metro cubo d’aria. La prova del nove è stata servita dall’ultima ondata di gelo siberiano. Lunedì, giorno della nevicata extralarge, il livello era di 74 microgrammi; martedì, giorno di piogge torrenziali, il livello era a 66 microgrammi. È un campanello d’allarme che ha indotto la giunta a prendere nuovi provvedimenti, questa volta di carattere sanitario, al termine di un altro anno da maglia nera: sono già 81 gli sforamenti, ben oltre il bonus di 35 giorni neri ammesso dalla normativa.

LA MEDIA FA PAURA. L’assessore all’ecologia Antonio Marco Dalla Pozza fornisce un’analisi schietta: «Non si vedono più i picchi degli anni scorsi, ma i 15 sforamenti di novembre ci hanno allarmati. Il problema, infatti, è che oggi il superamento del valore limite tende a diventare costante. Va fatto qualcosa in più per scongiurare problemi più seri e perché occorre un giusto equilibrio tra i diritti costituzionali alla salute, alla libertà di movimento e alla libertà d’impresa. Vento a parte, infatti, i modelli matematici dimostrano che la riduzione degli inquinanti si fa importante solo quando si blocca totalmente il traffico».

MECCANISMO A OROLOGERIA. La nuova ordinanza scatterà a partire dall’11 gennaio, quando riprenderanno i blocchi dei motori più inquinanti. «Se si dovessero verificare 10 giorni consecutivi di sforamento dei livelli di pm10 - scandisce Dalla Pozza - potrebbe venire chiusa totalmente al traffico, fino a tre giorni consecutivi, la parte centrale della città», all’interno del perimetro tracciato da stazione, viale Milano, viale Mazzini, viale D’Alviano, l’ospedale, via Legione Gallieno, viale Margherita e viale Risorgimento. «Il blocco sarà per fasce orarie dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Non sarà un automatismo: procederemo al blocco solo se il meteo annuncia il permanere dell’alta pressione. Sarà dunque una valutazione che l’amministrazione farà caso per caso, con buon senso, avvisando i cittadini per tempo e potenziando le linee dei bus».
In attesa del blocco, Dalla Pozza invita tutti ad abbassare il riscaldamento e a utilizzare poco l’auto.

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